Sean penn difende woody allen dalle accuse di abusi sessuali: parole nette e ricordi sul set di accordi e disaccordi
Sean Penn difende Woody Allen nel podcast di Louis Theroux, esprimendo dubbi sulle accuse di abusi sessuali e sottolineando la sua esperienza positiva sul set di “Accordi e disaccordi”.

Sean Penn difende Woody Allen nel podcast di Louis Theroux, ricordando la loro collaborazione e esprimendo dubbi sulle accuse di abusi sessuali contro il regista, la cui carriera resta segnata da controversie. - Unita.tv
Nel 2025, la discussione intorno a Woody Allen continua a suscitare attenzione, soprattutto dopo che Sean Penn è intervenuto pubblicamente per difendere il regista. L’attore, che lavorò con Allen nel 1999 in “Accordi e disaccordi“, ha rilasciato dichiarazioni durante il podcast The Louis Theroux Podcast, affrontando le accuse di abusi sessuali mosse contro il regista. Le sue parole riflettono una posizione netta e personale, inserita nel contesto delle tensioni che tuttora accompagnano la figura di Allen, penalizzato soprattutto dopo il 2018.
Ricordi di sean penn sulla collaborazione con woody allen
Nel corso del podcast, Sean Penn ha descritto con chiarezza la sua esperienza lavorativa con Woody Allen sul film “Accordi e disaccordi“, un ruolo che gli ha anche regalato una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista. Penn ha interpretato un chitarrista jazz, coinvolto in una storia d’amore con una donna muta interpretata da Samantha Morton. L’attore ha sottolineato il valore artistico di quell’esperienza, ricordando con vivo interesse la direzione di Allen e la qualità del set.
Quella di Penn è una testimonianza che esce dal canonico racconto mediatico, mostrando un punto di vista diretto, personale e legato al ricordo di un lavoro impegnativo e gratificante. Anche la presenza di Samantha Morton contribuisce a rimarcare l’attenzione verso quel progetto cinematografico che, ancora oggi, viene considerato importante per capire una fase della carriera di Allen. Il rapporto tra regista e attori ha un ruolo chiave in questa narrazione, in cui Penn mette in evidenza positività e rispetto reciproco durante le riprese.
Il commento di sean penn sulle accuse
Sean Penn non si è limitato a raccontare la sua esperienza, ma ha anche risposto direttamente alle accuse che pesano su Woody Allen, provenienti in larga parte dalla famiglia adottiva del regista, segnatamente dalla figlia Dylan Farrow e su cui ha lavorato anche il giornalista Ronan Farrow. L’attore ha adottato un tono cauto senza negare la possibilità che esista una vittima, ma ha espresso dubbi sulla credibilità di molte testimonianze: “Non conosco nessuno al 100%” ha detto, “Dio non voglia che ci sia davvero una vittima, ma molte storie arrivano da persone a cui non affiderei nemmeno una moneta da dieci centesimi.”
Penn ha sottolineato quanto le vicende siano squilibrate verso un’unica direzione, senza poter contare su prove certe e ha contestato in modo indiretto la portata delle accuse. Durante l’intervista, The Louis Theroux Podcast ha osservato che la diffusione di accuse gravi di abusi sessuali raramente si limitano a un singolo episodio. In risposta a questo, Penn ha sostenuto che non c’è mai stata una condanna a carico di Allen, e che la questione delle relazioni con donne molto più giovani – tra cui la sua compagna Soon-Yi Previn – riguarda rapporti consensuali e non atti illeciti.
Le parole di Penn rivelano una posizione divisa tra prudenza e difesa, attenta a esprimere il proprio giudizio senza escludere la delicatezza del tema. La differenza tra relazioni consensuali e presunti abusi rappresenta il fulcro del discorso ed è un punto che l’attore ha voluto chiarire più volte.
La storia delle accuse e l’impatto sul lavoro di woody allen
Il regista Woody Allen è stato al centro di accuse di abusi sessuali da parte della figlia adottiva Dylan Farrow sin dagli anni ’90. La vicenda esplose soprattutto dopo che Allen intrecciò una relazione con Soon-Yi Previn, figlia adottiva di Mia Farrow, sua ex compagna. Questo legame causò uno scandalo che segnò la vita privata e professionale di Allen, alimentando contestazioni durissime attorno alla sua persona.
Nel 2018, le accuse tornarono sotto i riflettori, generando un clamore nuovo e contribuendo a un allontanamento del regista da Hollywood. Da allora, Woody Allen ha incontrato difficoltà crescenti a trovare produzione e distribuzione per i suoi film negli Stati Uniti. Questo ha inciso fortemente sulla sua attività artistica e sulla sua presenza pubblica.
L’ultima apparizione pubblica e il dibattito in corso
La mostra del cinema di Venezia è stata una delle ultime occasioni in cui Allen si è presentato davanti al pubblico internazionale, ma la sua posizione rimane complessa. Il dibattito intorno alle accuse non si è esaurito col passare degli anni, continuando a influenzare la valutazione del suo lavoro anche alla luce delle crescenti discussioni su comportamento e responsabilità degli artisti nel cinema contemporaneo.
Le dichiarazioni di personalità come Sean Penn introducono nuovi elementi alla discussione pubblica, ma lo scenario rimane segnato da contrapposizioni e divisioni profonde. Allen resta una figura controversa, mentre molte questioni sollevate da queste vicende chiedono ancora risposte definitive nelle aule di giustizia e nell’opinione pubblica.