Robert Eggers si prepara a tornare dietro la macchina da presa con werewulf, un progetto che promette di spingersi oltre i confini del suo cinema già noto per atmosfere cupe e disturbanti. Le riprese inizieranno a settembre negli studi di Elstree, in Inghilterra, con un’uscita prevista per dicembre 2026. Questo nuovo film si inserisce nel percorso artistico del regista americano che ha costruito la sua fama mescolando folklore, mitologia e storie antiche.
Le produzioni cinematografiche legate a Robert Eggers spesso richiedono ambientazioni fedeli al periodo storico scelto. Per werewulf le riprese prenderanno il via nel settembre 2025 presso gli studi di Elstree in Inghilterra. Questa scelta permette al regista di lavorare in uno spazio attrezzato ma anche vicino alle suggestioni dell’ambientazione medievale prevista dal copione.
Il calendario annunciato punta all’uscita durante le festività natalizie del 2026, periodo strategico per film d’autore capaci di attirare pubblico interessato a esperienze cinematografiche intense e fuori dai circuiti commerciali tradizionali. La produzione sta mantenendo riserbo sul cast ufficiale ma alcune fonti danno come possibile protagonista Willem Dafoe, attore già noto per collaborazioni con registi impegnati su temi oscuri o complessi.
Il titolo lascia intuire una storia legata alla figura mitologica del lupo mannaro o comunque ad una creatura capace di trasformarsi in lupo. Robert Eggers ha definito questo lavoro “la cosa più cupa” mai scritta nella sua carriera durante un incontro pubblico al Lincoln Center.
Questa dichiarazione sorprende se si pensa ai precedenti titoli come the witch – dove una famiglia viene distrutta da forze maligne – o the lighthouse – che esplora la follia attraverso visioni allucinatorie –, fino a nosferatu che racconta ossessione e terrore vampirico. Werewulf sembra voler superare queste atmosfere inquietanti spingendosi ancora più in profondità nell’oscurità narrativa.
Un membro della squadra audio ha rivelato online quanto lo script abbia avuto un impatto emotivo forte tanto da scherzare sulla necessità “di un abbraccio” dopo averlo letto; questo testimonia l’intensità emotiva della sceneggiatura firmata da Eggers insieme allo scrittore islandese Sjón .
Werewulf sarà ambientato nell’Inghilterra del XIII secolo; questa scelta rafforza la passione del regista per ricostruzioni accurate sia dal punto di vista visivo sia linguistico. Il copione prevede dialoghi fedeli all’inglese antico usato nel medioevo inglese corredati da traduzioni ed annotazioni utili agli spettatori moderni.
Questa attenzione alla lingua rappresenta uno degli elementi distintivi delle opere di Eggers: ogni parola è selezionata non solo per coerenza storica ma anche perché contribuisce ad immergere lo spettatore nel contesto culturale dell’epoca senza rinunciare alla comprensibilità narrativa.
La cura nei dettagli riguarda anche costumi scenografie ed elementi folkloristici tratti dalla mitologia locale o dalle fiabe popolari raccolte dal regista negli anni attraverso ricerche approfondite nelle tradizioni orali europee.
Dai suoi esordi con the witch fino al recente successo internazionale ottenuto con nosferatu , Robert Eggers ha costruito una cifra stilistica riconoscibile fatta d’atmosfere rarefatte popolate da figure tormentate immerse in paesaggi ostili o claustrofobici.
La passione verso miti antichi, racconti popolari poco conosciuti o dimenticati emerge sempre nelle sue opere così come il desiderio di rappresentare paure primordiali usando riferimenti culturali precisi senza cadere nella banalizzazione horror commerciale classica.
Con Werewulf prosegue questa linea portando avanti temi quali trasformazione fisica ed interiore legati probabilmente alle radici pagane dei miti europei sui licantropi; tutto ciò sarà filtrato dalla sensibilità contemporanea ma ancorata saldamente ad ambientazioni realistiche documentate accuratamente nei particolari storici ed antropologici.
Nosferatu ha segnato un punto importante nella carriera dell’autore grazie sia agli incassi notevoli sia all’accoglienza critica positiva soprattutto rispetto alla capacità narrativa originale applicata ad un genere molto sfruttato come quello vampirico classico.
Questo risultato consolida Robert Eggers tra i nomi principali della controprogrammazione natalizia americana ed europea, segmento dove riesce a proporre pellicole fuori dagli schemi mainstream pur raggiungendo risultati commercialmente rilevanti.
Parallelamente allo sviluppo finale delle fasi produttive su Werewulf, il regista sta lavorando su una nuova versione personale de A Christmas Carol, ulteriore prova dello sguardo particolare rivolto verso racconti classici rivisitati sotto nuove prospettive stilistiche.
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