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Squid game 3 conferma il primato su netflix con record di visualizzazioni in 93 paesi

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La terza stagione di Squid game ha stabilito nuovi standard di popolarità globale su Netflix, conquistando la vetta delle classifiche in tutti i paesi dove la piattaforma pubblica dati ufficiali. Con oltre 60 milioni di ore viste nei primi tre giorni dal debutto, il fenomeno sudcoreano continua a dominare l’attenzione degli spettatori in tutto il mondo. Vediamo come si è sviluppato questo successo e quali conseguenze ha avuto sulla cultura popolare e sull’industria dell’intrattenimento.

Un successo che supera ogni aspettativa

Squid game 3 è arrivata su Netflix lo scorso 27 giugno, e nel giro di pochi giorni ha segnato numeri senza precedenti per una serie televisiva. La piattaforma definisce “visualizzazione” come il totale dei minuti visti diviso per la durata completa del contenuto: con questo parametro, la nuova stagione ha raggiunto i 60,1 milioni nelle prime settantadue ore dalla pubblicazione. Questo risultato batte qualsiasi altro record precedente sulla piattaforma.

Non solo la terza stagione si è posizionata al primo posto nella Top 10 globale fin da subito ma ha anche scalato le classifiche storiche: occupa ora la nona posizione tra i titoli non in lingua inglese più popolari mai trasmessi da Netflix. Ma ciò che stupisce maggiormente è l’unanimità del consenso internazionale: Squid game si è piazzata al numero uno in ognuno dei novantatré paesi dove Netflix diffonde le proprie classifiche settimanali, un traguardo mai ottenuto prima nella storia della piattaforma.

L’impatto culturale e sociale della serie

Il finale della saga ha attirato nuovamente milioni di spettatori sulle stagioni precedenti; infatti sia la prima che la seconda stagione sono rientrate nelle top ten dopo l’arrivo della terza. Questi dati testimoniano un interesse continuo e crescente verso il franchise, con quasi seicento milioni complessivi di visualizzazioni accumulate prima ancora dell’uscita dell’ultimo capitolo.

L’interazione sui social media legata alla nuova stagione supera i quattro miliardi e mezzo tra commenti, like e condivisioni globali secondo Netflix – numeri mai raggiunti prima da nessuna produzione simile sulla stessa piattaforma. Eventi speciali ispirati all’universo Squid game hanno coinvolto fan sui cinque continenti; tra questi spicca quello organizzato a Seoul il 28 giugno che ha richiamato oltre trentottomila persone presenti insieme al regista Hwang Dong-hyuk ed ai membri principali del cast.

Anche città europee come Roma hanno ospitato feste celebrate dai fan per salutare questa conclusione epica della serie coreana ormai diventata simbolo mondiale dello streaming moderno. L’effetto culturale va oltre gli schermi: ad esempio Google Trends mostra picchi significativi nelle ricerche riguardanti “won coreano” subito dopo ogni uscita stagionale confermando quanto lo show abbia influito sull’interesse verso aspetti economici o linguistici legati alla Corea del Sud.

Hwang dong-hyuk racconta sei anni dietro squid game

Il creatore Hwang Dong-hyuk si è espresso con parole piene di riconoscenza verso chi segue questa storia ormai da anni: “non so nemmeno come esprimere tutta questa gratitudine”, dice riferendosi agli sforzi compiuti nel corso degli ultimi sei anni dedicati alla realizzazione delle tre stagioni della saga.

Consiglia inoltre a chi non avesse ancora visto nulla o avesse saltato qualche episodio – soprattutto consigliando almeno un recupero della seconda stagione – per comprendere appieno gli sviluppi narrativi proposti nell’ultima uscita televisiva sul catalogo Netflix.

Queste dichiarazioni sottolineano quanto dietro a una fenomenale macchina mediatica ci siano anche lunghi tempi creativi necessari affinché ogni dettaglio venga curatamente costruito per restituire allo spettatore emozioni fortissime attraverso una trama complessa ma accessibile allo stesso tempo.

Squd game nel contesto più ampio dei contenuti coreani su netflix

Il boom mondiale registrato dallo show riflette scelte strategiche precise effettuate dalla piattaforma streaming; negli ultimi anni infatti sono stati investiti ingenti capitali nella produzione coreana, capace oggi d’entrare nelle case degli abbonati sparsi ovunque sul pianeta.
Netflix afferma che oltre l’ottanta percento degli iscritti globalmente abbia guardato almeno un titolo proveniente dalla Corea del Sud negli ultimi mesi evidenziando così una vera espansione culturale attraverso prodotti audiovisivi regionali sempre più seguitissimi fuori dai confini asiatici tradizionali.

Parallelamente all’esplosione Squid game, altri titoli affini stanno guadagnando terreno rapidamente: ad esempio Demon hunters, film ispirato alla scena K-pop, recentemente balzato ai vertici dei film più visti settimanalmente sulle varie liste ufficiali.

Il destino narrativo appena terminante potrebbe però aprire scenari futuri: alcune scene finaliste lasciano intendere possibili spin-off capaci di ampliare ulteriormente mondofictional già consolidatosu scala planetaria.
Per ora però nessuna comunicazione concreta arriva dagli studi o direttamente da Netflix circa ipotetici sequel o produzioni derivate.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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