Texas, il disegno di legge sb20 minaccia di vietare anime e manga popolari con pene fino a cinque anni
Il disegno di legge sb20 in Texas mira a combattere la pornografia infantile, ma rischia di censurare anime e manga, creando confusione tra contenuti legali e opere di fantasia.

Il disegno di legge SB20 in Texas rischia di criminalizzare anime e manga per la vaga definizione di "materiale osceno", scatenando proteste per possibili censure e gravi conseguenze penali per appassionati e creatori. - Unita.tv
Negli ultimi mesi, il texas è al centro di un acceso dibattito su un disegno di legge che potrebbe cambiare il modo in cui anime e manga vengono considerati nel grande stato americano. Il progetto sb20 mira a contrastare la pornografia infantile, ma la sua redazione rischia di coinvolgere anche contenuti animati e fumetti molto diffusi, mescolando realtà e finzione senza distinzioni precise. Questo creerebbe un clima di incertezza per gli appassionati e i creatori, con conseguenze concrete anche sul piano penale. Ecco cosa prevede la proposta e perché sta scatenando tensioni tra sostenitori e critici.
La proposta di legge sb20 e la definizione vaga di “materiale osceno” nei contenuti animati
Il senatore repubblicano pete flores ha introdotto in texas il disegno di legge sb20, con l’obiettivo dichiarato di combattere la pornografia infantile. Il problema nasce dalla formulazione molto ampia e poco chiara del testo, che vieta qualunque contenuto considerato “osceno” e che ritrae personaggi dalla fisionomia apparentemente minorenne, anche se si tratta di disegni animati, fumetti o immagini create tramite intelligenza artificiale. Il disegno di legge non specifica cosa si debba esattamente intendere per “osceno”, facendo confondere contenuti reali con opere di fantasia.
Esempi di contenuti a rischio
In pratica, potrebbero finire nel mirino scene innocue di anime molto noti, come un momento di nudo comico di goku da bambino in dragon ball, o scene di lotta dove i personaggi hanno parti del corpo scoperte per questioni di azione o trama. Intere categorie di prodotti shōnen, che raccontano storie di crescita adolescenziale e lotta, come goblin slayer o fruits basket, potrebbero venire sotto accusa semplicemente per ambientazione o caratteristiche dei personaggi. La legge è scritta in modo che una semplice esposizione a questi contenuti potrebbe essere considerata un reato.
Le conseguenze penali previste e il rischio di una censura larga su anime e manga
Chiunque venga trovato in possesso o anche solo mostri interesse verso questi materiali rischierebbe pene pesanti: fino a cinque anni di carcere. La normativa si applica senza differenziare tra uso occasionale, collezioni ampie o semplice consultazione. Basta una visione fugace di un’immagine proibita per incorrere in una violazione.
Questa severità ha sollevato molte proteste, perché molti analisti e critici parlano di una campagna censoria mascherata da tutela morale. Il rischio è che opere di culto e che hanno milioni di fan possano venire demonizzate senza ragioni precise, condannando le comunità di appassionati e i collezionisti. In effetti, la legge prosegue su un terreno scivoloso, dove il confine tra rispettare la legge e perseguire forme d’arte si fa sottile e confuso.
L’opposizione democratica e la battaglia politica contro il disegno di legge sb20
Al momento il sb20 è fermo alla camera statale del texas, bloccato grazie all’opposizione dei rappresentanti democratici. Questi ultimi protestano soprattutto contro la vaghezza della legge, che non distingue chiaramente le categorie di contenuti e crea rischi di coinvolgimento per opere assolutamente legali e riconosciute a livello internazionale. La minoranza democratica sottolinea come la legge potrebbe criminalizzare spettatori e collezionisti comuni, che non hanno alcuna intenzione di violare norme etiche o penali.
Timori locali e effetti nazionali
Non a caso la stampa locale parla di possibile “criminalizzazione di massa” se la legge dovesse passare. Il timore più grande è che il texas faccia da apripista per imbracciare politiche simili in altri stati con orientamenti politici conservatori, innescando così un effetto domino sui contenuti animati e fumettistici negli stati uniti. Per ora, la mobilitazione degli appassionati e difensori della libertà d’espressione sembra l’unica barriera contro questa proposta.
La mobilitazione dei fan e il valore culturale degli anime minacciati
La comunità degli appassionati di anime in texas e negli stati uniti ha reagito con preoccupazione. Sono molti i fan di serie come dragon ball, goblin slayer e fruits basket, che hanno diffuso appelli per contattare i rappresentanti politici e far sentire la propria voce contro la censura. La posta in gioco riguarda non solo la possibilità di fruire di contenuti preferiti ma anche la tutela di un’arte che trae forza da storie di crescita, confronto umano e sfide.
Questi anime raccontano situazioni e personaggi ricchi di sfumature, spesso lontani dagli stereotipi. Il rischio di estinzione o proibizione li toglierebbe dal campo della cultura popolare, lasciando una zona vuota nel racconto audiovisivo che milioni di persone seguono. L’attenzione quindi resta alta: la battaglia per evitare che il sb20 diventi legge è anche una difesa delle tante narrazioni contenute in queste opere e del diritto a consumarle liberamente.