Russell Brand nega tutte le accuse durante l’udienza alla Southwark Crown Court di Londra
Russell Brand si è dichiarato non colpevole di accuse gravi, tra cui stupro e violenze sessuali, durante la sua comparizione alla Southwark Crown Court. Il processo inizierà a giugno 2026.

Russell Brand è stato formalmente accusato di gravi reati sessuali risalenti tra il 1999 e il 2005; l’attore si è dichiarato non colpevole in tribunale, con il processo previsto per giugno 2026. - Unita.tv
L’attore e comico britannico Russell Brand ha affrontato in tribunale una serie di accuse gravi che risalgono agli anni tra il 1999 e il 2005. La comparizione alla Southwark Crown Court di Londra ha segnato il primo passo formale nel procedimento penale, con Brand che ha respinto ogni addebito davanti al giudice. Il processo è previsto per l’anno prossimo, dopo l’udienza preliminare in programma a maggio 2026.
La comparizione in tribunale: Brand si dichiara non colpevole
Il 48enne Russell Brand si è presentato in aula con un aspetto sobrio, indossando giacca nera e jeans. Sostenuto dal suo avvocato Oliver Schneider-Sikorsky, ha ascoltato la lettura delle accuse e ha subito negato ogni responsabilità, alzandosi in piedi per dichiararsi non colpevole.
Sono cinque i capi di imputazione a suo carico, che includono stupro, stupro orale e altri atti di violenza sessuale. Il giudice ha deciso di lasciare Brand in libertà provvisoria in attesa del processo, che si svolgerà a partire dal 3 giugno 2026. Al termine dell’udienza l’attore ha ringraziato brevemente il personale e non ha rilasciato altre dichiarazioni ai cronisti presenti.
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Questa fase segna il primo momento formale nel percorso giudiziario, durante il quale Brand ha ribadito la sua posizione difensiva netta sulle accuse. L’atmosfera in aula è apparsa tesa, soprattutto visto il peso degli addebiti contestati.
Le accuse: presunti abusi tra fine anni 90 e primi 2000
Le imputazioni contro Russell Brand riguardano episodi distinti che coinvolgono quattro donne. In uno dei casi denunciati, risalente al 2001, si contesta che l’attore avrebbe trascinato con la forza una donna in un bagno pubblico. Un altro episodio, datato 2004, lo vede accusato di aver toccato senza consenso un’altra donna.
Gli eventi al centro dell’inchiesta si sono protratti in un arco di tempo significativo, tra 1999 e 2005, e coinvolgono diversi presunti comportamenti illeciti. La complessità delle accuse include anche violenze sessuali di vario tipo.
La Polizia Metropolitana ha formalizzato le accuse il 4 aprile 2025, dopo aver condotto approfondite indagini. Queste indagini sono scattate in seguito alla pubblicazione di un’inchiesta giornalistica realizzata dal Sunday Times e da Channel 4 Dispatches, che ha documentato casi di abusi e comportamenti inappropriati da parte di Brand.
L’inchiesta giornalistica e la risposta di Russell Brand
L’inchiesta uscita a settembre 2023 ha raccolto testimonianze di diverse donne, alcune delle quali hanno denunciato violenze di natura sessuale, abusi emotivi e condotte inaccettabili. Alcune vittime erano minorenni al momento degli eventi, con una testimone che ha raccontato di aver iniziato una relazione con Brand a soli 16 anni.
Questa serie di rivelazioni ha messo l’attore sotto la lente della magistratura, portando alla formalizzazione delle accuse dopo mesi di indagini. Nonostante quanto emerso, Russell Brand ha sempre negato ogni addebito legato a comportamenti non consensuali.
Nel corso del 2025, tramite i suoi profili social, Brand ha pubblicato una dichiarazione in cui ribadiva la sua innocenza rispetto alle accuse e manifestava la volontà di affrontare il processo per poter dimostrare la sua versione dei fatti.
Il caso continua a destare grande attenzione mediatica, con i prossimi mesi che determineranno il percorso giudiziario e l’appuntamento in aula di giugno 2026, quando il processo entrerà nel vivo.