Lo scrittore stephen king si è espresso con durezza su kill bill: volume 1, uno dei titoli più amati del regista quentin tarantino. Nonostante il successo di pubblico e critica, king ha criticato il film per il suo approccio e la caratterizzazione dei personaggi, suscitando dibattito nel mondo del cinema.
Stephen king e le sue opinioni sul cinema
Stephen king è celebre soprattutto per i suoi romanzi horror, ma anche per i suoi commenti diretti e spesso severi riguardo al cinema. Ha espresso giudizi severi su molte pellicole, compresi gli adattamenti delle sue opere. Un esempio noto è il suo disappunto nei confronti di shinning, diretto da stanley kubrick, che a suo giudizio non rispecchia il romanzo originale. Questo atteggiamento schietto fa parte del suo modo di osservare il cinema, senza filtri o compromessi.
Kill bill: volume 1 visto da stephen king
Nel caso di kill bill: volume 1, invece, king ha superato le critiche usuali e ha definito il film «ottusamente pieno di sé», ribadendo una netta incompatibilità tra il suo gusto personale e lo stile di tarantino. Non è certo un pensiero condiviso da critica e pubblico. Il film infatti vanta un alto punteggio su rotten tomatoes, pari all’85%, e ha ottenuto una valutazione B+ dal pubblico di cinemascore.
Le critiche di stephen king a kill bill: volume 1
In un intervento apparso su entertainment weekly, stephen king ha esaminato con rigore la sceneggiatura e la costruzione della protagonista. Pur elogiando l’interpretazione di uma thurman, ha lamentato che il personaggio risulti troppo schematico, ridotto a un’«etichetta» anziché a una figura complessa. La Sposa dello script, secondo il suo commento, manca di realismo e profondità.
Tono e narrazione
King ha attaccato anche il tono generale del film, definendolo un «falò delle vanità». Per lui kill bill è uno spettacolo di egocentrismo da parte di tarantino, che antepone la propria immagine a una narrazione autentica e coinvolgente. Questo punto di vista riprende un tema critico già noto tra gli spettatori meno convinti dal «cinema gioco» del regista.
Il contrasto con la critica e la ricezione pubblica
Le parole di stephen king sono particolarmente rilevanti considerando l’accoglienza generalmente positiva riservata a kill bill: volume 1. Critici come roger ebert gli attribuirono il massimo punteggio, giudicandolo un’opera con un forte impatto visivo e narrativo. Anche a.o. scott sottolineò il fascino del film, definendolo «affascinante e sorprendentemente accattivante». Il consenso generale premia la capacità di tarantino di reinterpretare il cinema di genere con inventiva e stile.
Diverse percezioni del film
Questa spaccatura evidenzia come la percezione di un film possa variare a seconda delle aspettative e delle sensibilità personali. Per king, il film rimane comunque uno show troppo concentrato sull’autore, privo di una vera sostanza emotiva. Il pubblico e la critica, invece, ne riconoscono il valore estetico e contenutistico.
Stephen king conferma ancora una volta di non temere di schierarsi contro l’opinione dominante, ponendo all’attenzione una lettura critica sul lavoro di uno dei registi più discussi e seguiti del cinema moderno.