Striscia la Notizia, storico programma satirico italiano, si trova oggi in un momento delicato. Il suo ritorno, previsto inizialmente per la stagione autunnale, potrebbe posticiparsi fino a novembre, dando adito a dubbi e ansie tra gli addetti ai lavori e il pubblico. Roberto Lipari, volto noto del programma negli ultimi anni, si è espresso con cautela e ha confermato di non avere informazioni certe, lasciando aperta la questione. Il delicato equilibrio del palinsesto Mediaset, influenzato dalla concorrenza interna e dai risultati degli altri show, contribuisce a mantenere alta l’attenzione.
roberto lipari e la sua posizione su Striscia la Notizia
Roberto Lipari è uno dei conduttori più seguiti dell’attuale Striscia la Notizia. Dal 2019 conduce la trasmissione in coppia con Sergio Friscia, incarnando un tipo di comicità che coniuga leggerezza e osservazione critica. Nel corso di una recente intervista rilasciata a FanPage, il comico è stato interrogato riguardo al possibile rinvio del programma. Lipari ha mantenuto una risposta prudente, spiegando di non possedere notizie ufficiali a riguardo. Nel suo tono si percepisce una certa preoccupazione, ma anche un legame profondo con la trasmissione. Ha definito Striscia come “il luogo più libero” in cui abbia lavorato, mettendo in evidenza l’importanza del programma nel panorama televisivo italiano e il suo valore sociale. Il conduttore ha sottolineato di tifare perché la trasmissione torni, sfruttando quel ruolo che consente di esprimere voci spesso escluse altrove.
Questa particolare attenzione alla libertà di espressione riflette l’identità stessa di Striscia la Notizia, un contenitore satirico da decenni impegnato a sollevare temi di interesse pubblico attraverso un linguaggio pungente e diretto. Lipari non ha nascosto la preoccupazione che i ritardi possano generare tensioni tra gli inviati storici del programma che, per il momento, sono rimasti senza contratto. Questi professionisti non stanno cercando alternative lavorative per non precludersi un eventuale ritorno nel cast, convinti dell’importanza del progetto ma consapevoli dell’incertezza che grava sulla sua ripartenza.
Il ruolo di Pier Silvio Berlusconi e le strategie di palinsesto mediate da ascolti e concorrenza
Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha assunto un ruolo centrale nelle decisioni riguardanti Striscia la Notizia. La sua scelta di spostare il programma a novembre si lega strettamente all’andamento delle trasmissioni concorrenti e alle performance di altri programmi Mediaset, in particolar modo de La Ruota della Fortuna. Se i dati relativi allo show condotto da Flavio Insinna dovessero rimanere stabili durante settembre e ottobre, la strategia potrebbe favorire uno slittamento che evita conflitti diretti in prima serata con altri format molto seguiti, come Affari Tuoi di Stefano De Martino.
Questo tipo di valutazione è tipica del mercato televisivo italiano, dove ogni mossa pesa molto sui risultati di audience e, di conseguenza, sulla redditività degli investimenti pubblicitari. Berlusconi ha comunque garantito che Striscia la Notizia tornerà, anche se non è escluso un cambio di fascia oraria. Ipotesi emersa nelle settimane passate riguarda un possibile spostamento della trasmissione alla domenica, con impatti non solo sugli spettatori ma anche sul lavoro della squadra che anima il programma.
La capacità di Mediaset di adattare la programmazione in base ai dati di ascolto e alla concorrenza diretta fa presagire un autunno ricco di scelte tattiche, con Striscia la Notizia che dovrà aspettare un momento più favorevole per tornare in onda. Questa attesa amplifica le incertezze per gli inviati e per i conduttori, oltre a generare curiosità negli spettatori che da sempre seguono con interesse la trasmissione.
Le conseguenze dello stop sul cast e le ipotesi di ritorno di Striscia la Notizia
Lo stop di Striscia la Notizia ha colpito in modo diretto il cast degli inviati e i collaboratori storici del programma. Come segnala Gabriele Parpiglia nella sua newsletter e rubrica Chicchi di Gossip, molti inviati rimangono senza contratto e non cercano nuovi impieghi, spinti da due motivi principali: la fedeltà al programma e la cautela nel non compromettere la possibilità di rientrare quando la trasmissione riprenderà.
Questa situazione lascia emergere i rischi derivanti da pause prolungate in progetti televisivi di lunga durata. Gli inviati legati strettamente a Striscia vivono una fase di sospensione lavorativa che dura da diverse settimane. L’ipotesi di un ritorno tra novembre e dicembre, non più in fascia access prime time ma la domenica, ridisegna il ruolo del programma nel palinsesto ma conserva il suo valore sociale e mediatico.
La sospensione temporanea impatta non solo sulle vite professionali degli esclusi momentaneamente dal casting, ma anche sull’organizzazione interna che deve pianificare tempi diversi per trasmissioni e reperibilità degli inviati. Questo fermento rende il futuro di Striscia la Notizia incerto oltre che reso più fragile dalla competizione televisiva crescente. Restano da chiarire i dettagli precisi della ripresa, ma la volontà della rete di non rinunciare al programma più longevo e simbolico si mantiene ferma.
Intanto Roberto Lipari e i suoi colleghi attendono sviluppi ufficiali, nel frattempo continuano a concentrarsi su altri impegni, come lo spettacolo teatrale annunciato dallo stesso conduttore, segno di una stagione che si fa di attesa ma anche di creatività alternativa.
[1] dichiarazioni ufficiali di Pier Silvio Berlusconi e fonti mediate
[2] dati ascolti medie settembre/ottobre 2025
[5] comunicato spettacolo teatrale Roberto Lipari settembre 2025
Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2025 da Serena Fontana