Pubblicità sospesa per u power dopo le polemiche su john travolta a Sanremo e nuovo spot contestato

u power, marchio di calzature di Monza, è al centro di polemiche per pubblicità occulta e uno spot contestato che coinvolge un minore, portando a sanzioni e dibattiti sulla correttezza nei media.
Il marchio di calzature u power è al centro di controversie per una multa alla Rai per pubblicità occulta con John Travolta a Sanremo 2024 e per la sospensione di uno spot accusato di sessualizzare un minore, su segnalazione di Selvaggia Lucarelli. - Unita.tv

L’attenzione mediatica su u power, marchio di calzature con sede a Monza, è tornata a farsi sentire nelle ultime settimane. Dopo la multa di 206.000 euro che la Rai ha ricevuto per la presenza di John Travolta con scarpe del brand durante il Festival di Sanremo 2024, a marzo 2025 è stato sospeso uno spot televisivo di u power dopo le segnalazioni di Selvaggia Lucarelli. Le contestazioni riguardano principalmente il coinvolgimento di un minore e una rappresentazione giudicata inappropriata dal giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Il caso ha riacceso il dibattito sui confini tra pubblicità e correttezza nei media italiani.

La vicenda di john travolta e la multa alla rai per pubblicità occulta

Nel febbraio 2024 John Travolta ha partecipato al Festival di Sanremo, indossando un paio di scarpe bianche firmate u power, marchio noto nel mondo delle calzature da lavoro. Travolta era testimonial del brand dalla fine del 2023 e la sua presenza sul palco del teatro Ariston con calzature ben in vista ha subito attirato l’attenzione dei media. Si è infatti parlato subito di un compenso molto alto per l’apparizione, ipotesi che ha alimentato un’intensa discussione sul confine tra ospitata e pubblicità occulta.

Nei mesi successivi l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di multare la Rai per un importo di 206.000 euro, ritenendo che la presenza del brand sul palco fosse stata una vera e propria forma di pubblicità non dichiarata, in violazione delle norme. La Rai, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di procedere per vie legali per il risarcimento dei danni di immagine provocati dalla sanzione e dalla diffusione della notizia.

In tutto ciò Amadeus, conduttore del festival, aveva rigettato le accuse di pubblicità occulta, spiegando che la partecipazione di John Travolta non era stata strumentalizzata per la promozione commerciale. Matteo, direttore marketing di u power, invece confermò a inizio febbraio che la campagna mediatica per il lancio delle scarpe prevedeva un coinvolgimento diretto delle star presenti a Sanremo, documentato in una mail inviata ai rivenditori, circostanza che ha alimentato ulteriori dubbi sulla gestione della promozione.

Lo spot di u power e le polemiche nate

Nella primavera del 2025, u power ha mandato in onda uno spot pubblicitario dedicato alla linea Red Ego, pensata per chi usa calzature leggere e protettive sul luogo di lavoro. Nel video, un bambino di circa 8-10 anni guarda una ragazza in minigonna che balla su un palco, mentre in sottofondo si sente la voce di Diletta Leotta che invita a “lasciarsi stupire ancora una volta”.

Questo spot ha scatenato molte polemiche, soprattutto dopo le osservazioni pubblicate da Selvaggia Lucarelli sui social il 24 marzo. Lucarelli ha evidenziato il problema etico dell’utilizzo di un minore in un contesto ritenuto ambiguo, da cui sarebbe emersa una sessualizzazione indiretta che non rispecchia le regole della pubblicità corretta. Il dibattito è stato seguito da alcune testate giornalistiche e si è concentrato sulla responsabilità dei brand nel presentare contenuti adatti e rispettosi.

Nonostante il clamore iniziale, nelle settimane successive sembrava che il caso si fosse smorzato, fino alla nota più recente della stessa giornalista che ha fatto sapere come l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria abbia preso una decisione vincolante.

La decisione del giurì e le conseguenze per lo spot

Venerdì scorso, il giurì del comitato di controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha esaminato la segnalazione sullo spot di u power. Dopo aver valutato il materiale, il giudizio è stato netto. Lo spot viola l’articolo 11, ultimo comma, del codice di autodisciplina, che vieta la rappresentazione di comportamenti o atteggiamenti improntati alla sessualizzazione di minori o soggetti che possano apparire tali.

Di conseguenza, il comitato ha ordinato la cessazione immediata della diffusione dello spot sui canali televisivi. Al momento, tuttavia, il video resta ancora visibile sul canale ufficiale YouTube di u power. La sospensione in tv impedirà però ulteriori trasmissioni, segnando una battuta d’arresto per la promozione della linea Red Ego.

Selvaggia Lucarelli ha aggiornato il pubblico attraverso la sua newsletter, sottolineando come l’intervento sia frutto anche della sua segnalazione e di un confronto costante con l’Istituto. La vicenda rappresenta un caso significativo sul controllo dei contenuti pubblicitari che coinvolgono minori, ribadendo i limiti che i brand devono rispettare nel comunicare al pubblico.