Il romanzo distopico e oscuro scritto da Stephen King all’inizio della sua carriera arriva finalmente sul grande schermo. Dopo decenni di tentativi falliti, il progetto ha preso forma grazie al regista Francis Lawrence e allo sceneggiatore JT Mollner, che hanno saputo catturare l’essenza brutale dell’opera originale. L’uscita nelle sale è fissata per il 12 settembre 2025, con la benedizione dello stesso King.
Una storia difficile da adattare che ha sfidato molti registi
The Long Walk è sempre stato considerato un libro complesso da trasporre in immagini. La sua natura cupa e crudele ha scoraggiato diversi cineasti nel corso degli anni: tra loro George A. Romero, Frank Darabont e André Øvredal avevano tentato senza successo di portarlo sullo schermo. Il racconto si basa su una tensione psicologica intensa, difficilmente riproducibile senza perdere profondità o trasformarlo in qualcosa di diverso dall’originale.
Francis Lawrence racconta di aver esaminato alcune sceneggiature precedenti per capire gli errori commessi in passato ma ha scelto di non riutilizzarle direttamente. Ha voluto partire da zero per mantenere fede ai temi fondamentali del romanzo senza replicare le difficoltà incontrate prima. Il risultato è piaciuto molto a Stephen King stesso: secondo quanto riferito dai due autori coinvolti nella produzione, King si sarebbe mostrato soddisfatto del lavoro svolto.
Fedeltà al libro ma con nuove prospettive
Lo sceneggiatore JT Mollner spiega che la chiave del successo sta stata una fedeltà consapevole al testo originale: non un’adesione cieca ma un rispetto profondo dei temi principali come la disperazione e il ciclo della violenza presenti nella storia. L’obiettivo era anche quello di evitare che il film diventasse solo una rappresentazione teatrale statica; invece si punta a sorprendere lo spettatore offrendo nuove prospettive pur restando ancorati alla trama originaria.
La vicenda ruota attorno a una gara mortale ambientata in un futuro distopico dove i partecipanti devono camminare incessantemente ad almeno tre miglia orarie sotto controllo militare severo. Chi rallenta viene ammonito fino a tre volte; alla quarta infrazione scatta l’esecuzione immediata. Questa prova estrema mette sotto pressione ragazzi giovani costretti ad affrontare sofferenze fisiche ed emotive mentre cercano disperatamente di sopravvivere.
Cast selezionato per dare volto ai protagonisti della marcia impossibile
Il ruolo centrale spetta a Cooper Hoffman nei panni di Raymond Garraty, uno dei concorrenti più determinati nella lunga camminata verso l’esaurimento totale delle forze fisiche e mentali. Accanto a lui David Jonsson interpreta Peter McVries, altra figura chiave tra i partecipanti segnati dalla violenza imposta dal regime distopico.
Mark Hamill assume invece il ruolo glaciale del Maggiore, supervisore autoritario incaricato di far rispettare le regole ferree della competizione. La presenza dell’attore aggiunge peso alla figura inquietante che incarna il potere freddo pronto ad eliminare chiunque non sia più utile o conforme agli ordini impartiti.
L’intero cast accompagna lo spettatore dentro questo universo angosciante fatto di fatica estrema, paura costante ed emozioni crude. Ogni personaggio contribuisce a costruire quel senso crescente d’oppressione tipico dell’opera originale.
Uscita prevista per settembre 2025: quando vedere the long walk al cinema
La data scelta per portare The Long Walk nelle sale cinematografiche italiane è venerdì 12 settembre 2025. Sarà interessante osservare come verranno accolti dal pubblico sia la fedeltà all’atmosfera brutale descritta nel libro sia le scelte narrative messe in campo dagli autori.
Stephen King aveva definito questa storia “spietata” sottolineando proprio quella durezza come motivo principale dei tanti insuccessi negli adattamenti precedenti. Ora quel racconto doloroso sembra pronto finalmente a prendere vita attraverso immagini capaci – almeno così promettono i creatori – d’immersi completamente lo spettatore nell’angoscia collettiva vissuta dai protagonisti.
Il film rappresenta dunque una sfida vinta dopo decenni: riuscirà davvero ad avvicinare anche nuovi pubblici alla visione cruda ma potente immaginata dal re del brivido quando aveva appena diciannove anni? Lo scopriremo presto nei cinema italiani fra pochi mesi.