L’ultima novità legata a The Big Bang Theory si chiama Stuart fails to save the universe, una serie in sviluppo su HBO Max che mescola comicità e fantascienza. Chuck Lorre, Bill Prady e Zak Penn sono al lavoro su questo progetto che promette un uso ampio di effetti speciali e una sceneggiatura curata. Kevin Sussman, insieme ad altri attori già visti nella serie originale, sarà di nuovo protagonista in questo spin-off incentrato su Stuart Bloom, il gestore del negozio di fumetti.
Uno sguardo dietro la produzione e l’uso degli effetti speciali
Chuck Lorre, storica mente creativa dietro The Big Bang Theory, ha raccontato al Banff World Media Festival in Canada alcuni dettagli sul nuovo show. A differenza delle produzioni a basso budget alle quali è abituato, questa volta la serie richiede un lavoro più elaborato con un’ampia presenza di computer grafica . La nuova produzione cerca di coniugare l’umorismo con elementi tipici dei mondi fantascientifici e fantasy, creando così un ibrido non semplice da realizzare.
Lorre ha confessato che si sente fuori dal suo territorio abituale, visto che in passato le sue produzioni erano centrate soprattutto sul dialogo tra pochi personaggi in ambienti semplici come un divano o una cucina. Qui la complessità tecnica è superiore. Il progetto include almeno dieci episodi già scritti e si trova in fase di sviluppo presso la Warner Bros, ma HBO Max non ha ancora dato il via libera definitivo. Nonostante ciò, secondo le parole di Lorre, “l’approvazione potrebbe arrivare a breve, considerando il livello di lavoro già compiuto.”
I rapporti con dc e la satira su lanterna verde
Nel corso del festival, a Lorre è stato chiesto della vicinanza degli studi Warner Bros e DC, essendo quest’ultima vicina nello stesso complesso. Ha risposto mostrando un lato più scherzoso, rivelando che il team di Stuart fails to save the universe si è scontrato in qualche modo con DC per via di alcune battute sulla Lanterna Verde. Secondo Lorre, infatti, “si tende a prendere in giro questo personaggio da sempre, già dai tempi della sua infanzia.” Non si tratta di una polemica vera, ma di un richiamo ironico al fatto che il personaggio suscita critiche nel mondo dei fan dei fumetti e delle serie tv.
Questo scambio con DC riflette anche la natura dello show, che non si prende troppo sul serio pur integrando elementi fantastici. La presenza di universi fumettistici e personaggi di fantasia si mescola alla comicità, dando così spazio a battute che coinvolgono anche universi consolidati come quello DC, volti a creare un gioco simpatico a sfondo nerd.
I protagonisti ricorrenti da the big bang theory
Kevin Sussman è confermato nel ruolo di Stuart Bloom, il proprietario del negozio di fumetti in The Big Bang Theory e ora personaggio centrale di questa nuova serie. Il suo ritorno sarà affiancato da alcune vecchie conoscenze come Brian Posehn, che aveva interpretato Bert Kibbler, il geologo della Caltech; la comica Lauren Lapkus, che riprenderà Denise, la sua assistente nella gestione del negozio e interesse sentimentale; infine John Ross Bowie tornerà nel ruolo di Barry Kripke, fisico e collega nel mondo accademico della Caltech.
La scelta di recuperare questi personaggi nasce dalla volontà di mantenere un legame diretto con The Big Bang Theory per attirare i fan. La nuova serie, pur costruita con elementi originali e fantascientifici, punta molto sulla familiarità di questi volti e ruoli, per far sentire il pubblico a proprio agio e fornire continuità narrativa. L’esperienza del cast aiuta anche a sostenere un copione che sfida il formato classico della sitcom.
La collaborazione tra chuck lorre, bill prady e zak penn
Dietro alla scrittura di Stuart fails to save the universe ci sono figure importanti come Chuck Lorre e Bill Prady, già autori di The Big Bang Theory, e Zak Penn, noto sceneggiatore nel campo dei film di fantascienza e supereroi, con titoli tra cui The Avengers. La combinazione di questi tre ha portato alla creazione di dieci episodi, che uniscono la leggerezza tipica delle commedie con temi e atmosfere tipiche delle grandi produzioni di fantascienza.
Zak Penn ha il compito di portare nel progetto competenze specifiche nel disegno di storie spesso legate ai blockbuster Marvel, contribuendo con idee legate agli effetti speciali e al lato fantasy. Lorre, da parte sua, ha voluto mettersi alla prova con un tipo di serie nuovo per la sua carriera. Questa unione tra esperienze molto diverse ha dato vita a un concept originale, in cui l’umorismo resta al centro ma si tuffa in un contesto tecnologico e visivo ampio.
Il risultato sarà una serie che si differenzia nettamente da The Big Bang Theory, per temi e ritmo, ma che conserva alcuni punti fermi nei personaggi e nello stile. Al momento la data d’uscita non è ufficiale, in attesa del via libera di HBO Max, che sembra arrivare a breve dopo la consegna degli episodi.