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Tom hardy parla dei danni al corpo dopo anni di ruoli fisici tra cinema e sport da combattimento

Tom Hardy riflette sui danni fisici subiti per ruoli intensi in film e serie, affrontando sfide come operazioni al ginocchio e dolori cronici, mentre continua a lavorare su nuovi progetti.

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Tom Hardy riflette sulle difficoltà fisiche causate da anni di ruoli intensi e arti marziali, mentre si prepara a nuovi progetti tra cinema e serie TV, affrontando i limiti del suo corpo segnato da infortuni. - Unita.tv

Tom hardy ha recentemente condiviso riflessioni sulla salute del suo corpo, messo a dura prova da anni passati a interpretare ruoli molto fisici e da competizioni in arti marziali. Con l’arrivo di nuovi progetti in tv e cinema, l’attore si confronta con un fisico che mostra i segni delle tante prove affrontate fuori e sullo schermo.

Il peso dei ruoli fisici: come tom hardy ha segnato il suo corpo in anni di riprese intense

Tom hardy è noto per scegliersi ruoli che richiedono grande preparazione atletica e spesso comportano infortuni e fatiche estreme. Dalle lotte nel film “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, dove interpreta Bane, alle scene di combattimento di “Mad Max: fury road”, il suo corpo si è confrontato con sforzi continui e impatti violenti. A questo si aggiungono titoli come “The Revenant”, “Warrior” e la trilogia di “Venom”, che hanno ulteriormente aggravato la situazione.

In un’intervista a Esquire U.K., hardy ha ammesso di aver subito due operazioni al ginocchio, convive con la sciatica e un’ernia discale. Accusa anche fascite plantare, un dolore diffuso alla pianta del piede, e ha recentemente stirato il tendine dell’anca. “È come se il mio corpo stesse perdendo pezzi che non si riprendono più”, ha detto senza nascondere una certa rassegnazione.

Questi problemi sono un effetto diretto di una vita spesa spesso sotto stress fisico per interpretare personaggi che richiedono movimenti estremi, combattimenti e acrobazie. Hardy ha inoltre praticato arti marziali agonistiche, situazione che ha contribuito ad esasperare i danni accumulati sul suo organismo.

Nuove sfide tra cinema e streaming

Tom hardy ha continuato ad alimentare la propria carriera tra cinema e serie tv. Recentemente ha preso parte a “Havoc”, un film d’azione diretto da Gareth Evans, che è stato rilasciato alla fine di aprile su Netflix. Questo titolo conferma la sua propensione a ruoli intensi e pieni di azione, nonostante i dolori e gli acciacchi.

Accanto a questo, hardy si prepara al debutto su Paramount+ con la serie poliziesca “MobLand”, dove recita accanto a volti noti come pierce brosnan e helen mirren. La serie sarà disponibile in Italia dal 30 maggio, segno che l’attore non accenna a rallentare la sua attività.

Dal 2018 hardy ha abbandonato in parte il mondo dei cinecomic dopo aver interpretato Eddie Brock/Venom nei tre film di questa saga prodotta da Sony. Il primo adattamento spinse al botteghino ben 856 milioni di dollari, mentre i sequel “Venom: la furia di carnage” e “Venom: the last dance” hanno raccolto complessivamente cifre significative.

La sfida di venire a patti con i limiti del corpo dopo anni da interprete in ruoli massacranti

Nel suo racconto hardy ha parlato anche di quanto ha apprezzato il suo lavoro nei panni di Venom, un ruolo che lo ha spinto “a provare il limite” in scene al limite del possibile. Ha citato momenti bizzarri come l’uso della motosega o il monociclo, dimostrando quanta energia abbia messo nel voler dare tutto.

Il confronto con altri eroi dei fumetti, come Spider-Man o gli Avengers, manca. Hardy sottolinea infatti che lui e il suo personaggio erano “soli”, senza poter contare su alleati o reti di supporto. Questo ha reso il progetto ancora più impegnativo sotto diversi aspetti.

Ora si trova a gestire un corpo che porta evidenti cicatrici di questo percorso. Interventi chirurgici e dolori costanti sono la cartina tornasole della fatica accumulata in anni di lavoro durissimo, spesso al limite delle possibilità fisiche.

Tom hardy continua a dare forma a un’attività intensa, ma con l’attenzione nuova a quanto il fisico può ancora offrire, in attesa di vedere il suo prossimo passo sul piccolo schermo con la serie MobLand.