Il ministero della salute ha segnalato un richiamo urgente di diversi lotti di cioccolatini prodotti in provincia di Cuneo, dopo la possibile contaminazione da salmonella. Il richiamo riguarda confezioni distribuite con vari marchi noti, oltre a prodotti anonimi. Le autorità invitano a non consumare questi dolci e a riportarli ai punti vendita. La situazione riguarda un’azienda con sede nello stabilimento di Grinzane Cavour, uno dei poli dolciari importanti del Piemonte.
I motivi del richiamo: presenza di salmonella nei tartufi dolci
L’allerta è scattata a seguito di un rischio microbiologico individuato direttamente dall’azienda Golosità dal 1885 Srl, che ha prodotto in via Piana Gallo 48 a Grinzane Cavour i dolci oggetto del richiamo. La salmonella, batterio responsabile di tossinfezioni alimentari, può causare disturbi anche gravi, in particolare per bambini piccoli, anziani e persone con sistema immunitario indebolito. Il produttore ha comunicato l’eventuale presenza del germe ed ha richiesto l’immediato ritiro.
Questo richiamo nasce dalla precauzione dettata dalle analisi effettuate sui prodotti. L’attenzione è massima perché la salmonella è un rischio concreto per la salute pubblica. La decisione è arrivata senza segnalazioni diffuse di casi acuti, ma con l’obiettivo di prevenire eventuali infezioni. Sono in corso ulteriori accertamenti per capire il punto di contaminazione e le cause precise, ma al momento il ritiro coinvolge tutte le confezioni appartenenti ai lotti segnalati.
I prodotti coinvolti: una panoramica sui marchi e le confezioni richiamate
I dolci ritirati includono tartufi dolci al caramello e nocciole salate in confezioni da 7 o 14 grammi. Si tratta di prodotti commercializzati con marchi differenti, ma tutti provenienti dallo stesso stabilimento. In particolare, tra i marchi coinvolti compaiono Sal de Ibiza, Viani, e Antica Torroneria Piemontese, oltre a confezioni senza marchio specifico.
Per Sal de Ibiza i lotti coinvolti sono L515-5 e L521-1, con termici di conservazione rispettivamente al 30 aprile e 30 maggio 2026. Per Viani la situazione riguarda i lotti L516-2, L518-3, L519-2 e L520-4 con scadenze da aprile a maggio 2026. Infine, Antica Torroneria Piemontese ha alcuni lotti inseriti nel richiamo, con date di scadenza che arrivano fino a giugno 2026. Anche le confezioni anonime di tartufi dolci rientrano tra i prodotti ritirati, specificando il lotto L522-1 col termine al 30 giugno 2026.
Le referenze richiamate rappresentano una parte significativa della produzione dolciaria dello stabilimento di Grinzane Cavour, noto in tutto il Piemonte per prodotti artigianali a base di cioccolato. Questo rende indispensabile segregare e ritirare i lotti per garantire la salubrità degli alimenti disponibili sul mercato.
Come riconoscere e cosa fare se si è acquistato un prodotto richiamato
Il ministero della salute invita chiunque abbia in casa tartufi dolci appartenenti ai lotti segnalati a non consumarli. È necessario riportare i prodotti al punto vendita per il reso o il rimborso. Le procedure di gestione di questi casi sono già state attivate, con l’abilitazione dei negozi e distributori ad accogliere le restituzioni.
La raccomandazione vale anche per chi abbia ricevuto i dolci in regalo. Evitare ogni utilizzo è la scelta più sicura fino a quando non saranno disponibili aggiornamenti ufficiali. Le autorità sanitarie monitorano con attenzione la situazione, pronte a intervenire se dovessero emergere altri lotti o casi legati alla contaminazione.
Chi ha dubbi o necessita di ulteriori dettagli può rivolgersi a sportelli dedicati aperti presso il ministero o agli sportelli dei servizi sanitari locali nelle diverse regioni. In ogni caso l’invito prioritario rimane quello di seguire le indicazioni ufficiali senza consumare i prodotti e prendere tutte le precauzioni per evitare rischi per la salute.