La stagione televisiva Rai 2025/26 preannuncia cambiamenti importanti nella programmazione dei programmi d’inchiesta. Tra le notizie più rilevanti spicca la riduzione significativa di appuntamenti per report, il celebre format condotto da Sigfrido Ranucci. Questa modifica coinvolge anche altri programmi di approfondimento della domenica, suscitando discussioni sulla direzione editoriale della rete pubblica.
Riduzione degli appuntamenti di report: dati e contesto
Report perde quattro puntate rispetto alla passata stagione. Questa diminuzione interessa la programmazione domenicale in prima serata, dove il programma aveva mantenuto un ruolo di punta dopo la fine del ciclo di Fabio Fazio. La decisione arriva nonostante l’ottimo riscontro di ascolti di report e la posizione consolidata nella costruzione dell’offerta Rai in orario serale. La scelta della rete sembra invece legata a un piano generale di contenimento delle spese, avviato dalla direzione di viale Mazzini, che sta modificando i budget destinati anche a programmi considerati strategici.
La riduzione degli episodi rappresenta una novità rilevante, visto che report ha sempre rappresentato un punto fermo per il giornalismo di inchiesta italiano in tv, con un pubblico affezionato e una reputazione consolidata. Meno puntate significano meno spazio per approfondimenti e inchieste critiche, fattore che preoccupa chi segue con attenzione il ruolo della Rai nel panorama dell’informazione.
Il piano di tagli riguarda anche presadiretta e altri programmi
Non solo report. Anche presadiretta, trasmissione che in molti casi si alterna con report nella domenica pomeriggio, subirà un ridimensionamento, con la perdita di due puntate. Sono previste ulteriori riduzioni o cancellazioni di altri programmi d’approfondimento come petrolio, rebus, tango e agorà weekend che rischiano di sparire del palinsesto della programmazione per il 2025/26.
Il sacrificio di questi programmi testimonia un giro di vite nei confronti dei format investigativi e di approfondimento, tradizionalmente apprezzati per il loro contributo all’informazione indipendente e dettagliata. Le reazioni interne si stanno intensificando, con le redazioni coinvolte che manifestano malumore per le scelte che limitano la quantità e la qualità dei contenuti di inchiesta sul canale pubblico.
Le tensioni tra sigfrido ranucci e la direzione rai
Tra i protagonisti del dibattito emerge la figura di Sigfrido Ranucci, volto storico di report, che ha più volte espresso critiche verso la direzione del TgR e il trattamento riservato al giornalismo nelle sedi regionali. Ranucci ha detto di ricevere molte richieste di colleghi che lavorano sul territorio e vorrebbero unirsi a report proprio perché trovano scarsa possibilità di lavorare sull’inchiesta nelle loro sedi.
Questo clima evidenzia un problema più ampio all’interno della rete pubblica riguardo la valorizzazione del giornalismo d’inchiesta e la disponibilità di spazi dedicati. Le dichiarazioni del conduttore, arrivate poco prima della presentazione ufficiale dei palinsesti, aggiungono un elemento di tensione e sollevano dubbi sulle strategie di Rai nel mantenere viva una voce critica ed esplorativa.
Cosa aspettarsi dai palinsesti rai 2025/26
La presentazione ufficiale dei palinsesti Rai per il 2025/26 è imminente e le conferme o le smentite sulle riduzioni di report e altri programma d’inchiesta arriveranno a breve. Se la riduzione dei contenuti investigativi verrà confermata, si aprirà un capitolo difficile per il giornalismo televisivo in Italia, con meno spazio alle inchieste approfondite e ai temi di interesse pubblico.
Al contempo, la possibile scomparsa o diminuzione di altri programmi di punta potrebbe indicare una riorganizzazione più ampia della programmazione Rai. Le decisioni sui palinsesti evidenziano una nuova fase, segnata da restrizioni economiche e da una maggior attenzione al costo dei programmi, anche a scapito della quantità di contenuti giornalistici d’approfondimento.