Il Toronto Film Festival 2025 si prepara a tornare con una selezione di anteprime mondiali molto attese. L’evento prenderà il via il 4 settembre con un documentario dedicato a John Candy, diretto da Colin Hanks e prodotto da Ryan Reynolds. Tra i titoli principali spiccano nuove opere di Steven Soderbergh, Nia DaCosta e Alejandro Amenábar. Il festival si svolgerà fino al 14 settembre, portando sullo schermo storie che spaziano dalla black comedy all’adattamento teatrale fino ai drammi biografici.
La cerimonia d’apertura con john candy: i like me
La cerimonia d’apertura del TIFF 2025 sarà segnata dalla proiezione mondiale del documentario John Candy: I Like Me. Diretto da Colin Hanks, il film esplora la vita e la carriera dell’attore comico canadese John Candy. La produzione ha visto coinvolto Ryan Reynolds come produttore esecutivo, contribuendo a dare visibilità a questa figura iconica del cinema degli anni ’80 e ’90.
Un ritratto intimo di john candy
Questo documentario offre un ritratto intimo dell’uomo dietro le risate, mettendo in luce momenti poco conosciuti della sua esistenza personale e professionale. Attraverso interviste inedite e materiale d’archivio esclusivo il film ricostruisce le sfide affrontate da Candy nel mondo dello spettacolo oltre al suo impatto duraturo sulla cultura popolare nordamericana.
La scelta di aprire con questo titolo sottolinea l’intento degli organizzatori di celebrare figure chiave della storia cinematografica attraverso narrazioni autentiche che uniscono pubblico giovane ed esperti cinefili.
Anteprime mondiali da registi affermati ed emergenti
Tra le pellicole più attese spiccano cinque anteprime mondiali annunciate ufficialmente dal festival. The Christophers segna il ritorno alla regia per Steven Soderbergh dopo aver presentato recentemente Presence sempre a Toronto. Questa black comedy ambientata nel mondo dell’arte vanta un cast stellare composto da Ian McKellen, Michaela Coel, Jessica Gunning e James Corden.
Adattamenti e storie intense
Nia DaCosta porta invece sullo schermo Hedda, adattamento dell’opera teatrale classica di Henrik Ibsen che racconta la storia intensa di una donna intrappolata in una relazione soffocante. Le protagoniste Tessa Thompson e Imogen Poots danno voce alle emozioni contrastanti della protagonista impegnata nella lotta per liberarsi dalle convenzioni sociali restrittive.
Alejandro Amenábar presenta The Captive, racconto storico ambientato ad Algeri durante gli anni in cui Miguel de Cervantes fu prigioniero militare nella città nordafricana. Il film esplora questa fase meno nota della vita dello scrittore spagnolo attraverso una narrazione avvincente tra tensione politica ed eventi personali drammatici.
Il sudcoreano Sung-hyun Byun introduce invece una trama ispirata ad eventi reali legati a un tentativo disperato per far atterrare un volo dopo un grave episodio dirottamento. Secondo quanto riportato dalle fonti questo lavoro promette suspense intensa supportata da dettagli realistici sull’azione aeroportuale.
Ritorni e nuove voci
Chandler Levack torna infine al TIFF dopo aver presentato nel 2022 la sua opera prima I Like Movies. Nel nuovo progetto intitolato Mile End Kicks viene raccontata la vicenda estiva del 2011 vissuta da una giovane critica musicale trasferitasi a Montreal. La protagonista cerca di scrivere un libro sull’album cult Jagged Little Pill ma finisce coinvolta nelle vicende sentimentali complicate dei membri emergenti di una band indie locale, lavorando poi alla promozione delle loro canzoni.
Cameron bailey parla dei titoli annunciati
Cameron Bailey, CEO del Toronto Film Festival, ha espresso soddisfazione riguardo ai primi cinque lungometraggi annunciati per questa cinquantesima edizione. Ha sottolineato come questi lavori riflettano lo spirito originale della manifestazione: offrire contenuti capaci non solo mostrare varietà tematica ma anche rappresentare differenti culture attraverso uno sguardo globale.
Bailey ha evidenziato inoltre l’importanza attribuita alla qualità artistica abbinata ad approcci narrativi capaci coinvolgere spettatori diversi. Questo mix rende infatti TIFF unico rispetto agli altri appuntamenti internazionali dedicati al cinema contemporaneo.
Le scelte selezionate confermano quindi l’impegno continuo verso produzioni capaci stimolare dibattiti culturali senza rinunciare all’intrattenimento, elemento fondamentale per mantenere vivo interesse pubblico anno dopo anno dentro gli spazi della kermesse canadese.