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Rosanna Lambertucci racconta la perdita della figlia Elisa durante una puntata drammatica a La Volta Buona

Rosanna Lambertucci racconta la sua esperienza di maternità, segnata da cinque aborti e dalla perdita della figlia Elisa, affrontando temi delicati e poco discussi nel dibattito pubblico.

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Rosanna Lambertucci ha raccontato a "La Volta Buona" il doloroso percorso verso la maternità, segnato da aborti, la perdita della prima figlia Elisa e il difficile elaborare il lutto, offrendo una testimonianza intensa e poco raccontata. - Unita.tv

La giornata del 23 maggio 2025 ha visto nello studio di La Volta Buona un momento intenso e ricco di emozioni. Rosanna Lambertucci, nota giornalista pubblicista, ha condiviso un episodio doloroso legato alla maternità, toccando un tema raro e delicato. Il racconto ha lasciato un segno profondo, coinvolgendo tutti gli spettatori presenti e quelli davanti al televisore. Qui si ripercorrono le tappe di quel dialogo e la storia di una donna che ha vissuto tra gioie e sofferenze legate alla maternità.

La difficile strada verso la maternità raccontata da Rosanna Lambertucci

Rosanna Lambertucci ha ripercorso la sua esperienza sul palco di La Volta Buona, intervistata da Caterina Balivo. La conversazione si è sviluppata attorno alla maturità di diventare madre, tema evocato dallo stesso programma in riferimento alla maternità tardiva. Lambertucci ha spiegato di aver affrontato anni molto difficili prima di riuscire a diventare mamma. Cinque aborti spontanei hanno segnato questo lungo percorso.

Con voce ferma ma carica di emozione, ha raccontato di aver infine dato alla luce una bambina, chiamata Elisa. Purtroppo, il destino ha voluto che la piccola vivesse appena tre giorni. In diretta televisiva è scoppiata un’emozione palpabile, con un silenzio profondo calato nel studio. Rosanna ha ammesso che non si aspettava di dover rievocare quei ricordi e che la richiesta l’ha colta di sorpresa, per quanto il rispetto e la delicatezza negli scambi con Caterina Balivo siano sempre rimasti evidenti.

Il racconto dello studio televisivo

Il momento di condivisione è stato accolto con grande partecipazione emotiva anche da parte del pubblico, segno di una vicinanza intensa riscontrabile raramente in trasmissioni di questo tipo.

Il dolore per la perdita di Elisa e l’impatto sulla vita di Lambertucci

Parlare di Elisa ha significato per la giornalista affrontare con sincerità una ferita ancora aperta. Rosanna ha ricordato quel luglio di anni fa, quando la bambina è nata in un ospedale di campagna senza la possibilità delle ecografie moderne. Subì un distacco di placenta che mise a rischio la vita anche della madre.

Il racconto entra nel dettaglio dei giorni successivi, segnati dall’addio doloroso. La piccola Elisa non ha mai potuto abbracciarla, lasciando una ferita emotiva profonda, impossibile da colmare con le parole. Rosanna ha ricordato come la sofferenza che ne è seguita abbia segnato il suo cammino di donna e madre, accompagnandola anche dopo la nascita di Angelica, la sua seconda figlia.

Ha descritto il valore della vita come un dono prezioso, ma soprattutto raro e rischioso, esperienza che pochi avvertono in modo così diretto. Lambertucci ha sottolineato come questo vissuto personale la porti a guardare con realismo e giudizio, certo non senza generare reazioni di contrasto su internet, soprattutto verso le scelte di chi decide di non avere figli.

Un tema poco raccontato

La testimonianza di Rosanna porta alla luce realtà complesse e spesso ignorate nel dibattito pubblico sul tema della maternità.

Il percorso personale di lutto e il ricongiungimento con la figlia sepolta a Latina

Dopo tanti anni, il ricordo di Elisa è rimasto un punto fermo nel cuore di Rosanna Lambertucci. In famiglia, il marito ha sempre cercato di proteggerla da certi dolori, evitando di accompagnarla al luogo di sepoltura della bambina a Latina. Solo dopo essere rimasta vedova e avendo avuto la possibilità di diventare nonna, Rosanna ha deciso di recuperare quel legame interrotto.

Si è recata nella chiesa di Latina dove Elisa riposa, trovandola accanto a suo padre. Questo gesto ha chiuso una pagina densa di sofferenza, trasformandola in un ricordo più sereno. La decisione di visitare la tomba ha rappresentato un modo per affrontare il lutto e appropriarsi finalmente di un pezzo della propria storia, ancorata a quei pochi giorni vissuti con la sua primogenita.

L’esperienza di Lambertucci mette in luce il lato molto umano e poco raccontato della maternità, fatto di speranze, dolori e ricordi impossibili da dimenticare. Il racconto fatto a La Volta Buona ha aggiunto una testimonianza importante, puntando a dare voce a chi sopporta perdite così profonde senza possibilità di riscatto.