Stasera su Rai 1: “Io Capitano”, il film che ha emozionato Venezia e punta agli Oscar

Questa sera su Rai 1, “Io Capitano” di Matteo Garrone racconta il viaggio avventuroso di Seydou e Moussa, due ragazzi senegalesi in cerca di successo musicale in Europa.

Stasera su Rai 1: "Io Capitano", il film che ha emozionato Venezia e punta agli Oscar

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Questa sera, alle 21.30, Rai 1 trasmetterà “Io Capitano”, un film che ha catturato l’attenzione della Mostra del Cinema di Venezia nel 2023 e che è stato candidato agli Oscar 2024 come Miglior Film Internazionale. La pellicola, diretta da Matteo Garrone, racconta il drammatico e avventuroso viaggio di due ragazzi senegalesi, Seydou e Moussa, che inseguono il sogno di affermarsi nel mondo della musica in Europa.

Un viaggio tra sogno e realtà

“Io Capitano” segue le vicende di Seydou e Moussa , due cugini adolescenti cresciuti a Dakar, in Senegal. La loro vita è segnata dalla mancanza del padre, e Seydou vive con la madre e i suoi numerosi fratelli. Nonostante le difficoltà quotidiane, i due ragazzi trovano conforto nella musica, creando insieme dei piccoli brani rap. La loro ambizione è quella di raggiungere l’Europa, dove sperano di trovare successo e realizzazione.

Per realizzare il loro sogno, i cugini decidono di intraprendere un viaggio rischioso attraverso il deserto del Sahara. Con determinazione e coraggio, riescono a mettere da parte una somma di denaro sufficiente per affrontare questa avventura. Tuttavia, il percorso si rivela ben diverso da quanto immaginato. Tra dune di sabbia e tempeste, il viaggio li conduce in Libia e, infine, lungo le insidie del Mediterraneo. La storia di Seydou e Moussa è una testimonianza della speranza che, nonostante le avversità, continua a brillare.

La trama di “Io Capitano”

La narrazione di “Io Capitano” è intensa e coinvolgente. I due protagonisti, Seydou e Moussa, rappresentano non solo i sogni di molti giovani africani, ma anche le sfide e le sofferenze che affrontano lungo il cammino. La pellicola offre uno sguardo profondo sulla realtà dei migranti, mettendo in luce le difficoltà e i pericoli che si celano dietro il desiderio di una vita migliore.

La regia di Matteo Garrone riesce a catturare l’essenza di questo viaggio, alternando momenti di speranza a scene di profonda desolazione. La rappresentazione della traversata è realistica e toccante, portando lo spettatore a immedesimarsi nei protagonisti e a vivere con loro ogni emozione. La pellicola, quindi, non è solo un racconto di avventura, ma un vero e proprio viaggio interiore che invita alla riflessione.

La recensione di “Io Capitano”

“Io Capitano” ha ricevuto ampi consensi dalla critica e dal pubblico, consolidando la sua posizione come una delle opere più significative del cinema italiano contemporaneo. Luca Barnabé, nella sua recensione, ha descritto il film come “una delle opere italiane contemporanee più potenti, struggenti, dolorose e vitali”. La capacità di Garrone di far immergere lo spettatore nella vita dei giovani protagonisti è stata particolarmente apprezzata.

La pellicola si distingue per la sua capacità di affrontare temi complessi senza cadere nella retorica o nel moralismo. Garrone riesce a far vedere i migranti non come figure anonime, ma come esseri umani con sogni e aspirazioni. La rappresentazione della “Italia-miraggio” è evocativa, un’ombra lontana che i protagonisti intravedono ma che sembra sempre sfuggire. La regia, premiata con il Leone d’Argento a Venezia, è stata lodata per il suo realismo magico, capace di trasmettere emozioni forti senza risultare didascalica.

Un riconoscimento internazionale

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, “Io Capitano” ha colpito la giuria e il pubblico, ottenendo il Leone d’Argento per la miglior regia e il premio come Miglior Attore Esordiente per Seydou Sarr. Questi riconoscimenti hanno dato il via a una serie di candidature prestigiose, tra cui quella ai Golden Globe negli Stati Uniti. Il film è stato inserito nella cinquina dei candidati agli Oscar per il Miglior Film Internazionale, un traguardo significativo, anche se il premio finale è andato a “La zona di interesse” di Jonathan Glazer.

La pellicola di Garrone continua a suscitare emozioni e riflessioni, confermandosi come una delle opere più importanti del panorama cinematografico attuale. La sua capacità di raccontare storie di vita e di speranza, in un contesto di difficoltà, la rende un film da non perdere.