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processo a Harvey Weinstein a New York: tensioni in giuria e primo verdetto di colpevolezza

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Il processo a Harvey Weinstein, ex produttore hollywoodiano, sta vivendo momenti di alta tensione in tribunale a New York. Dopo cinque giorni di Camera Di Consiglio, la giuria ha emesso un primo verdetto: Weinstein è stato giudicato colpevole per un atto sessuale su Miriam Haley. Ma il clima tra i giurati si è fatto così teso da costringere il giudice a sospendere le deliberazioni.

La giuria che deve decidere sul destino di Weinstein è composta da sette donne e cinque uomini. Dopo aver analizzato le accuse, ha assolto l’ex produttore per il capo d’imputazione legato a Kaja Sokola, ma non ha ancora deciso sull’accusa più grave: lo stupro contestato da Jessica Mann.

Le tensioni sono esplose durante il quinto giorno di discussioni in Camera Di Consiglio. Secondo fonti presenti in tribunale, i giurati hanno avuto scontri verbali accesi e si sono minacciati anche fisicamente. Un clima difficile che ha spinto il giudice Curtis Farber a interrompere anticipatamente la giornata.

La richiesta di rinvio da parte di weinstein

In aula, Weinstein ha chiesto un allungamento del processo con parole forti: «È la mia vita in gioco, questo non è giusto». La sua difesa punta a guadagnare tempo per preparare meglio la strategia difensiva.

Il giudice Farber ha però deciso che era meglio fermarsi lì per evitare ulteriori tensioni e lasciare ai giurati qualche ora per calmarsi prima della ripresa delle deliberazioni.

Cosa c’è dietro questa nuova fase del processo?

Questo nuovo procedimento arriva dopo una sentenza del 2020 che aveva condannato Weinstein per stupro e atto sessuale criminale. Tuttavia quella condanna era stata annullata dalla Corte D’Appello Dello Stato di New York per un vizio procedurale.

In particolare, il giudice Jenny Rivera aveva stabilito che alcune testimonianze contro l’ex produttore non potevano essere ammesse perché riguardavano accuse non formalmente imputate nel processo. Queste prove erano state usate solo per mostrare una presunta propensione criminale di Weinstein, cosa vietata dal diritto penale americano.

L’importanza delle regole processuali nel caso weinstein

La decisione della Corte D’Appello ha quindi obbligato a riaprire il caso con un nuovo procedimento più rigoroso sulle prove ammesse. Questo spiega perché oggi si discute solo su alcuni capi d’imputazione specifici e non su tutte le accuse iniziali contro l’ex produttore.

Il caso Weinstein resta uno dei più seguiti al mondo perché mette al centro temi delicati come la violenza sessuale e i diritti delle vittime nel sistema giudiziario statunitense.

Cosa succederà adesso?

Con la sospensione delle deliberazioni decisa dal giudice Farber, resta ancora aperta la partita sul capo d’imputazione più grave: lo stupro contestato da Jessica Mann. La decisione finale potrebbe arrivare nelle prossime ore o giorni.

Intanto l’attenzione resta alta sia negli Stati Uniti sia all’estero. Il processo rappresenta un momento chiave nella lotta contro gli abusi nel mondo dello spettacolo e oltre.

Weinstein continua a negare ogni accusa mentre le vittime aspettano una sentenza definitiva che possa fare chiarezza su quanto accaduto negli anni passati tra i corridoi dorati di Hollywood.

Ultimo aggiornamento il 11 Giugno 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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