Ridley Scott si prepara a girare The Dog Stars e il biopic sui Bee Gees nel 2025
Ridley Scott continua a sorprendere nel 2025 con il film di fantascienza “The Dog Stars” e il biopic sui Bee Gees, dimostrando la sua versatilità e passione per il cinema.

Ridley Scott continua la sua carriera nel 2025 con due nuovi film: il post-apocalittico *The Dog Stars* e il biopic sui Bee Gees *You Should Be Dancing*, confermando la sua versatilità e il suo impegno nonostante l’età avanzata. - Unita.tv
Ridley Scott resta tra i registi più attivi del panorama mondiale anche nel 2025, continuando a portare avanti progetti che spaziano dal post-apocalittico alla musica. Tra i titoli in arrivo, spiccano il film di fantascienza post-catastrofe The Dog Stars e il biopic dedicato ai Bee Gees, segno di una carriera che non accenna a rallentare. Le riprese di questi lavori sono programmate per quest’anno e confermano la volontà del regista inglese di mantenere una presenza costante sul grande schermo, nonostante gli 86 anni compiuti.
Il progetto the dog stars e la sua origine letteraria
The Dog Stars prende vita dall’omonimo romanzo di Peter Heller, pubblicato alcuni anni fa e già apprezzato per la narrazione intensa e la ricostruzione di un mondo devastato. La storia segue un protagonista che, sopravvissuto a un evento catastrofico globale, affronta un viaggio che mescola solitudine, speranze e sfide in ambienti ostili. L’adattamento firmato da Ridley Scott promette di portare sullo schermo quell’atmosfera rarefatta e l’esplorazione emotiva prevista dal testo originale.
Riprese e casting
Le riprese di The Dog Stars sono fissate per partire ad aprile 2025, con una produzione che mira a restituire fedelmente il tono post-apocalittico del libro, ma con l’impronta visiva tipica del regista. Il casting iniziale prevedeva Paul Mescal nel ruolo principale, ma a causa degli impegni dell’attore con le quattro pellicole sui Beatles dirette da Sam Mendes, la parte è stata affidata a Jacob Elordi. Questo cambio ha riacceso l’interesse sul film, per via della crescente popolarità di Elordi, reduce dal successo della serie Euphoria.
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Jacob Elordi e la sfida del ruolo principale
Scegliere Jacob Elordi per interpretare il protagonista di The Dog Stars significa puntare su un attore in grado di restituire la complessità emotiva richiesta dal personaggio. Elordi ha già dimostrato nelle sue esperienze televisive di sapersi adeguare a ruoli intensi e vari, ma questa volta si trova davanti a uno dei maggiori impegni della sua carriera. Il personaggio, segnato dalla perdita e dalla speranza in un mondo drasticamente cambiato, richiede una profondità che si discosta dai ruoli più convenzionali a cui Elordi era abituato.
Lo stesso regista ha evidenziato la necessità di un interprete che non si limitasse a recitare, ma che riuscisse a trasmettere la fragilità e la forza del protagonista, immerso in un contesto duro e privo di certezze. Questo aspetta un lavoro intenso sul piano psicologico oltre che fisico, data la natura del racconto, che fonde ambientazioni ostili con riflessioni intime sul senso della sopravvivenza.
Ridley scott tra cinema d’autore e generi diversi
La filmografia di Ridley Scott è caratterizzata da una varietà di generi e tematiche. Partito con The Duellists nel 1977, ha saputo conquistare il pubblico con titoli cult come Alien, Blade Runner e Gladiator. La sua esperienza nella fantascienza è vastissima e ha incluso anche i prequel della saga Alien, come Prometheus e Alien: Covenant, opere che hanno riscosso reazioni contrastanti.
Avere una carriera così lunga e ricca di successi permette a Scott di affrontare produzioni complesse mantenendo una forte identità visiva. La capacità di costruire mondi avvolgenti e dettagliati, unita a una narrazione incentrata spesso sul conflitto e sulla resilienza umana, è diventata parte fondamentale del suo stile riconoscibile. La scelta di tornare al genere post-apocalittico con The Dog Stars sembra un ritorno a un ambientazione in cui può esprimere al massimo queste qualità.
Il biopic you should be dancing sui bee gees
Dopo il film di fantascienza, Ridley Scott si preparerà a dirigere You Should Be Dancing, biopic dedicato ai Bee Gees, celebre gruppo musicale composto dai fratelli Gibb. La pellicola promette di raccontare la carriera e la vita di una delle band più influenti della musica internazionale, concentrandosi sugli anni di maggior successo e sulle dinamiche personali tra i membri.
Questa produzione, programmata per partire a settembre 2025, rappresenta un cambio di registro rispetto a The Dog Stars. Passare da una distopia a un biopic musicale sottolinea la versatilità del regista e la sua capacità di spaziare tra storie molto diverse, senza perdere la cura per i dettagli e la qualità visiva. Il progetto era in cantiere da tempo e ora sembra pronto a concretizzarsi, portando sullo schermo la vita dei Gibb con una attenzione particolare anche agli aspetti umani e artistici che li hanno resi celebri.
Un misterioso nuovo film di fantascienza in arrivo
Tra i progetti futuri di Ridley Scott si parla anche di un nuovo film di fantascienza, ancora avvolto nel riserbo. Il regista ha più volte accennato a questo lavoro come a un’opera già scritta, che potrebbe segnare un ritorno alle atmosfere che lo hanno reso noto nel genere. Al momento non è chiaro se si tratti di un capitolo nuovo della saga Alien o di un racconto originale, ma le speculazioni sono cresciute dopo il successo del recente Alien: Romulus.
Questa fase di sviluppo conferma la volontà di Scott di mantenere saldo il proprio legame con la fantascienza, un ambito in cui ha lasciato un’impronta indelebile. Gli appassionati attendono con attenzione notizie più precise, mentre l’industria cinematografica resta interessata a cosa potrà uscire da questo nuovo capitolo, che potrebbe segnare un ulteriore punto di svolta nella sua lunga carriera.
Il cinema post-apocalittico e il suo valore narrativo
Nel cinema la tematica post-apocalittica ha assunto una posizione di rilievo per la capacità di rappresentare scenari estremi e interrogare il futuro dell’umanità. Raccontare la sopravvivenza in un mondo devastato permette di esplorare la natura umana in situazioni di emergenza, mettendo a nudo paure e speranze.
Il film The Dog Stars si inserisce in questo filone con una trama che concentra l’attenzione più sulle emozioni del protagonista che sull’azione pura. Scott sembra voler restituire un racconto lento, riflessivo, fatto di silenzi e sguardi, in un contesto dove tutto è fragile. Questa visione, legata alla letteratura originaria, offre un angolo di osservazione sul senso della vita spogliato da sovrastrutture, tema che resta attuale e coinvolgente nelle sfide del nostro tempo.
Le critiche recenti e la tenuta artistica di ridley scott
Negli ultimi anni, alcuni lavori di Scott non hanno convinto del tutto la critica, specie nel campo della fantascienza. I film come Prometheus e Alien: Covenant hanno ricevuto valutazioni molto differenti tra loro, con commenti puntuali sulle soluzioni narrative e la coerenza della trama. Alcuni spettatori hanno messo in dubbio certe scelte stilistiche e tematiche presenti in questi titoli.
Nonostante questo, Scott mantiene una posizione di rilievo grazie alla sua capacità di proporre immagini potenti e a un’idea di cinema molto personale. Questi episodi non intaccano il suo ruolo di protagonista nel cinema mondiale, che continua a influenzare registi e autori. La sua longevità e la volontà di sperimentare dimostrano una curiosità che non si è spenta col passare degli anni.
I progetti in standby e la mole di lavoro nel 2025
Sul fronte dei lavori annunciati, alcune produzioni come Gladiator III o un film sulla Battaglia d’Inghilterra attendono tempi migliori. Questi progetti sono stati messi in pausa per far spazio all’intensa attività del 2025, focalizzata su The Dog Stars e il biopic sui Bee Gees. Scott ha sempre mostrato capacità di gestire più iniziative contemporaneamente, mantenendo la qualità in ciascuna.
Il calendario fitto e le scelte di concentrarsi su due film così diversi indicano un regista che, pur alla soglia degli novanta, decide ancora di sottoporsi a ritmi impegnativi, selezionando storie che lo interessano profondamente. Questo è un segnale che la sua energia creativa non è venuta meno e che il pubblico si prepara a nuove esperienze sul grande schermo.