Ryan coogler nega sequel di i peccatori e spiega perché lascia i franchise di hollywood
Ryan Coogler smentisce le voci su un sequel de I peccatori, affermando di voler concentrarsi su progetti originali e distaccarsi dai franchise, nonostante il successo commerciale del film.

Ryan Coogler smentisce un sequel del thriller vampiresco "I peccatori", sottolineando il suo impegno verso progetti originali e autonomi, lontani dai franchise hollywoodiani, nonostante il grande successo commerciale del film. - Unita.tv
Il regista ryan coogler, noto per il successo di film come black panther e creed, ha smentito le voci su un possibile sequel de i peccatori, thriller vampiresco con michael b. jordan uscito ad aprile 2025. In un’intervista recente, ha chiarito la sua volontà di concentrarsi su progetti originali e distaccarsi dai grandi franchise hollywoodiani.
Ryan coogler smentisce il sequel di i peccatori
Qualche settimana fa circolavano indiscrezioni riguardo un secondo capitolo de i peccatori, ma coogler ha negato fermamente di aver pianificato un seguito. Parlando con ebony magazine, il regista ha precisato di non aver mai considerato l’idea di un sequel per questo film. Il regista ha spiegato che dopo aver lavorato a progetti di grande richiamo commerciale come black panther e creed, sentiva il bisogno di creare qualcosa che fosse personale e lontano dal circuito dei franchise.
Un desiderio di novità e autonomia
coogler ha sottolineato di desiderare un film che offrisse un’esperienza nuova al pubblico, lontana dalle logiche di produzione seriale che spesso caratterizzano l’industria cinematografica americana. Il tono deciso del regista mette in luce la sua intenzione di esplorare tematiche e narrazioni fuori dai circuiti già tracciati dai grandi studi hollywoodiani.
I peccatori come progetto completo e rappresentativo
coogler ha descritto i peccatori come un’opera che voleva essere una “pietanza completa”, una storia olistica che includesse più elementi narrativi e stilistici. Il regista ha parlato di un film che contiene “antipasto, primo, secondo e dessert”, intendendo che il progetto si compone di diversi strati e sfumature pensati per offrire un’esperienza ricca e articolata.
Una struttura ricca di sfumature
Questa idea di completezza si riflette nella struttura del film, che unisce un’atmosfera soprannaturale con un’ambientazione radicata in contesti sociali e culturali specifici. coogler ha voluto che il film si distinguesse per originalità, senza compromessi sul carattere personale della storia. In questo modo, i peccatori si presenta come un lavoro coerente, capace di parlare direttamente agli spettatori senza appoggiarsi a marchi già noti o a sequel previsti per contratto.
Il legame di coogler con i temi soprannaturali e comunitari
In un’intervista a variety, coogler ha spiegato cosa lo lega personalmente a i peccatori. Ha rivelato il suo interesse per il soprannaturale e per storie che raccontano le dinamiche di comunità e di quartiere. Il regista ama inserire elementi d’epoca nelle sue opere, combinando questi fattori per creare un’atmosfera stratificata e ricca di significati.
Passioni personali e sensibilità artistica
Questo approccio fa di i peccatori un film che riflette le passioni più intime del regista. La scelta di temi legati agli archetipi e alle storie comunitarie permette a coogler di esplorare un’immaginaria che lo rappresenta appieno. Il film non è solo un prodotto di intrattenimento ma un racconto radicato in sensibilità personali e scelte artistiche precise.
Il successo commerciale di i peccatori senza sequel
i peccatori ha superato i 350 milioni di dollari al botteghino mondiale, un risultato notevole soprattutto considerando che si tratta di una storia totalmente nuova, priva di adattamenti o legami con proprietà intellettuali già esistenti. Questo traguardo ha collocato il film nella top 10 dei maggior incassi del 2025, confermando la capacità del regista e della sua squadra di attrarre il pubblico con un prodotto originale.
Un’eccezione per warner bros
Per la warner bros, il successo di i peccatori rappresenta un’eccezione rispetto alla tendenza a puntare su sequel e franchise consolidati. Il ritorno economico dimostra che un film con una narrazione autonoma e rischiosa può trovare spazio e ottenere un riscontro importante. ryan coogler ha così realizzato un film che ha sfidato le regole comuni del mercato e ha conquistato il pubblico senza affidarsi a marchi famosi.
Questi elementi spiegano anche perché il regista decida di non continuare con sequel o progetti simili e preferisca invece dedicarsi a opere che rispecchino maggiormente la sua visione e sensibilità artistica.