Domani, martedì 25 marzo, l’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà il palcoscenico di un evento straordinario. Alle ore 18, si svolgerà l’anteprima assoluta del film “Bubi Dennerlein: leggenda di sport, maestro di vita”. Questo documentario si propone di raccontare la vita e la carriera di Costantino Dennerlein, noto come Bubi, un personaggio fondamentale nella storia del nuoto italiano. Attraverso le testimonianze di atleti di fama e di intellettuali che hanno incrociato il suo cammino, il film offre uno spaccato emozionante della sua eredità sportiva e umana.
La serata di anteprima
La proiezione avverrà nella sala Teatro Studio Borgna dell’Auditorium, e sarà condotta da Novella Calligaris, una delle allieve più celebri di Bubi Dennerlein, insieme al regista Francesco Zarzana. Calligaris, che ha vinto tre medaglie olimpiche e un oro iridato, guiderà il pubblico in un viaggio attraverso la vita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del nuoto. La voce narrante del film sarà quella dell’attore Mariano Rigillo, amico personale di Dennerlein, mentre le musiche originali sono state composte da Alessandro Panatteri. Il montaggio è stato curato da Alessandro Scarpinato, e la fotografia è stata diretta da Antonino Costa.
Il film si propone di ricostruire la figura di Bubi attraverso le parole di grandi campioni come Massimiliano Rosolino, Giorgio Quadri e Daniele Masala, oltre al Presidente del Coni Giovanni Malagò. Queste testimonianze, unite a memorie personali, offriranno uno sguardo intimo e profondo sulla vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza allo sport e alla formazione di giovani talenti.
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La figura di Bubi Dennerlein
Costantino Dennerlein, scomparso il 5 giugno 2022, è stato ricordato come il “papà” del nuoto azzurro. La sua carriera è stata costellata di successi, sia come atleta che come allenatore. Ha conquistato dieci titoli e quattro primati italiani, oltre a due scudetti come pallanuotista. Per ventiquattro anni ha ricoperto il ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto, contribuendo alla vittoria di oltre cinquanta titoli nazionali da parte dei suoi atleti. Tra questi, spicca il nome di Fritz Dennerlein, suo fratello, che ha ottenuto due bronzi europei, e Novella Calligaris, la quale ha fatto la storia con le sue medaglie olimpiche.
Il film, realizzato con il patrocinio di diverse associazioni e istituzioni, tra cui l’ANAOAI e il Comune di Napoli, si propone di celebrare l’eredità di un uomo che ha influenzato profondamente il panorama sportivo italiano. Attraverso cento minuti di emozioni e ricordi, il documentario intende rendere omaggio a una figura iconica, fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nuoto in Italia.
Ricordi e testimonianze
Una delle testimonianze più toccanti nel film è quella della figlia di Bubi, Stefana Dennerlein, che sottolinea l’importanza di non dimenticare figure come quella di suo padre. “Quello che hanno lasciato nelle generazioni che hanno cresciuto è un patrimonio di valori intramontabili”, afferma. Anche Giovanni Malagò ricorda l’unicità di Bubi, la sua capacità di unire rigore e umorismo, elementi che hanno caratterizzato il suo approccio all’insegnamento e alla vita.
Novella Calligaris, descrivendo il suo legame con Dennerlein, racconta come la sua carriera sia iniziata a soli dodici anni e come il suo allenatore le abbia insegnato a porsi obiettivi chiari e a perseguirli con determinazione. “Ricordo la sua emozione prima della finale olimpica”, racconta, evidenziando il profondo rispetto e la stima reciproca che li legava.
Un’avventura sportiva senza precedenti
Il film non si limita a raccontare la carriera di Bubi Dennerlein, ma esplora anche il contesto storico e sociale del nuoto e della pallanuoto in Italia. Giampiero Mughini, nel documentario, sottolinea come questi sport fossero considerati elitari, accessibili solo a chi poteva permettersi una piscina. Bubi e suo fratello Fritz hanno trasformato la loro esperienza nella piscina del Circolo Canottieri Napoli in una straordinaria avventura sportiva, elevando il club a un livello di eccellenza.
Marcello Guarducci, ex campione di nuoto e allievo di Dennerlein, ricorda il suo allenatore come una figura paterna. “Solo alla fine della mia carriera sono riuscito a dargli del tu”, racconta, evidenziando il profondo legame che si era instaurato tra di loro.
Il regista Francesco Zarzana, anch’esso legato al mondo del nuoto, ha voluto trasmettere nel film l’emozione e la passione che ha caratterizzato la vita di Bubi. Le riprese si sono svolte in luoghi significativi, come il Circolo Canottieri Napoli e il Foro Italico, creando un racconto che inizia e termina con il mare, simbolo di un viaggio che continua a ispirare generazioni di atleti.