Un pomeriggio di mare a Ca’ Pasquali, lungo il litorale di Cavallino-Treporti, si è trasformato in un incubo per una famiglia di Roncade, in provincia di Treviso. Carlo Panizzo, un bimbo di sei anni, è sparito all’improvviso mentre nuotava con la madre. Dopo ore di ricerche, il suo corpo è stato recuperato.
La sparizione e la corsa ai soccorsi
Era un lunedì pomeriggio tranquillo quando Carlo e la mamma si tuffarono nelle acque davanti a Ca’ Pasquali. Poco prima delle quattro, la donna si è accorta che il bambino non era più accanto a lei. È scattato immediatamente l’allarme. La madre ha chiamato aiuto e chi era in spiaggia si è subito mobilitato: bagnanti e turisti si sono messi a cercare formando catene umane, nella speranza di ritrovarlo in tempo.
Le ricerche sono partite nel tratto di mare tra il Villaggio San Paolo e il camping Vela Blu, proprio dove si pensa che il piccolo sia scomparso. Grazie alla descrizione precisa della madre, i soccorritori hanno potuto concentrarsi su quella zona, aumentando così le possibilità di trovarlo.
I soccorsi in azione: terra, mare e aria
Sul posto sono arrivati subito tanti mezzi e squadre specializzate. La Guardia Costiera ha messo in acqua una motovedetta, la CP833, e due gommoni, GC187 e GC111. Non solo: dai dintorni di Venezia e Jesolo sono arrivate squadre a terra per setacciare la costa e cercare qualsiasi traccia.
In cielo, due elicotteri – uno dei vigili del fuoco e uno della polizia – hanno sorvolato la zona più volte, volando basso per avere una visuale chiara e rapida. L’intervento è stato intenso, a dimostrare quanto fosse urgente muoversi in fretta quando si tratta di persone scomparse in mare.
La notte delle ricerche e il ritrovamento dei sommozzatori
Con il calare del sole, la ricerca ha cambiato metodo. È stato schierato l’ATR-42 “Manta” della Guardia Costiera, un aereo capace di scansionare il mare anche al buio, utile per coprire ampie zone in condizioni di scarsa visibilità. Sotto la superficie, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno iniziato a scandagliare il fondale, aiutati da un’imbarcazione del 115 e dagli assistenti bagnanti locali.
L’operazione è andata avanti per tutta la notte. Intorno alle 3 del mattino, i sommozzatori hanno trovato Carlo a circa cento metri dalla riva, vicino al punto della scomparsa. Il corpo è stato portato a terra per le procedure di rito.
Una tragedia che ha scosso la comunità e le autorità del posto. Ricorda quanto, anche in momenti di apparente calma, il mare possa nascondere pericoli. Le indagini per capire cosa sia successo stanno continuando, mentre la zona si prepara a dare un ultimo saluto silenzioso a Carlo.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Luca Moretti