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Racconti della medicina in tv, da Doc Usa a The Resident: cosa cambia e dove vederli oggi

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Il mondo delle serie tv medicali italiane e americane si intreccia tra emozioni e realtà crude. Dopo la conclusione di Doc Usa su Rai 1, molti telespettatori si sono trovati senza un racconto convincente di quello che succede in corsia. A colmare quel vuoto è arrivata una serie che punta dritto al cuore del problema: The Resident, disponibile su Netflix, capace di mostrare il lato più duro e meno raccontato della medicina ospedaliera. Di seguito vediamo cosa rende questa serie unica, i personaggi che la animano e il confronto inevitabile con la fiction italiana.

The resident: una serie che va oltre le apparenze delle fiction medicali

The Resident si svolge nell’ospedale Chastain Park Memorial di Atlanta, un ambiente dove le tensioni tra morale e sopravvivenza emergono in ogni decisione presa dai medici e infermieri. Al centro della storia c’è Conrad Hawkins, interpretato da Matt Czuchry, già noto per Una mamma per amica. Hawkins non è il classico eroe della sanità, ma un medico pragmatico e disincantato, che mostra a un giovane specializzando, Devon Pravesh , cosa significhi davvero lavorare in un ospedale moderno. La formazione del giovane è un percorso inteso, ricco di episodi che mettono a nudo la realtà spesso difficile e poco scontata della medicina.

Personaggi chiave in the resident

Accanto a loro si trova Nicolette Nevin, un’infermiera interpretata da Emily VanCamp, che con la sua empatia e determinazione ha un ruolo fondamentale nell’ospedale. Il personaggio di Randolph Bell, primario di chirurgia, rappresentato da Bruce Greenwood, si distingue per la complessità e le scelte misteriose che diventano motore di molte tensioni narrative. La serie dipinge un quadro dove ogni personaggio combatte con i propri dilemmi etici e rischi professionali. Il “giusto” si smarrisce spesso tra interessi personali e/o pressioni esterne, offrendo una visione realistica e intensa del lavoro medico.

Una critica dura al sistema sanitario americano

Creata da Amy Holden Jones, Hayley Schore e Roshan Sethi, The Resident ha coperto sei stagioni dal 2018 al 2023, con 109 episodi totali. La forza di questa serie non sta nelle vicende di salvataggio tradizionali, ma nel mostrare e denunciare le storture del sistema sanitario statunitense. Malasanità, corruzione diffusa e ricatti economici sono parte integrante della narrazione. Medici e infermieri si trovano spesso a dover scegliere tra salvare vite e rispettare regole che li obbligherebbero a compromessi rischiosi.

Realismo e denuncia sociale in the resident

La serie presenta un realismo quasi documentaristico, che non si limita a raccontare casi clinici, ma esamina le dinamiche di potere e denaro dietro le quinte. In Italia, The Resident è arrivato inizialmente su FoxLife e poi su Rai 1. Oggi è disponibile su Netflix, dove ha trovato una rinnovata attenzione soprattutto dopo la fine di Doc Usa. Il distacco dalle più classiche fiction italiane si nota nel tono più crudo, diretto e meno idealizzato.

Il confronto con doc, tra emozioni e realtà

Doc, con Luca Argentero protagonista, ha focalizzato l’attenzione sulle emozioni dei medici e la loro vicenda personale, suscitando grande empatia nel pubblico italiano. Doc Usa, pur ridotta a poche stagioni, ha cercato di riproporre quel modello, ma non ha convinto completamente. Il suo addio lascia un vuoto difficile da colmare per chi cerca storie di medicina che vadano più a fondo.

The resident come alternativa realistica

The Resident invece sposta lo sguardo su un’analisi dura e onesta del sistema ospedaliero, evitando di idealizzare i protagonisti. Personaggi divisi tra scelte difficili e una realtà spesso ostile creano una trama più complessa che affascina chi vuole guardare oltre. La serie ha raccolto riconoscimenti ai Teen Choice Awards e agli Young Artist Awards, a conferma della sua popolarità e del dibattito acceso attorno ai temi sollevati.

Oggi su Netflix, The Resident rappresenta un’alternativa che sfida il pubblico italiano a non fermarsi alle facciate delle fiction tradizionali. Il racconto diretto, spesso doloroso ma sincero, racconta i medici non solo come eroi ma come persone alle prese con un sistema complicato. Un racconto che può sorprendere e far discutere, in un panorama televisivo che cerca ancora la sua strada tra spettacolo e realtà.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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