La morte di Gary Coleman, noto attore televisivo scomparso a soli 42 anni, continua a sollevare dubbi e tensioni. L’evento risale al 2010 quando un’emorragia cerebrale causata da una caduta domestica lo portò via. Oggi, a quindici anni da quel tragico episodio, la figura dell’ex moglie Shannon Price torna sotto i riflettori per le incongruenze emerse in un recente test del poligrafo. Il caso rimane uno dei più discussi tra gli appassionati di cronaca e cultura popolare.
La morte improvvisa di gary coleman: i fatti del 2010
Gary Coleman morì nel maggio del 2010 dopo essere stato vittima di una caduta in casa sua che provocò un’emorragia cerebrale fatale. Le autorità conclusero rapidamente che si trattava di un incidente senza alcun sospetto criminale o violenza esterna. Tuttavia la presenza dell’ex moglie Shannon Price al momento della caduta ha alimentato interrogativi continui nella stampa e tra i fan.
La dinamica ufficiale racconta che l’attore perse l’equilibrio accidentalmente mentre si trovava all’interno della sua abitazione ad Arizona. Nonostante fosse stato soccorso tempestivamente e ricoverato con macchinari per mantenerlo in vita, dopo pochi giorni il quadro clinico peggiorò fino al decesso.
In quel periodo circolarono anche notizie riguardo allo stato delle relazioni personali tra Coleman e Price, con segnalazioni relative a tensioni domestiche frequenti ma mai approfondite dalle indagini ufficiali.
Il test della macchina della verità su shannon price
Nel nuovo episodio della serie documentaristica lie detector: truth or deception prodotta da A&E network, Shannon Price ha accettato di sottoporsi a un esame con il poligrafo condotto dall’esperto George Olivo, ex agente FBI specializzato nell’interrogatorio tramite macchina della verità.
Le domande poste riguardavano direttamente la possibilità che lei avesse causato fisicamente la caduta fatale a Gary Coleman quella tragica giornata. Price negò entrambe le volte ogni coinvolgimento fisico durante l’incidente dicendo no alle due domande chiave formulate da Olivo:
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hai causato fisicamente la caduta di gary?
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hai fatto fisicamente cadere gary quel giorno?
Nonostante le risposte nette fornite dalla donna però Olivo dichiarò apertamente che non superò il test del poligrafo mostrando segnali evidenti d’inganno durante entrambe le risposte.
Questa rivelazione ha riacceso dibattiti intensi sul possibile ruolo avuto dalla donna negli ultimi momenti dell’attore mettendo nuovamente sotto esame quanto era già emerso nelle testimonianze raccolte nei documentari precedenti dedicati alla vicenda.
Rapporto turbolento tra gary coleman e shannon price prima della tragedia
Gary Coleman incontrò Shannon Price nel 2005 sul set del film Church Ball dove iniziarono una relazione sentimentale sfociata poi nel matrimonio nel 2007; durato poco infatti già nel 2008 arrivarono le richieste formali per divorziare ma continuarono comunque a vivere insieme fino alla scomparsa improvvisa dell’attore.
Il loro legame fu caratterizzato da momenti difficili con episodi riconducibili ad attriti personali ed episodi violenti tanto che in seguito emergerà come Coleman avesse ottenuto persino un ordine restrittivo contro l’ex moglie per presunte violenze domestiche subite durante quei mesi convulsi insieme.
Nel documentario intitolato semplicemente gary, proprio Shannon negava qualsiasi responsabilità nella morte dell’uomo sostenendo più volte che non avrebbe potuto fargli male intenzionalmente o involontariamente; tuttavia diverse testimonianze come quelle provenienti dall’ex fidanzata Anna Gray o dal manager Dion Mial mettevano invece in discussione questa versione ponendo dubbi sulle reali dinamiche vissute all’interno delle mura domestiche negli ultimi tempi prima dell’incidente mortale.
Controversie successive alla caduta: soccorsi rifiutati e decisione sui macchinari vitali
Tra gli elementi controversi spicca soprattutto ciò che emerge dalla registrazione telefonica fatta durante la chiamata al numero d’emergenza effettuata subito dopo l’incidente casalingo: secondo quanto riportato infatti sarebbe stata proprio Shannon Price presente sulla scena quella ad opporsi ai primi soccorsi chiedendo agli operatori telefonici se poteva evitare d’intervenire perché temeva ripercussioni emotive traumatiche su se stessa qualora si fosse esposta troppo direttamente all’evento critico vissuto dal marito malconcio sul pavimento.
Inoltre è risultato molto discusso anche il comportamento assunto nei giorni successivi quando decisero – contravvenendo ai desideri espressamente manifestati qualche tempo prima da Coleman – lo stacco precoce dei macchinari salvavita solo due giorni dopo l’evento mentre lui aveva chiesto esplicitamente almeno due settimane almeno.
Questi fattori hanno pesantemente influenzato sia opinioni pubbliche sia giudizi legali poiché hanno lasciato aperti interrogativi circa motivazioni precise dietro scelte così drastiche rispetto alle condizioni mediche delicate dello show man americano famoso soprattutto per aver interpretato Arnold Jackson ne Il mio amico Arnold.
Accuse passate contro shannon price e questionamenti sull’eredità
Prima ancora degli sviluppi recentissimi diversi problemi erano già venuti fuori riguardo alla figura stessa di Shannon Price. L’attrice era stata arrestata tempo addietro per episodi riconducibili ad aggressioni fisiche oltre danno materiale; inoltre Gary Coleman aveva ottenuto nei suoi confronti ordini restrittivi dovuti proprio alle accuse di violenze domestiche subite durante il loro breve matrimonio tormentoso.
Alla luce delle testimonianze raccolte finora, Price non fu mai designata come unica erede dei beni lasciati dall’attore. Questa esclusione indica chiaramente quanto fossero complicate le relazioni personali fra i due nell’ultimo periodo, influenzando anche aspetti patrimoniali importanti post mortem.
Il caso resta oggi ancora oggetto d’indagine morale oltreché mediatico, continuando ad affascinare chi segue vicende celebri nate sotto luci intense dello spettacolo ma finite purtroppo dietro ombre pesanti difficili da dissipare completamente.