Quattro ragazze vestite da animali e valerio piccolo: cronaca di una piazza milanese e un album musicale di storie animali
Nel quartiere di Milano, quattro ragazze vestite in modo insolito animano una piazza, mentre Valerio Piccolo e Rick Moody intrecciano musica e narrazione ispirata agli animali in un racconto urbano vibrante.

Un racconto urbano a Milano che intreccia la vita quotidiana di ragazze vestite da animali con la musica di Valerio Piccolo e la narrazione di Rick Moody, esplorando il valore delle storie e della tradizione orale nella cultura contemporanea. - Unita.tv
Nel cuore di Milano, una piazza vicino a un appartamento si anima di figure singolari: quattro ragazze vestite con fantasie animalier attirano l’attenzione di chi le osserva. Quel contesto urbano si intreccia con la musica di Valerio Piccolo, cantautore milanese che ha pubblicato un album ispirato agli animali e al racconto in collaborazione con lo scrittore Rick Moody. Questa cronaca racconta scene di vita reale, incontri inconsueti e una riflessione sul ruolo delle storie e della tradizione orale nella cultura contemporanea.
La piazza e le figure vestite da animali: un racconto dal vivo
Nel quartiere milanese vicino a casa dell’autore, la piazza è un luogo di confine tra diversi mondi: famiglie con bambini che giocano, padroni che portano i cani nell’area a loro destinata e un gruppo di persone che occupa le panchine del lato orientale, proprio sotto le finestre dell’appartamento. Tra questi, emergono quattro ragazze sedute insieme, vestite con felpe e body dai motivi animali: tigri, zebre, leopardi e pitoni. Questa scelta di abbigliamento richiama immagini di un piccolo zoo urbano, una scena insolita che trasforma la piazza in un microcosmo di vita quotidiana e tensioni sociali. I ragazzi che si raccolgono nelle vicinanze, spesso impegnati in chiacchiere rumorose, interagiscono con quelle ragazze, tentando invano di attirarne l’attenzione.
La vita quotidiana nel quartiere
L’autore osserva attentamente la scena e la descrive con dettagli precisi, come il contrasto tra la selvaticità dei cani di grossa taglia e gli atteggiamenti giovanili che si percepiscono nei punk abbestia e nelle ragazze vestite con motivi “selvaggi”. La serata spesso degenerava in risse e schiamazzi, mentre durante il giorno si alternano momenti di calma e di gioco. Quel ritratto urbano si fa simbolo di una realtà strana, ricca di contrasti e colori, dove una storia può emergere da un incontro tra persone a pochi passi dalle finestre di casa.
Leggi anche:
Retorica, narrazione e l’arte di raccontare storie
Tutto parte dall’idea che la retorica, l’arte del racconto, segue regole consolidate, come quella di portare tre esempi a sostegno di una tesi. Ma nel racconto del quartiere milanese, il numero appare infranto: sono quattro le ragazze vestite da animali, un gruppo che rompe una consuetudine retorica. Questa scelta non è casuale, ma riflette la vita reale, dove le regole astratte non sempre trovano applicazione. La narrazione si sposta da concetti teorici a immagini concrete, visuali dal palazzo che raccontano scene di vita, con particolari sull’abbigliamento, l’atteggiamento dei presenti e la convivenza con una fauna urbana fatta di persone e cani di grossa taglia.
Il valore dei dettagli nel racconto
La tradizione del racconto si arricchisce coi dettagli, che spesso fanno la differenza tra un semplice resoconto e una storia vera. Raccontare persone e quel che si muove intorno a loro significa cogliere verità nascoste nelle pieghe dei gesti quotidiani. Il dialogo tra realtà e immaginazione diventa il modo per costruire un racconto onesto e netto, in cui la piazza, i suoi abitanti e gli animali diventano protagonisti di una narrazione fluida e diretta.
Valerio piccolo, rick moody e la musica delle storie animali
A pochi chilometri da lì, mentre nel quartiere si svolge la scena, Valerio Piccolo si prepara per una breve esibizione a Milano, al locale Detune. L’evento celebra l’uscita in vinile del suo album “Senso”, già disponibile in streaming e conosciuto soprattutto per il brano “E si’ arrivata pure tu”, colonna sonora del film “Parthenope” di Paolo Sorrentino. Piccolo si muove tra musica, cinema e letteratura, capace di coniugare tradizione e contemporaneità nel proprio lavoro.
Adam and the animals: la collaborazione con rick moody
Il racconto però si focalizza maggiormente su un album precedente, “Adam and the Animals”, uscito nel 2018 e frutto della collaborazione con lo scrittore americano Rick Moody. Quel lavoro nasce da una leggenda antica, secondo cui Adamo, prima dell’arrivo di Eva, dava nome a tutti gli animali creati da dio. La leggenda lega la nascita delle parole e del linguaggio proprio agli animali. Le canzoni dell’album raccontano storie ispirate a diverse creature, come l’albatros, la scimmia e il leone, mettendo insieme la musica di Piccolo e la narrativa di Moody.
Questo progetto rappresenta un intreccio tra parole e suoni che dà vita a racconti inediti, un’ulteriore dimostrazione di come l’arte possa dialogare con leggende e tradizioni per restituire nuovi spunti di riflessione. La musica cerca così di catturare storie dimenticate, rinverdendole con linguaggi contemporanei, ma fedeli a radici antiche.
Un viaggio tra storie urbane e narrazioni globali
Il racconto delle ragazze vestite da animali nella piazza milanese si lega a riflessioni più ampie sulla cultura della narrazione e sulle forme che essa assume oggi. La scena osservata, quasi cinematografica nel suo svolgimento, si intreccia con la musica e la letteratura che valorizzano la parola come strumento per narrare il mondo e i suoi abitanti.
A volte la vita offre scene che sembrano uscite da un film o da un libro, con personaggi e dettagli capaci di attirare lo sguardo e la mente. Le storie di quella piazza si rivelano così parte di un tessuto culturale più vasto, dove forme espressive diverse si alimentano e si riflettono a vicenda. L’incontro tra passato e presente, tra la tradizione orale e nuove forme artistiche, mostra una città viva, capace di sorprenderci ancora con i suoi racconti.
Così, tra panchine occupate, cani senza museruola e ragazze in felpe “animali”, si snoda una vicenda minuta eppure ricca di spunti, accompagnata dalla musica e dalle parole di chi racconta storie per mestiere. Il mix di realtà e narrazione apre nuovi sguardi sulla quotidianità e su come il racconto sappia ritagliarsi spazi inattesi nella vita urbana.