La recente esibizione di Al Bano Carrisi a San Pietroburgo ha scatenato un acceso dibattito sui social e nel mondo dello spettacolo. Romina Power, ex moglie e partner musicale storica dell’artista, ha espresso pubblicamente il suo disappunto per la partecipazione del cantante pugliese a un concerto in Russia, sottolineando come il contesto attuale non fosse adatto a una canzone come Felicità. La vicenda si inserisce in un clima teso dovuto agli eventi geopolitici che coinvolgono il paese ospitante.
Romina power prende le distanze dall’esibizione di al bano
Romina Power ha scelto Instagram per manifestare la sua posizione riguardo alla presenza di Al Bano in Russia durante il Forum economico internazionale. Con una storia pubblicata sul suo profilo, l’artista americana ha ribadito con fermezza che non aveva accettato né condiviso quella partecipazione: “Mi dissocio dalla canzone Felicità cantata in Russia. Non ho accettato di prendere parte a quel concerto di un giorno fa.” Ha aggiunto che quel luogo e quel momento non erano appropriati per eseguire brani così celebri ma legati a momenti felici da celebrare altrove.
Il messaggio è stato chiaro: Romina Power si distanzia dall’evento perché lo ritiene fuori luogo rispetto alle tensioni internazionali attuali, senza però entrare nel merito politico della situazione. Il post ha raccolto rapidamente commenti ed è stato diffuso ampiamente sulle piattaforme social italiane.
Al bano difende la sua scelta: un concerto per la pace
Al Bano Carrisi non si è fatto attendere nella replica alle critiche arrivate anche da Romina Power. Intervistato su Rai 1 poco dopo l’evento, l’artista pugliese ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare quell’invito: “Sono qui per la pace.” Ha sottolineato come spesso vengano sollevate polemiche su ogni iniziativa culturale o artistica legata alla Russia ma lui preferisce concentrarsi sul messaggio positivo della musica.
Ha inoltre osservato che i media italiani danno una rappresentazione del conflitto diversa da quella percepita direttamente sul posto: “Tu accendi il televisore in Italia e sembra che qua bombe, cannoni da tutte le parti. A te risulta?” Una frase che ha suscitato ulteriori reazioni tra giornalisti e opinione pubblica italiana.
Dettagli dell’esibizione a san pietroburgo
Durante il concerto tenutosi nella città russa Al Bano ha presentato alcuni dei suoi brani più noti insieme ai pezzi storici interpretati con Romina Power negli anni passati. Tra questi spiccavano Felicità, Sharazan e Libertà; inoltre l’artista pugliese si è cimentato nell’aria Va’, pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi, celebre opera lirica simbolo della lotta per la libertà italiana.
L’evento era inserito nel programma del Forum economico internazionale dove Al Bano era ospite musicale ufficiale. La scelta del repertorio sembrava orientata verso temi universali come gioia e speranza ma proprio questo contrasto con lo scenario politico attuale neha alimentanto discussioni intense soprattutto sui social network italiani.
Reazioni contrastanti tra pubblico e media
La decisione dell’ex coppia artistica – con Romina Power contraria all’esibizione mentre Al Bano insisteva sull’intento pacifista – ha diviso pubblico ed esperti nei giorni successivi all’evento russo. Molti utenti hanno criticato l’apparente superficialità nel cantare brani leggeri mentre persistevano tensioni internazionali gravi; altri hanno apprezzato invece lo sforzo dell’artista pugliese nel mantenere vivo un dialogo culturale anche in situazioni difficili.
Le parole pungenti della cantante americana hanno rilanciato domande sulla responsabilità degli artisti quando scelgono palcoscenici sensibili dal punto di vista geopolitico; allo stesso tempo sono emerse opinioni favorevoli alla separazione netta tra arte politica ed eventi musicali indipendenti dai contesti esterni.
L’intervento diretto tramite i social network dimostra quanto oggi sia possibile influenzare immediatamente l’opinione pubblica sulle scelte artistiche più controverse; resta evidente però quanto delicata sia questa materia quando tocca temi politici complessi dietro semplici note musicali o melodie famose negli anni ’80-90 italiani ed europei