La trasmissione chi l’ha visto? riporta alla ribalta giovedì 7 maggio su Rai3 alcuni tra i casi di cronaca nera più intricati e seguiti d’Italia. Federica Sciarelli conduce la diretta, dedicando particolare attenzione al caso di Liliana Resinovich, una vicenda avvolta in ombre da oltre tre anni. Nuovi elementi emergono da dichiarazioni di un tecnico dell’obitorio che potrebbe aver influenzato la ricostruzione di quello che sembrava un quadro ormai definito. In programma anche altre sparizioni misteriose e un tentato omicidio a Napoli, che tengono alta l’attenzione sull’evoluzione dei fatti giudiziari e sulla ricerca di verità.
L’evoluzione del caso liliana resinovich e la nuova testimonianza del tecnico d’obitorio
Il caso di Liliana Resinovich continua a tenere banco nella cronaca italiana. La donna è stata trovata morta in circostanze ancora poco chiare e, per anni, le indagini hanno oscillato tra ipotesi di omicidio e suicidio. L’ultima consulenza forense, firmata dalla professoressa Cristina Cattaneo su richiesta della Procura, ha evidenziato lesioni compatibili con un’aggressione violenta: tra queste spicca la frattura alla vertebra T2, che secondo l’esperta non può essere associata a un gesto volontario. Durante la puntata del 7 maggio, però, prende corpo una nuova versione dei fatti, dopo che un tecnico dell’obitorio si è presentato spontaneamente in procura, dichiarando di poter aver causato accidentalmente la rottura della vertebra in questione.
Nuove ipotesi e importanti interrogativi
Questa testimonianza apre nuovi interrogativi sulle conclusioni a cui si era giunti sino ad ora. Se la frattura fosse dovuta a un possibile errore durante l’autopsia, allora andrebbe rivista l’ipotesi di una morte violenta. Questo elemento modifica il quadro investigativo e solleva dubbi sulla direzione della ricerca della verità. La notizia scuote soprattutto la comunità e chi segue con attenzione la vicenda, perché potrebbe ribaltare le accuse e influenzare l’iter giudiziario, soprattutto a carico di Sebastiano Visintin, marito della vittima e unico indagato per omicidio, che da sempre si proclama innocente. La puntata si concentra proprio su questa tensione, esaminando le varie prove e le possibili implicazioni processuali.
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i misteri delle sparizioni di Ceglie Messapica e della provincia di Napoli
Oltre al caso Resinovich, la trasmissione affronta altre storie di persone scomparse senza lasciare tracce evidenti. A Ceglie Messapica, in Puglia, la vicenda di Gina Monaco ha attirato l’attenzione degli inquirenti. Le immagini di una telecamera la mostrano mentre corre con un sacchetto in mano e lo sguardo teso, poi la sua figura svanisce nel nulla. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, indagando sulle cause che l’hanno spinta a una fuga apparentemente disperata. Le domande chiave restano aperte: cosa temeva Gina? Era sola o qualcuno l’aveva spinta in quella direzione? Nel programma si cercherà di ricostruire quei momenti cruciali e raccogliere testimonianze che possano spiegare il motivo di questa scelta estrema.
Anche il caso di Clara, scomparsa da quasi un mese, viene approfondito. La donna viveva una vita tranquilla, divisa tra casa, bar e tabaccheria. Ma l’improvvisa interruzione di ogni contatto e il silenzio totale sul suo cellulare hanno fatto scattare l’allarme. Anche qui la procura ha iscritto nel registro degli indagati l’ipotesi di istigazione al suicidio. La trasmissione raccoglie racconti di conoscenti e familiari, cercando di delineare uno scenario che giustifichi la sua sparizione senza spiegazioni.
Un tentato omicidio a napoli
A Napoli, la scena assume toni più drammatici. Nicola Alfano, pizzaiolo, è stato vittima di un tentativo di omicidio in auto, mentre era in compagnia della fidanzata. Un gruppo armato ha tentato di ucciderlo, ma la polizia è intervenuta prima che l’agguato degenerasse in tragedia. Nicola è riuscito a salvarsi, ma qualche mese dopo è sparito senza lasciare traccia. Le domande circa la sua scomparsa restano molte: chi voleva ucciderlo? Perché ha abbandonato ogni contatto? Gli investigatori continuano a cercarlo, mentre la vicenda tiene banco tra cronaca e speculazioni.
Cosa aspettarsi dalla diretta chi l’ha visto? del 7 maggio e il ruolo sociale della trasmissione
Chi l’ha visto? non si limita a raccontare casi e misteri, ma costruisce uno spazio dove i familiari e chi segue le inchieste possono incontrare attenzione e aiuto. La trasmissione, condotta da Federica Sciarelli da anni, è ormai un punto di riferimento per chi cerca risposte su persone scomparse o eventi inspiegabili. Oltre ai casi principali, ogni puntata presenta appelli, segnalazioni e richieste di aiuto che spesso non trovano spazio sui media tradizionali. A quel punto, il programma diventa uno strumento per dare voce a storie rimaste nel silenzio e mette in contatto chi ha subito una perdita con chi può offrire informazioni.
Diretta su rai3 e raiPlay
In questa diretta su Rai3 e su RaiPlay, il pubblico potrà seguire aggiornamenti in tempo reale, commentare e interagire attraverso l’hashtag ufficiale. L’attenzione si concentrerà su elementi nuovi e cruciali per indagini aperte da tempo. La presenza di testimoni e la ricostruzione di eventi svelano dettagli che ogni settimana riaccendono l’interesse e le speranze di chi vuole giustizia. Mettere insieme racconti e prove diventa un lavoro collettivo, con un pubblico partecipe e attento ai progressi. Chi l’ha visto? si conferma così una trasmissione dove cronaca e umanità si incontrano, senza mai perdere la tensione verso la verità.
La puntata andrà in onda il 7 maggio alle 21,20 su Rai3. Sarà accessibile anche in streaming, permettendo di raggiungere un pubblico più vasto e rialimentare la discussione attorno a casi che ancora attendono risposte definitive.