La comunità di carignano, piccolo comune vicino a torino, è stata scossa dalla scoperta del corpo senza vita di antonio groppo. L’uomo, 75 anni, era sparito venerdì mattina dopo essere uscito per una passeggiata. Le ricerche durate giorni hanno coinvolto volontari e forze dell’ordine fino al triste ritrovamento lungo il fiume Po.
La scomparsa di antonio groppo e l’allarme lanciato dalla famiglia
Antonio groppo era uscito da casa intorno alle 8:30 del mattino del 20 giugno senza portare con sé né cellulare né portafoglio. Questo dettaglio aveva fatto pensare inizialmente a una semplice uscita per camminare nei dintorni. Quando non si è presentato all’ora pranzo e non ha dato notizie, la figlia sabrina ha subito segnalato la sua assenza alle autorità competenti.
Il paese si è mobilitato velocemente: amici, vicini e parenti hanno partecipato alle ricerche nel tentativo di ritrovarlo sano e salvo. La zona attorno alla sua abitazione e i sentieri che solitamente percorreva sono stati battuti più volte nelle ore successive alla sua sparizione. Nel frattempo le speranze erano alte ma crescevano anche le preoccupazioni per il mancato ritorno.
Le operazioni di ricerca tra volontari, vigili del fuoco e unità specializzate
Per tre giorni consecutivi squadre composte da volontari locali affiancati dai vigili del fuoco hanno scandagliato ogni angolo della zona circostante carignano. Anche polizia locale ed elicotteri sono intervenuti per estendere il campo visivo dall’alto mentre unità cinofile perlustravano aree boschive difficilmente accessibili a piedi.
L’impiego dei droni ha permesso controlli mirati lungo il corso del fiume Po dove si temeva potesse essersi spostato antonio in caso di disorientamento o incidente accidentale. Le operazioni proseguivano incessantemente sia durante il giorno che la notte nella speranza che un segnale o un movimento potessero indicare una pista concreta.
Il ritrovamento sul lato opposto rispetto all’ultima segnalazione
Domenica sera è arrivata purtroppo la conferma più temuta: Antonio Groppo è stato trovato privo di vita vicino al circolo bocciofilo della cittadina. Questo luogo era particolarmente caro all’uomo ma sorprendeva trovarlo sul lato opposto rispetto al punto in cui l’avevano visto o cercato maggiormente nei giorni precedenti.
Le autorità stanno ancora accertando le cause precise della morte con rilievi sul posto affidati agli esperti forensi incaricati dall’autorità giudiziaria locale. La famiglia ha espresso gratitudine verso chi ha partecipato alle ricerche con dedizione invitando tutti a rispettarne ora la privacy durante questo momento doloroso.
Il caso lascia un segno profondo nella piccola comunità torinese che aveva seguito con attenzione ogni aggiornamento nella speranza positiva che questo anziano uomo potesse tornare tra loro vivo e vegeto dopo quei lunghi giorni d’attesa sotto tensione crescente soprattutto nel cuore dei suoi cari piu stretti.
“Siamo grati a tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà e impegno in queste difficili giornate”, ha dichiarato la famiglia.