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Tommaso zorzi racconta l’uso di cocaina e l’importanza del sostegno familiare nel suo percorso

Tommaso Zorzi racconta la sua esperienza con la cocaina, evidenziando il ruolo fondamentale della madre nel suo recupero e l’importanza di sensibilizzare i giovani sui rischi delle dipendenze.

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Tommaso Zorzi ha raccontato la sua esperienza con la cocaina, sottolineando il ruolo fondamentale del supporto familiare nel suo recupero e impegnandosi oggi a sensibilizzare i giovani sui rischi delle sostanze stupefacenti. - Unita.tv

Tommaso zorzi ha recentemente parlato della sua esperienza con le sostanze stupefacenti, affrontando un tema delicato e poco raccontato apertamente da personaggi pubblici. L’intervista rilasciata al Corriere della sera offre uno spaccato diretto sui motivi che lo hanno avvicinato alla cocaina, ma soprattutto su come il supporto dei familiari abbia giocato un ruolo fondamentale nella sua uscita da quella fase.

L’ammissione aperta dell’uso di cocaina nei momenti difficili

Durante l’intervista, zorzi ha raccontato senza giri di parole di aver fatto uso di cocaina in passato, legando questa scelta al contesto delle serate in discoteca. Ha spiegato che la droga gli serviva in quei momenti per “fare il cretino” e lasciarsi andare senza pensieri, quasi come fosse un modo per esagerare nel divertimento. Questa sincerità, rara tra i personaggi noti, sottolinea come dietro certe scelte nascano anche elementi di fragilità personale.

Lo stesso zorzi ha ammesso che, seppure la sua vita gli abbia riservato molteplici vantaggi e occasioni, ha ceduto comunque a scelte che considera oggi errori da non ripetere. Il desiderio di “provare altro” è stato un motore che lo ha spinto verso quel tipo di esperienze, anche se poi si è reso conto dei rischi coinvolti. Queste parole danno un’idea della complessità dietro il mondo delle dipendenze, fatto spesso di equilibri difficili e spinte emotive.

Il ruolo decisivo della madre nel cambiamento e nel recupero

Zorzi ha attribuito un ruolo cruciale al supporto della madre nell’uscire da quel momento complicato della sua vita. Ha detto chiaramente che l’intervento di lei lo ha “fatto smettere di sbandare”, indicando come la presenza di una figura familiare vicina sia stata essenziale. Non si tratta solo di una semplice compagnia, ma di un’azione concreta di sostegno che ha rappresentato il punto di partenza per un cambiamento reale.

Il racconto mette in evidenza l’importanza del coinvolgimento diretto della famiglia quando si tratta di dipendenze o scelte pericolose. Spesso la fatica individuale non basta se non c’è chi osserva da vicino e sa intervenire con determinazione. L’esperienza di zorzi è simbolo di come, dietro le difficoltà personali, possano esistere risorse solide capaci di aiutare a ritrovare una strada.

Un impegno pubblico per mettere in guardia i più giovani

Oggi zorzi si adopera per sensibilizzare i giovani sui rischi che comporta l’uso di sostanze come la cocaina. Dopo aver condiviso la sua storia, vuole evitare che altri ripetano i suoi errori, rivolgendosi a chi potrebbe sentirsi attratto da queste tentazioni. Ha sottolineato più volte che mettere in guardia gli altri è diventato per lui un obbligo morale.

Il suo messaggio si concentra sulle scelte consapevoli, sull’importanza di riconoscere i propri limiti e soprattutto di cercare aiuto quando ci si trova in difficoltà. La sua testimonianza si pone così come uno stimolo per riflettere, in un contesto dove spesso la droga viene banalizzata o associata solo al divertimento senza pensare alle conseguenze. Il racconto di zorzi arriva in un momento in cui il tema dell’uso di sostanze resta alto nel discorso pubblico, stimolando un confronto più aperto e diretto.