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The waterfront cancellata dopo la prima stagione su Netflix nonostante il debutto nella top 10

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The Waterfront cancellata da Netflix nonostante il successo iniziale. - Unita.tv
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La serie tv The Waterfront, creata da Kevin Williamson, ha raggiunto la vetta delle classifiche di Netflix subito dopo il suo debutto ma è stata cancellata pochi mesi più tardi. Lo show, che racconta le vicende della famiglia Buckley, è stato oscurato dall’arrivo della terza stagione di Squid Game, un vero fenomeno globale per la piattaforma streaming. La cancellazione arriva nonostante le recensioni perlopiù positive e le aspettative per un possibile sviluppo futuro della trama, una situazione che riflette la crescente selettività di Netflix nel decidere quali serie proseguire.

The waterfront: trama e protagonisti al centro della storia familiare e criminale

The Waterfront ruota attorno alla famiglia Buckley, proprietari di un’attività di pesca in Carolina del Nord, che affrontano una spirale di attività illecite per tentare di salvare l’azienda di famiglia. La sceneggiatura è firmata da Kevin Williamson, già noto per serie come Dawson’s Creek e The Following, che in questo progetto ha voluto esplorare i legami familiari complicati in una cornice criminale. I protagonisti principali sono Holt McCallany e Maria Bello, che interpretano i coniugi Buckley, affiancati da Melissa Benoist e Jack Weary nei ruoli dei figli, che si trovano a fronteggiare difficoltà personali e familiari. Il cast include anche Rafael L. Silva, Humberly González, Danielle Campbell e Brady Hepner.

Lo stile narrativo punta molto sulle tensioni interne alla famiglia, tra segreti, risentimenti e traumi che emergono dagli intrecci della trama. La scelta del contesto marittimo e delle attività di pesca, sotto pressione economica, serve a radicare la storia su un ambiente concreto e concreto, con risvolti oscuri. Questa messa in scena ha suscitato paragoni con serie già affermate di Netflix, come Ozark e Bloodline, dove anche lì una famiglia affronta drammi e scelte morali controverse.

Debutto e impatto iniziale: la scalata nella top 10 e l’arrivo di squid game

The Waterfront ha debuttato il 19 giugno su Netflix con una stagione composta da otto episodi disponibili subito per il binge watching. La serie ha raggiunto rapidamente la prima posizione nella Top 10 della piattaforma e ci è rimasta per più di una settimana. Questo exploit iniziale ha dimostrato un interesse immediato da parte del pubblico, anche se la permanenza in vetta si è rivelata temporanea. Dopo poco meno di due settimane, la serie è stata scalzata dalla terza stagione di Squid Game, un titolo che nel corso degli anni ha segnato una vera rivoluzione per Netflix.

Il confronto con Squid Game ha probabilmente inciso sul destino di The Waterfront, soprattutto per l’effetto-sovrapposizione nell’offerta streaming. Squid Game, fin dal 2021, ha rappresentato un modello di successo globale con una base di fan ampia e un impatto culturale notevole. La terza stagione ha consolidato questa posizione, attirando numeri elevatissimi di spettatori e spostando l’attenzione della platea su un prodotto già consolidato. Questo fenomeno ha creato spazio molto ristretto per nuove serie anche con promesse interessanti, come quella di Williamson.

Reazioni e critica: commenti positivi e paragoni con altre serie di successo

Le valutazioni critiche su The Waterfront sono state in gran parte favorevoli. La serie è stata apprezzata per la capacità di intrattenere e mantenere alta la tensione narrativa, pur presentando una trama a tratti melodrammatica. Alcuni critici l’hanno paragonata a serie consolidate che hanno fatto la fortuna di Netflix, sottolineando l’approfondimento nei personaggi e la costruzione di una famiglia complessa e problematica. Il cast è stato elogiato, con particolare menzione per Topher Grace, che ha aggiunto un tocco fuori dagli schemi alla storia.

In alcune recensioni si è evidenziata la capacità della serie di offrire un intrattenimento estivo piacevole, con un racconto che permette di immergersi rapidamente nei drammi dei protagonisti. L’unica raccomandazione è stata quella di accettare la sospensione dell’incredulità su alcune componenti più fiction che realistiche del mondo narrato. Questo elemento ha però contribuito a creare un tipo di storytelling intenso e adatto al binge watching, che aveva conquistato una fetta di pubblico fedele nei primi giorni.

Piani interrotti: la cancellazione e le porte chiuse alla seconda stagione

Nonostante i buoni auspici, Netflix ha deciso di non rinnovare The Waterfront dopo meno di tre mesi dal lancio della prima stagione. Negli ultimi tempi, la piattaforma ha adottato strategie più selettive, preferendo mantenere solo le serie che riescono a generare un seguito molto ampio o un impatto culturale significativo. La cancellazione rispecchia questa tendenza, in cui anche produzioni con recensioni positive possono non trovare spazio se il pubblico non raggiunge numeri straordinari.

Kevin Williamson aveva rivelato in un’intervista a Variety di avere in mente uno sviluppo per una seconda stagione focalizzata sulle lotte di potere interne alla famiglia Buckley. Aveva sottolineato il suo interesse a raccontare il percorso di ricomposizione di una famiglia segnata da traumi, rancori e segreti mai risolti. Questi aspetti avrebbero dovuto caratterizzare il prossimo capitolo della vicenda, approfondendo questa famiglia in bilico tra autodistruzione e tentativi di salvezza.

La chiusura anticipata impedisce dunque di vedere come si sarebbe evoluta la trama e i rapporti tra i personaggi, privando lo spettatore di quel seguito che la storia avrebbe potuto ottenere. Questa scelta conferma il rischio delle produzioni video in un mercato che si basa su numeri molto scrutinati e su titoli capaci di mantenere un interesse costante e crescente. In questo caso, The Waterfront non è riuscita a tenere testa alla concorrenza interna di Netflix né al fenomeno culturale in espansione rappresentato da Squid Game.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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