The last of us 2, episodio 5: tra differenze narrative, serafiti e nuove minacce per Ellie a Seattle
La stagione 2 di The Last of Us si concentra sull’episodio 5, analizzando le modifiche narrative, l’introduzione dei serafiti e il cambiamento nella rappresentazione dell’infezione da cordyceps.

L’episodio 5 della stagione 2 di *The Last of Us* analizza le differenze narrative con il videogioco, introducendo i serafiti, modificando la trasmissione dell’infezione da cordyceps e alterando dinamiche tra i personaggi, con un focus sul dilemma morale di Ellie. - Unita.tv
La stagione 2 di The last of us si avvicina verso il suo epilogo, e l’episodio 5 dal titolo Accogli il suo amore , diventa un elemento chiave per capire il processo di adattamento dalla versione videoludica alla serie tv. Questa puntata, infatti, mette a confronto alcune scelte narrative, approfondisce l’introduzione dei serafiti e aggiorna la rappresentazione dell’infezione da cordyceps, mostrando una serie di modifiche che cambiano il ritmo e l’impatto della storia. Qui andremo a spiegare nei dettagli cosa è stato modificato e quali effetti hanno queste scelte sulla narrazione.
L’introduzione dei serafiti e il loro ruolo nello show
Fin dal prologo, l’episodio si concentra sul racconto della sergente Elise Park, che descrive quanto accaduto nei seminterrati dell’ospedale di Lakehill, introducendo una nuova minaccia: i serafiti. Questi fanatici religiosi appaiono come figure inquietanti già nell’episodio precedente e si fanno protagonisti di scene cariche di tensione. Nel videogioco i serafiti emergono proprio in questa parte della storia, in un parco a Seattle, ma la loro rappresentazione nello show tv si discosta per alcuni dettagli, in particolare nella dinamica degli scontri con Ellie e i suoi compagni.
Nella puntata i serafiti servono a creare momenti di alta tensione, spesso con un effetto shock che sembra più rivolto a sorprendere lo spettatore che a sviluppare la trama in modo coerente. Il confronto con il gioco evidenzia come alcune scene siano state compresse o modificate, influenzando la profondità del racconto. In questo senso, il loro ruolo nello show appare più funzionale a dare ritmo e azione, piuttosto che a costruire una storia lineare.
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Inoltre, la presenza simultanea di Dina e Jesse durante l’incontro con i serafiti cambia completamente le dinamiche rispetto al videogioco, dove Ellie affronta da sola questi pericoli. Questo spostamento toglie parte del senso di isolamento e vulnerabilità che caratterizzava quei momenti nell’esperienza ludica.
La modifica nell’approccio all’infezione: dalle spore al contagio
Un elemento centrale di questo episodio riguarda il modo in cui l’infezione da cordyceps viene trasmessa. La sergente Park spiega che, oltre al morso degli infetti, ora la contaminazione avviene tramite il respiro delle spore rilasciate dal fungo. Questa novità rappresenta una svolta rispetto alla prima stagione dello show, dove le spore erano state messe da parte.
Nel videogioco la trasmissione aerea tramite spore è già presente sin dall’inizio, con Ellie che indossa una maschera antigas per proteggersi quando attraversa zone contaminate. Nei primi episodi della serie tv, il contesto storico e la recente pandemia di Covid hanno portato i creatori a evitare questo elemento, considerandolo poco adatto a costruire suspense o realismo.
Adesso, con questo episodio, le spore tornano in scena, ma in una modalità diversa rispetto al gioco. L’effetto è quello di ripristinare un elemento chiave del mondo di The last of us, pur con un’introduzione più graduale e con un impatto visivo ridotto. Resta da vedere se e come questa novità verrà sviluppata nelle puntate successive, ma al momento sembra un espediente pensato per rafforzare la credibilità del contagio senza appesantire la narrazione.
Le differenze nell’esplorazione di Seattle e la presenza di dina e jesse
L’esplorazione di Seattle segna un altro punto di distacco tra la versione tv e il videogioco. L’episodio 5 mostra Ellie accompagnata da Dina e Jesse, una scelta che modifica il percorso che porta ai vari scontri con i serafiti e con gli stalker, una tipologia di infetti che appare già dalla prima puntata della serie ma che nel gioco entra in scena più avanti e si caratterizza per un comportamento stealth.
Nel gioco Ellie affronta gli stalker da sola, spesso con attacchi silenziosi e un approccio furtivo, mentre nella serie tv il loro comportamento risulta molto più aggressivo e visibile, soprattutto durante l’assalto al magazzino. L’arrivo di Jesse in soccorso crea una dinamica differente rispetto al gioco, introducendo elementi d’aiuto e protezione assenti nella controparte videoludica.
La rapidità con cui la puntata passa dal magazzino all’ospedale di Lakehill rende evidente uno sforzo per comprimere molte azioni in poco tempo. Questa compressione penalizza la fluidità narrativa, dando l’impressione che gli eventi capitino più per obbligo della trama che per una crescita organica dei personaggi e delle situazioni.
L’eliminazione del capitolo hillcrest e la conseguenza sul racconto
Tra le differenze più rilevanti c’è la cancellazione di tutto il tratto ambientato a Hillcrest, un’area considerata importante nel gioco per costruire suspense e per sviluppare le interazioni tra Ellie, Dina e Jesse. Nei videogame questa parte alterna fasi di esplorazione a momenti di azione, facendo emergere la complessità dei rapporti e le difficoltà che i personaggi devono superare.
Nello show invece questo segmento viene ridotto drasticamente e il gruppo si ritrova all’ospedale quasi all’improvviso. Si perde così un importante anello di congiunzione che lega il prologo agli eventi successivi, creando alcune lacune nella comprensione delle motivazioni e nelle dinamiche che spingono Ellie verso la sua missione.
L’approccio più sbrigativo toglie peso alle scelte dei personaggi, rendendo l’intero percorso meno credibile e sacrificando il pathos che il gioco aveva saputo costruire con calma.
L’incontro con nora e il dilemma morale di ellie
Una delle scene più intense della puntata riguarda il confronto tra Ellie e Nora, portato in scena con rigore e fedeltà rispetto al videogioco. Pur eliminando la presenza degli infetti nella scena, la serie conserva la tensione e il conflitto psicologico che nasce nel momento in cui Ellie deve decidere cosa fare del suo nemico.
L’uccisione di Nora segue da vicino quanto previsto nel gioco, comprese alcune battute chiave. L’assenza però di un dialogo più esplicito, in cui Nora ammetteva la sua fine imminente e il suo segreto su Abby, riduce il peso emotivo della scena.
Restano comunque evidenti i dubbi morali che caratterizzano The last of us 2. Ellie, così come Joel prima di lei, non è più solo un’eroina contro i mostri, ma una figura complessa fatta di scelte difficili e di zone d’ombra. La solidità della recitazione di Bella Ramsey e Tati Gabrielle aiuta a trasmettere questo conflitto senza bisogno dell’interattività tipica dei videogiochi.
Se lo show mantiene questa intensità nei prossimi episodi, saprà continuare a raccontare una storia che non si riduce al semplice racconto di buoni e cattivi, ma che riflette i limiti e le sfumature di chi lotta in un mondo devastato dal contagio.