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Scabbia in Italia torna a valori preoccupanti con un aumento dei casi del 750% in alcune regioni

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In Italia si registra un aumento preoccupante dei casi di scabbia, soprattutto in scuole, hotel e residenze per anziani, con un incremento fino al 750% in alcune regioni. Le autorità sanitarie chiedono interventi urgenti per contenere la diffusione e proteggere le fasce più vulnerabili. - Unita.tv
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In Italia la scabbia, infiammazione cutanea causata da un acaro microscopico, sta registrando una crescita notevole di casi che preoccupa medici e autorità sanitarie. Tra il 2020 e il 2023, alcune regioni hanno riportato un aumento fino al 750%. Questo fenomeno riguarda diversi ambienti, soprattutto quelli dove si accumulano persone come scuole, hotel e residenze per anziani. Gli esperti richiamano l’attenzione su questa emergenza, sottolineando la necessità di azioni concrete per contenere il contagio e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.

La crescita anomala dei casi di scabbia in italia e le segnalazioni degli esperti

La Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse ha diffuso dati che descrivono un’espansione anomala del contagio da scabbia in Italia. I casi si concentrano non solo in ambienti privati ma anche in strutture pubbliche dove la trasmissione diventa più rapida. Secondo la SIDEMAST, l’aumento riguarda in particolare bambini tra 5 e 18 anni e anziani non autosufficienti. Questi gruppi, per caratteristiche biologiche e sociali, risultano più esposti al parassita, che si diffonde tramite il contatto pelle a pelle o tramite superfici contaminate. In alcuni centri, il salto nei numeri è difficilmente spiegabile senza prendere in considerazione una reale emergenza sanitaria.

Le regioni con dati più allarmanti

Le regioni che mostrano i dati più allarmanti includono zone come bologna e il lazio. A bologna, una ricerca pubblicata sulla rivista Sexually Transmitted Infections ha evidenziato un incremento costante dei casi negli ultimi anni. Nel lazio, uno studio su Infectious Diseases of Poverty ha segnalato un aumento del 750% dei focolai nelle strutture di assistenza a lungo termine. Questi dati suggeriscono che, più che un fenomeno isolato, la scabbia sta riemergendo come una vera sfida per la salute pubblica.

Contesti di diffusione: hotel, scuole e rsa al centro dell’attenzione

La ripresa dei viaggi dopo le restrizioni imposte dalla pandemia sembra dare un contributo decisivo alla diffusione della scabbia. Nei mesi recenti, il ritorno al turismo ha incrementato i contatti nelle strutture comuni come hotel e ostelli, dove bastano poche condizioni favorevoli per far circolare l’acaro. Lo stesso fenomeno si riscontra in ospedali e residenze sanitarie assistenziali , luoghi dove persone fragili condividono spazi e spesso toccano superfici a rischio. Questi ambienti facilitano la trasmissione attraverso scambi quotidiani anche minimi.

Diffusione nelle scuole e rsa

Nelle scuole, invece, il contagio riguarda i bambini e gli adolescenti, che tendono a stare a stretto contatto e a scambiarsi oggetti personali. Qui la scabbia può manifestarsi in modo rapido, soprattutto se non si adottano subito misure di isolamento e trattamento. Le rsa rappresentano un altro nodo critico, perché gli ospiti sono spesso anziani con difese immunitarie deboli. Il passaggio dell’acaro può avvenire in caso di contatto diretto, con il personale o tra gli stessi pazienti, rendendo urgente il controllo rigoroso del contagio.

La necessità di interventi urgenti per frenare la diffusione

L’aumento rapido e diffuso dei casi ha generato una risposta immediata da parte delle autorità sanitarie. Sono in fase di valutazione protocolli più stringenti per la diagnosi e il trattamento della scabbia nelle strutture più colpite. Il rischio di una diffusione incontrollata preoccupa, specialmente considerando che la malattia porta a prurito intenso e infezioni secondarie che aggravano lo stato di salute. Un intervento tempestivo può limitare la circolazione dell’acaro e tutelare le categorie più esposte.

Sono in programma campagne informative per informare famiglie, ospedali e scuole sulle modalità di trasmissione e prevenzione. Il monitoraggio costante dei casi servirà a individuare rapidamente eventuali nuovi focolai. Le misure di igiene personale e la sanificazione frequente degli ambienti condivisi risultano fondamentali. Soprattutto, serve un raccordo stretto tra dermatologi, medici di famiglia e operatori sanitari per gestire al meglio ogni singolo episodio di contagio.

Lo scenario attuale impone un’attenzione continua e azioni mirate, per fermare una malattia che molti consideravano quasi scomparsa. Il ritorno della scabbia in Italia conferma come anche problemi sanitari ritenuti superati possono riemergere in modo rapido. Restano al centro le comunità più fragili, cui deve essere garantita la protezione e il supporto adeguato.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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