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Teatro alla scala di milano presenta la stagione 25/26 con nuove direzioni e grandi classici in programma

La stagione 25/26 del Teatro alla Scala di Milano segna un cambio di direzione con Fortunato Ortombina e Riccardo Chailly, offrendo un cartellone ricco di opere storiche e novità.

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La stagione 25/26 del Teatro alla Scala di Milano si apre con nuovi dirigenti e una programmazione che unisce tradizione e innovazione, includendo celebrazioni storiche, debutti importanti e un ricco cartellone di opera e balletto. - Unita.tv

La stagione 25/26 del teatro alla scala di milano si apre con importanti cambiamenti nel gruppo dirigente e un cartellone ricco di titoli storici e novità che attirano una vasta platea. La sala, frequentata soprattutto da giovani, conferma la sua forza come punto di riferimento culturale nel capoluogo lombardo. L’arrivo di fortunato ortombina, proveniente dalla fenice di venezia, segna la fine dell’era di dominique meyer e dà il via a una nuova fase. Allo stesso tempo riccardo chailly si prepara a lasciare la direzione musicale, con la conferma di un rinforzo d’eccezione: il maestro sudcoreano chung myung-whun. In questo scenario, la programmazione offre un mix fra tradizione e sperimentazione, con debutti importanti e celebrazioni storiche.

Cambiamenti alla guida del teatro alla scala: ortombina e chailly protagonisti di un passaggio di testimone

La presentazione della nuova stagione segna un momento di svolta per il teatro milanese. Fortunato ortombina assume il ruolo di sovrintendente dopo l’uscita di scena di dominique meyer. Ortombina, che ha lavorato alla fenice di venezia, ha spiegato di voler rafforzare il legame con la città, auspicando che nessun milanese possa dire di non essere mai stato alla scala. La sua missione punta a mantenere alta la qualità della programmazione e a coinvolgere un pubblico ampio, confermando il trend positivo delle presenze: la sala si riempie al 90 per cento e un terzo degli spettatori ha meno di 35 anni.

Il direttore musicale riccardo chailly vive invece il suo ultimo momento ufficiale dal podio scaligero, perché nel 2027 lascerà il posto a chung myung-whun, sudcoreano che porta una ventata di internazionalità. Chailly lascia dopo anni di direzione, segnati da grandi successi e da scelte artistiche coraggiose, come la proposta di opere in versioni originarie e poco frequentate. Alla conferenza era presente anche liliana segre, spettatrice abituale e voce critica severa su eventi culturali, esempio di un pubblico appassionato e attento.

Lady macbeth del distretto di mcensk: apertura impegnativa per sant’ambrogio

Il 7 dicembre, data della festa di sant’ambrogio, inaugura la stagione una produzione di lady macbeth del distretto di mcensk. Si tratta di un’opera del Novecento di dmitrij šostakovič, scritta nel 1934 ma rimasta poco rappresentata per motivi politici. La scelta riprende quella dell’era meyer ma trova l’appoggio pieno di ortombina e chailly. La versione proposta sarà quella originale, non la revisione post mortem del compositore che aveva rimosso alcune parti dopo la morte di stalin.

Lady macbeth racconta la vicenda di una giovane donna zarista che, innamorata di un servitore, partecipa all’uccisione del marito e del suocero. Scoperta, si suicida in Siberia. La trama, dura e scandalosa, offre uno sguardo intenso sulla condizione femminile nel contesto russo. La regia è affidata a vasily barkhatov, regista russo noto anche per il legame personale con il soprano asmik grigorian, che arricchisce la direzione artistica con sensibilità e profondità.

Centenario di turandot: celebrazioni e revisione della prima messa in scena alla scala

Il 2026 segna i cento anni dalla prima assoluta di turandot, opera incompleta di giacomo puccini scomparso due anni prima dell’esordio milanese. L’evento, avvenuto il 25 aprile 1926 proprio scaligero, verrà celebrato con una ripresa della regia di david livermore. Anna pirozzi vestirà i panni della principessa Turandot mentre mariangela sicilia interpreta Piu.

Nicola luisotti dirigerà l’orchestra per questa nuova occasione, recuperando la drammaticità e l’imponenza dell’opera. Il racconto, ambientato in un mondo fiabesco e orientaleggiante, è uno dei punti fermi nel repertorio della scala e continua ad attirare appassionati e curiosi, anche dopo un secolo di repliche e rielaborazioni. La messa in scena rappresenta un momento di riflessione sul lascito artistico di puccini e sul ruolo del teatro milanese nello scenario operistico europeo.

Riprese e nuove produzioni: da traviata a wagner, oltre a nabucco con una versione rara

Il programma prevede anche diversi titoli classici, ripresi con cast e regie aggiornate. La traviata arriva con la regia di liliana cavani e la voce di nadina sierra nel ruolo di Violetta. La scelta conferma la volontà di mantenere una presenza significativa nel repertorio verdiano più amato.

Prosegue inoltre la quadrilogia del Ring des Nibelungen di richard wagner, affidata alla direzione di alexander soddy e simone young. Ortombina ha evidenziato come la frequentazione delle opere wagneriane sia cresciuta molto, al punto che oggi i titoli del compositore si esauriscono rapidamente nelle stagioni scaligere.

Un’attenzione particolare si concentra su nabucco. Per l’opera risorgimentale che consacrò verdi proprio alla scala nel 1842, riccardo chailly ha scelto di riportare in scena una versione mai eseguita prima, quella con i ballabili del terzo atto, inseriti nella ripresa del 1848 a Bruxelles. La regia sarà affidata a alessandro talevi, esordiente alla scala ma già noto nel mondo. Tale attenzione per dettagli filologici e rari arricchisce la proposta artistica.

Debutti e proposte visionarie: pelleas et melisande con romeo castellucci

Nel campo della direzione teatrale, la stagione vede il debutto di romeo castellucci al teatro alla scala. Il regista è famoso per il suo stile simbolico e visionario, che si adatta bene all’opera di claude debussy pelleas et melisande. La produzione mette in evidenza la capacità della scala di ospitare linguaggi diversi, anche molto complessi e innovativi.

Maxime pascal sostituisce daniele gatti alla direzione musicale per questa opera. Gatti ha rinunciato a ulteriori impegni nella stagione scaligera dopo la nomina di chung myung-whun. Questo cambio sottolinea una fase di transizione anche sui direttori d’orchestra.

La stagione del balletto tra novità e titoli classici della scala

La programmazione del balletto conferma la presenza di produzioni importanti, con cinque proposte nuove e alcune riprese dal repertorio di punta come la bella addormentata, don chisciotte di nureyev, e giselle di yvette chauviré. Fra le novità, spicca le avventure di alice nel paese delle meraviglie, nata nel 2011 e firmata da christopher wheeldon, oggi riconosciuto come uno tra i coreografi contemporanei più incisivi.

Un evento atteso è l’arrivo de la sagra della primavera di pina bausch, per la prima volta al teatro piermarini. Roberto bolle sarà presente per alcune recite di apollo di balanchine, confermando la sua lunga collaborazione con la scala e con il pubblico milanese. La stagione del balletto mantiene così un equilibrio tra passato e innovazione, favorendo l’attrattiva verso pubblici diversi.

Milano si prepara ad accogliere una nuova stagione scaligera, in cui le tradizioni si mescolano con sguardi nuovi attraverso cambi al vertice e una programmazione densa. La conferenza stampa ha mostrato un teatro vivo, impegnato su molteplici fronti artistici, con l’attenzione puntata sulle scelte di ieri e quelle da venire.