Roma si prepara a ospitare un nuovo capitolo della narrazione televisiva dedicata alla musica italiana degli anni ’90. Dal 7 al 12 luglio 2025, il quartiere Monteverde diventerà il set principale di Nord Sud Ovest Est, la seconda stagione del racconto dedicato agli 883, la band simbolo di quegli anni. La serie, prodotta da Sky Original e disponibile su NOW, torna con l’obiettivo di raccontare nuove tappe della carriera del duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto.
Monteverde si trasforma in set per le riprese di nord sud ovest est
Il cuore delle riprese sarà Largo dei Langosco nel XII Municipio romano. Per permettere lo svolgimento delle attività cinematografiche è stata adottata una regolamentazione temporanea del traffico che interesserà l’area dal 7 al 12 luglio. In particolare sarà vietata la sosta con rimozione forzata sulla parte destra dell’incrocio con via dei Cadolingi: uno spazio destinato all’allestimento tecnico dove saranno presenti circa quindici mezzi tra camion e attrezzature varie.
Questa zona fungerà da base operativa per tutta la durata delle registrazioni ed è fondamentale per garantire lo svolgimento senza intoppi delle scene ambientate in questa parte della città. Le modifiche alla viabilità sono state comunicate preventivamente ai residenti e agli utenti abituali dell’area per limitare i disagi durante i giorni interessati dalle riprese.
Trama e atmosfera: cosa porta il sequel sugli schermi
Nord Sud Ovest Est prosegue il racconto iniziato con Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, concentrandosi ora sul periodo più intenso della carriera del gruppo musicale. La nuova stagione approfondisce gli anni d’oro segnati dai tour affollati, dai dischi d’oro conquistati ma anche dalle prime tensioni artistiche che hanno caratterizzato quel momento storico.
Il primo episodio si intitola “Scusate il ritardo”, titolo che suggerisce un tono ironico capace di giocare sia sui tempi narrativi sia sulle vicende personali dei protagonisti. I due interpreti principali Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli tornano nei panni rispettivamente di Max Pezzali e Mauro Repetto sotto la direzione del regista Sydney Sibilia. L’attesa cresce perché questa seconda parte promette un’immersione ancora più profonda nella vita privata e professionale degli artisti simbolo degli anni ’90 italiani.
Misure restrittive per contenere i disagi durante le riprese a roma
L’amministrazione comunale ha imposto una serie di regole precise rivolte alla produzione per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente urbano circostante durante le giornate dedicate alle registrazioni. Tra queste c’è l’obbligo di mantenere accessibili i passi carrabili privati così come gli spazi riservati ai parcheggi per persone con disabilità.
La sicurezza pedonale dovrà essere garantita lungo tutto il percorso interessato dalle attività cinematografiche mentre ogni apparecchiatura rumorosa dovrà rispettare limiti precisi previsti dalla normativa ambientale vigente a Roma Capitale. Inoltre verranno posizionati cartelli informativi almeno quarantotto ore prima dell’inizio dei divieti temporanei su strada.
Al termine delle operazioni tutte le aree utilizzate saranno riportate allo stato originario senza lasciare tracce visibili dell’allestimento tecnico o scenografico impiegato sul posto; eventuali violazioni potranno comportare sanzioni amministrative oltre alla rimozione forzata dei veicoli coinvolti nelle infrazioni rilevate dalla Polizia Locale.
Roma conferma il suo ruolo centrale nella fiction italiana contemporanea
La capitale continua a rappresentare uno scenario privilegiato dove prendono forma storie importanti legate non solo alla musica ma anche ad altri generi seriali molto seguiti dal pubblico italiano ed internazionale come dimostrano titoli quali Suburra o Rocco Schiavone prodotti negli ultimi anni proprio qui in città.
Con Nord Sud Ovest Est Roma non solo fa da sfondo alle vicende biografiche degli 883 ma diventa anche testimone visiva dello spirito culturale che ha animato una generazione intera negli anni novanta. Il ritorno sullo schermo della band attraverso questo progetto televisivo sottolinea quanto forte sia ancora oggi quell’eredità popolare, capace di parlare tanto ai nostalgici quanto alle nuove leve appassionate del racconto audiovisivo italiano.