Le riprese di The Odyssey, il film di Christopher Nolan ispirato al poema di Omero, stanno procedendo tra location difficili e isolati, con un cast di alto livello e una produzione che punta a una ricostruzione intensa e fedele dell’epopea. La pellicola promette di portare sul grande schermo l’avventura di Ulisse come mai prima d’ora, con ambientazioni naturali trovate quasi intatte e scene di azione che riflettono la lunga odissea mitologica.
Location inesplorate e ambientazioni naturali per una saga senza precedenti
Uno degli aspetti più interessanti del film è la scelta delle location. James Newman, stuntman che lavora per la produzione Universal Pictures, ha raccontato ai microfoni del podcast Action for Everyone alcune curiosità sul set. Christopher Nolan, noto per la sua attenzione al dettaglio, richiede che ogni luogo scelto non abbia mai ospitato riprese prima. “Quando i responsabili locali trovano una grotta, Nolan chiede sempre: ‘Qualcuno ha mai girato qui prima?’, e se la risposta è ‘no’, allora si procede”. L’idea è di riprendere scene in posti ancora quasi intatti, per dare autenticità assoluta al racconto.
Le location si trovano sparse in tutta Europa, e non mancano i luoghi impegnativi. Newman ha citato, per esempio, un castello indicato come la casa di Ulisse, situato in cima a una collina. Arrivarci a piedi significa coprire quasi due chilometri su piano difficile, e l’ambientazione resa grazie a queste scelte promette una resa scenografica mozzafiato, capace di immergere pienamente lo spettatore nella mitologia.
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Scene d’azione e l’epopea di ulisse secondo uno stuntman
Secondo le parole del medesimo stuntman, The Odyssey avrà una serie di scene d’azione particolarmente intense. Newman sostiene che questo sarà un film epico senza paragoni, forse il più grande prodotto da Nolan, dove verranno portate in scena battaglie realistiche e spettacolari. Lo stesso coordinatore degli stunt ha presentato al cast foto delle location in tutta Europa, che richiamano il lungo viaggio di Ulisse durato dieci anni.
Le ambientazioni scelte sono isolate, difficili da raggiungere, ma ideali per creare la sensazione di un viaggio lungo e tormentato fra isole, grotte e paesaggi naturali. La produzione punta all’autenticità, cercando di immergere chi guarda nel mondo antico di Omero senza ricorrere eccessivamente alla tecnologia digitale o alle ricostruzioni in studio.
Cast di alto profilo per un racconto mitologico
Le riprese partite dall’isola di Favignana, in Sicilia, continueranno in altre località, in Grecia e in Irlanda, fino a luglio. Il film può contare su un cast molto ampio e ricco di nomi noti: Matt Damon vestirà i panni di Ulisse, Tom Holland sarà Telemaco, il figlio di Ulisse, mentre Anne Hathaway dovrebbe interpretare Penelope. Tra gli altri attori attesi ci sono Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, Mia Goth e Samantha Morton.
Questa combinazione di stelle del cinema supporta una pellicola considerata tra le più ambiziose di Nolan. Ognuno degli attori coinvolti dovrà confrontarsi con un racconto che ha segnato la cultura occidentale, offrendo una nuova lettura di un mito antico, rivisto con un approccio visivo e narrativo moderno ma rispettoso delle sue radici.
Un’epopea antica ripresa con un approccio moderno
The Odyssey prende spunto dall’opera epica di Omero scritta intorno all’VIII secolo a.C.. Christopher Nolan ha deciso di concentrarsi sull’intero viaggio di Ulisse, una narrazione complessa e lunga che ha attraversato i secoli. La produzione, coordinando riprese tra location naturali sul suolo europeo, vuole restituire la grandezza e la fatica dell’odissea mitologica, mettendo in scena un racconto realistico e denso di elementi visivi pertinenti.
La sfida cresce in vista dell’uscita prevista per luglio 2026. Il film rappresenta uno dei progetti più grandi e articolati mai affrontati dal regista britannico, in quanto tenta di combinare l’imponenza della mitologia classica con un realismo serrato e una narrazione aggiornata agli standard cinematografici contemporanei.
Christopher Nolan torna quindi a confrontarsi con una materia storica e letteraria complessa, muovendosi tra culture e ambientazioni lontane, provando a regalare un’esperienza nuova e coinvolgente a un pubblico globale.