La Rai si appresta a rivedere i suoi palinsesti autunnali con una serie di riduzioni nei programmi più seguiti. La necessità di contenere le spese ha portato a decisioni che coinvolgono anche format consolidati, noti per gli ascolti significativi. Tra conferme parziali e cancellazioni definitive, la programmazione 2025 della tv pubblica mostra cambiamenti evidenti.
Riduzione delle puntate per i programmi di approfondimento più amati
Tra le trasmissioni che subiranno un taglio netto c’è Report, il programma d’inchiesta guidato da Sigfrido Ranucci. Nonostante abbia ottenuto ascolti fino al 10% di share nelle domeniche sera su Rai3, la nuova stagione prevede solo 24 puntate invece delle 28 inizialmente previste. Questo significa circa un mese in meno rispetto agli anni passati. Ranucci ha commentato con una certa delusione la notizia appresa tramite agenzie stampa anziché direttamente dalla rete.
Anche PresaDiretta di Riccardo Iacona vedrà una leggera diminuzione: dalle 16 puntate dello scorso ciclo si passerà a 14 nel prossimo anno televisivo. Un calo simile riguarda Lo Stato delle Cose condotto da Massimo Giletti su Rai2. Dopo una stagione chiusa con punte d’ascolto intorno all’8%, il programma perderà sette appuntamenti passando da 32 a 25 serate.
Variazioni anche per farwest
FarWest con Salvo Sottile sarà anch’esso interessato da questo processo: il numero degli episodi scenderà infatti da 28 a circa ventidue prime time nella prossima stagione.
Cancellazione definitiva e problemi nella continuità della programmazione
Petrolio, il programma storico condotto da Duilio Giammaria dedicato all’approfondimento economico e sociale, è stato escluso dai palinsesti futuri della Rai dopo diverse stagioni caratterizzate da collocazioni irregolari tra sabati pomeriggio e prime serate senza continuità stabile.
Giammaria ha espresso dispiacere per questa scelta comunicata ufficialmente durante l’estate del 2025 confermando che petrolio non tornerà in onda nei prossimi mesi o anni sulla rete pubblica.
Questa decisione riflette la difficoltà riscontrata dal programma nell’affermarsi stabilmente in un orario fisso capace di fidelizzare davvero il pubblico, elemento cruciale soprattutto sul fronte dell’approfondimento tematico in tv pubblica.
Citofonare Rai2 verso una programmazione limitata nel tempo
Un destino incerto riguarda anche Citofonare Rai2 con Paola Perego e Simona Ventura al timone. Si valuta infatti uno spostamento della messa in onda dalla tradizionale annata completa alla sola primavera del prossimo anno televisivo .
Al momento non è chiara la presenza definitiva di Simona Ventura nel nuovo ciclo previsto solo parzialmente rispetto alle stagioni precedenti; resta quindi aperta la possibilità che vi siano ulteriori modifiche o addirittura sospensioni future legate alla risposta del pubblico o alle strategie interne alla rete.
Questo tipo di scelta appare come un tentativo di limitare l’impegno produttivo mantenendo però viva almeno parzialmente l’offerta sul target specifico cui si rivolge citofonare.
Criteri rigidi sugli ascolti determinano uscite dal palinsesto
Oltre ai casi già menzionati come Petrolio, sono stati esclusi altri format considerati troppo costosi rispetto agli ascolti ottenuti o incapaci raggiungere almeno il tre percento medio nelle rilevazioni Auditel principali.
Questa soglia minima sembra essere diventata un parametro inderogabile per garantire spazio nelle nuove stagioni televisive della Rai; chi non supera questo limite viene automaticamente scartato senza discussioni aggiuntive né tentativi particolari per modificarne collocazione o formato originale.
Il risultato è dunque una selezione più severa basata su numeri concreti piuttosto che valutazioni qualitative estese, orientando così verso produzioni capaci garantire almeno risultati base minimi indispensabili sia sotto profilo economico sia sotto quello dell’interesse degli spettatori.
L’autunno-inverno dei canali Rai vedrà quindi importanti cambiamenti nella struttura dei palinsesti, segnando così un passaggio delicato tra esigenze finanziarie stringenti ed equilibrio tra offerta culturale, informativa ed intrattenimento.
