La recente decisione della Rai di revocare a Sigfrido Ranucci la responsabilità per le decisioni operative e amministrative di Report ha scosso il mondo televisivo. È l’ennesimo segnale di tensione tra il giornalista e la tv pubblica, segnalato dallo stesso Ranucci tramite i suoi canali social. Ecco cosa è successo e quali ripercussioni emergono sul futuro della trasmissione di Rai 3.
La revoca della responsabilità: cosa cambia per Sigfrido Ranucci e Report
Qualche giorno fa, Sigfrido Ranucci ha annunciato la revoca della sua “responsabilità della firma” da parte della Rai, comunicazione che ha diffuso direttamente sui social. Questa decisione ha tolto al conduttore la possibilità di autorizzare contratti, presenze, trasferte, acquisti e gestire rapporti sia legali sia con le autorità di controllo riguardanti la trasmissione Report.
Il provvedimento interrompe un percorso consolidato durato quasi un decennio, nel quale Ranucci ha avuto autonomia su molte delle scelte legate al programma. Il giornalista ha commentato che le motivazioni di questa misura sono “note”, lasciando intendere cause interne al rapporto con Viale Mazzini. Nonostante il depotenziamento formale, Ranucci ha confermato l’intenzione di restare al timone di Report, garantendo il proseguimento del lavoro con “coraggio, indipendenza e competenza”.
Questa misura arriva dopo altri episodi che avevano già segnato la relazione tra Rai e Ranucci. Tra questi, i tagli a Report e un provvedimento disciplinare sospeso che aveva suscitato discussioni. Ora la gestione delle responsabilità operative passerà a Luigi Pompili, già noto all’interno della struttura, mentre Paola Bisogni resta capo progetto. Entrambi vengono elogiati da Ranucci per la loro professionalità e capacità nel gestire la trasmissione, specialmente durante verifiche interne continue.
I tagli a Report e le tensioni nei palinsesti Rai
La decisione di ridurre il numero delle puntate di Report aveva già fatto rumore quando i palinsesti autunnali Rai sono stati presentati. Il taglio di quattro puntate rispetto alle stagioni precedenti è stato confermato dallo stesso Ranucci, alimentando ulteriormente i timori sul futuro della trasmissione.
Questi tagli non sono stati l’unico motivo di tensione. Il recente provvedimento disciplinare contro Ranucci, legato alla sua partecipazione a una trasmissione esterna a Otto e mezzo, aveva creato un vero caso mediatico. Il richiamo formale, anche se poi smentito ufficialmente, aveva lasciato una sensazione di avvertimento nei confronti del giornalista.
Il clima interno a Viale Mazzini appare quindi abbastanza teso, con una serie di scelte che sembrano ridimensionare il peso di Report all’interno dell’offerta Rai, nonostante la trasmissione conservi ancora la sua popolarità e una certa qualità riconosciuta da pubblico e critica.
La7 osserva e prepara una possibile offerta a Ranucci
Tra i canali interessati a questi sviluppi c’è La7, che da tempo punta a potenziare la propria offerta giornalistica. Secondo alcune indiscrezioni, Urbano Cairo starebbe monitorando con attenzione la situazione di Ranucci presso la Rai, pronto a proporre una nuova collocazione per il giornalista sulla rete privata.
La proposta in ballo prevederebbe per Ranucci una prima serata garantita e piena libertà nella linea editoriale, condizioni che potrebbero rappresentare un’occasione di rilancio per il giornalista. Sempre secondo le fonti, il format Report però non potrebbe essere portato su La7, essendo proprietà esclusiva della Rai.
Questa eventualità apre quindi uno scenario di separazione tra Ranucci e la trasmissione storica di Rai 3, con possibili cambi di conduzione o di format. Una mossa che riflette le dinamiche attuali della televisione pubblica italiana, dove gli equilibri tra conduttori, strutture e palinsesti restano fragili e sotto continua trasformazione.
Il futuro di Report resta dunque incerto, segnato dalle scelte della Rai e dalla pressione di competitor esterni pronti a intercettare talenti mediatici di lunga esperienza come quello di Sigfrido Ranucci.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti