Un pomeriggio d’agosto si è trasformato in tragedia sulla spiaggia di Osala, lungo la costa di Orosei, in provincia di Nuoro. Davide Mameli, 50 anni, è morto dopo essere stato punto da un calabrone mentre era al mare con la moglie. L’uomo, molto conosciuto in zona, soffriva di allergie gravi agli insetti e ha subito mostrato i segni di una reazione violenta. Nonostante l’intervento rapido dei soccorsi, il suo cuore non ha retto allo shock.
Il malore improvviso: dalla puntura al crollo in spiaggia
È successo nel pomeriggio di domenica 10 agosto. Mameli, operaio di Galtellì, ha subito capito che stava avendo una reazione allergica dopo la puntura del calabrone. Aveva con sé un farmaco a base di betametasone, da usare in emergenza, e l’ha preso subito. Nonostante la prontezza, però, l’iniezione non è bastata a fermare il peggioramento.
Poco dopo, Davide ha avuto un malore improvviso ed è caduto a terra. I testimoni raccontano che ha gridato “Aiuto! Mi ha punto” prima di perdere conoscenza. Secondo gli esperti, probabilmente si è trattato di un infarto, scatenato dall’unione della puntura, della reazione allergica e dello stato di agitazione. In questi casi, uno shock anafilattico può provocare un arresto cardiaco, soprattutto se il corpo reagisce in modo rapido e violento.
Soccorsi immediati, ma il cuore non riprende a battere
Il 118 è arrivato rapidamente sulla spiaggia di Osala dopo la chiamata d’emergenza. I medici hanno provato a rianimare Davide con tutte le manovre possibili, ma il cuore non ha ripreso a battere in modo stabile. Dopo vari tentativi, hanno dovuto constatare il decesso sul posto. La moglie e le persone intorno hanno assistito attonite a quel dramma, mentre anche i bagnanti si fermavano increduli.
La notizia della morte ha colpito profondamente la comunità di Galtellì. Davide era stimato e conosciuto in paese, dove viveva e lavorava. Familiari, amici e conoscenti si sono stretti attorno alla famiglia, sconvolti da una tragedia che ha spezzato una vita durante un momento di svago estivo.
Allergie alle punture di insetti: un rischio spesso sottovalutato in estate
Le punture di imenotteri come calabroni, api e vespe possono essere pericolose per chi soffre di allergie gravi, soprattutto in estate, quando si sta più tempo all’aperto. La reazione può andare da un semplice fastidio locale fino allo shock anafilattico, che può mettere a rischio la vita. Chi ha queste allergie spesso porta con sé farmaci come antistaminici o corticosteroidi per intervenire subito, ma a volte non bastano.
Chi sa di avere allergie serie deve consultare il medico e avere un piano chiaro per l’emergenza. Riconoscere in fretta i segnali — difficoltà a respirare, gonfiore marcato, senso di svenimento — è vitale e va subito chiamato il 118. La presenza di personale preparato e defibrillatori può fare la differenza nei primi minuti. Nel caso di Davide, purtroppo, la reazione è stata troppo veloce e violenta per essere fermata.
Il caso di Orosei ci ricorda che le punture di insetti non vanno mai sottovalutate, nemmeno quando si ha con sé la terapia. Le reazioni possono essere imprevedibili e richiedono sempre attenzione, soprattutto in luoghi affollati o durante le attività all’aperto. Quel pomeriggio di mare ha lasciato un segno doloroso nella comunità e in chi ha visto da vicino quei momenti drammatici.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Davide Galli