Techetechetè, il programma Rai che riscopre le vecchie stagioni della televisione, continua a essere un appuntamento fisso dell’estate italiana. Dietro quelle immagini cariche di nostalgia e quei volti noti, però, ci sono regole precise imposte da alcuni protagonisti dello spettacolo. Massimiliano Cané, autore storico del programma, ha spiegato perché non sempre si possono usare tutte le immagini e come si sceglie il materiale da mandare in onda.
Cané spiega perché certe immagini restano off limits
Massimiliano Cané ha chiarito in un’intervista che non tutte le immagini negli archivi Rai sono a disposizione del programma. Alcuni artisti, anche se le loro apparizioni risalgono a decenni fa, hanno chiesto che le loro immagini non vengano trasmesse. Il giornalista Michele Vanossi gli ha chiesto quali sono i vincoli legali dietro questa scelta. Cané ha risposto senza giri di parole: nomi come Roberto Benigni, Paolo Montesano, Adriano Celentano, Laura Pausini e Claudio Baglioni hanno imposto limiti ben precisi all’uso dei loro video.
In questi casi, quei filmati vengono esclusi per rispettare le richieste degli artisti o per evitare guai legali. Questo rappresenta un ostacolo non da poco per Techetechetè, che proprio sulle immagini storiche costruisce gran parte del suo successo. Cané ha sottolineato quanto sia importante per la redazione rispettare ogni richiesta, per non incappare in problemi.
Come nasce la scelta delle immagini da mandare in onda
Cané ha raccontato come si decide il tema di ogni puntata. A volte parte da un’idea sua, altre da una canzone che sente in radio, o persino da suggerimenti di artisti o dirigenti Rai. Spesso l’ispirazione arriva nei momenti più semplici, come mentre si è in macchina ad ascoltare musica. Questi stimoli fanno riaffiorare ricordi di programmi o personaggi del passato da mettere in luce.
Il lavoro dietro le quinte non è solo riproporre i pezzi più famosi. L’obiettivo è scovare materiale meno conosciuto, quasi dimenticato, per offrire al pubblico qualcosa di nuovo. Cané preferisce evitare i classici “già visti”, per tenere vivo l’interesse e dare spazio a contributi che spesso restano nascosti negli archivi.
Techetechetè, un’occasione per riscoprire artisti dimenticati
Non tutti i volti della televisione sono rimasti impressi nella memoria collettiva. Techetechetè ha fatto molto per riportare alla luce alcuni protagonisti trascurati, dedicando loro intere puntate. Cané ha citato nomi come Dalida, Mario Mastelloni, Irene Fargo e Romina Power. Grazie a questi servizi, quegli artisti hanno avuto nuova attenzione e riconoscimento.
Il programma non si limita ai grandi nomi più noti, ma dà spazio anche a chi è stato dimenticato, ma merita di essere riscoperto. Puntare su contenuti rari ha aiutato a mantenere viva una memoria televisiva più ampia, mettendo in luce episodi e personaggi di valore storico e culturale.
Ricordi e aneddoti dietro le quinte con Cané
Tra le puntate più care a Cané c’è quella dedicata a Mango, il cantautore scomparso che ha lasciato un segno profondo nella musica italiana. Dopo quella trasmissione, Cané ha ricevuto una telefonata da Laura Valente, moglie di Mango, a conferma che il lavoro fatto aveva toccato davvero il cuore.
Questi dettagli mostrano la passione con cui si scelgono le immagini: non si tratta solo di archivio, ma di restituire emozioni vere al pubblico.
Techetechetè resta un punto di riferimento per chi ama la memoria della televisione italiana, pur dovendo fare i conti con limiti legali precisi. L’impegno di Cané e della redazione nel rispettare le regole, senza rinunciare a contenuti originali, è un equilibrio delicato tra tutela degli artisti e attenzione agli spettatori.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Davide Galli