Pierluigi diaco pensa a un “non è la rai” con donne over 70: il nuovo format “signora mia – l’età lo consente”
Pierluigi Diaco presenta “Signora Mia – L’Età lo Consente” al Festival della TV di Dogliani, un programma che celebra le donne over 70, valorizzando storie e esperienze spesso trascurate.

Pierluigi Diaco presenta al Festival della TV di Dogliani "Signora Mia – L’Età lo Consente", un nuovo programma Rai dedicato a donne over 70, che celebra bellezza, saggezza e storie della terza età, rinnovando il tema del confronto generazionale in televisione. - Unita.tv
Pierluigi Diaco, volto noto di Rai 2, ha presentato al Festival della TV di Dogliani la sua nuova idea per un programma televisivo che ruoterà attorno a donne dai 70 anni in su. Dopo avere affrontato nei suoi show precedenti il confronto generazionale tra giovani e anziani, questa volta il conduttore vuole portare sullo schermo un progetto che mette al centro la figura femminile anziana. La proposta potrebbe entrare già nei palinsesti Rai che saranno presentati entro fine giugno 2025. Scopriamo in cosa consiste questa iniziativa e quali sono le intenzioni di Diaco nel realizzarla.
Il ritorno di non è la rai in chiave over 70 per recuperare storie dimenticate
L’idea di Diaco prende spunto dal celebre programma degli anni ’90 “Non è la Rai”, ma lo ripensa abbattendo i limiti anagrafici del cast storicamente formato da giovani ragazze adolescenti o ventenni. Il nuovo progetto, intitolato “Signora Mia – L’Età lo Consente”, punta a coinvolgere protagoniste con almeno 70 anni di età. Secondo quanto ha rivelato il conduttore, l’intenzione è quella di riportare in vita uno show simile per ritmo e stile, ma con un cast che rappresenta donne in età avanzata.
Questa operazione vuole offrire una vetrina a una fascia di pubblico e di soggetti molto spesso esclusi dai riflettori televisivi e dai grandi media. Il programma si propone di mostrare la bellezza, la saggezza e la vitalità che appartengono a questa fascia d’età, spesso sottovalutata nei contenuti valoriali della TV italiana. Già dal nome si capisce che il titolo richiama un’atmosfera gentile e rispettosa verso chi ha accumulato anni e storie da raccontare.
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Il riferimento a “Non è la Rai” non è casuale: quel programma ha segnato un’epoca e ha rappresentato un punto di rottura con i format precedenti per la presenza massiccia di giovani protagoniste. Diaco, che ha già colto l’interesse suscitato dal confronto tra generazioni, ora cerca di invertire la prospettiva, dedicando attenzioni a chi ha molto vissuto e molto da dire. L’aspetto generazionale resta insomma al centro, ma cambia completamente la fascia d’età e la narrazione.
Il progetto al festival della tv di dogliani e la possibile partenza nei palinsesti rai
Pierluigi Diaco ha scelto il Festival della TV di Dogliani, evento ormai importante nel calendario culturale e mediatico, per svelare questa idea. Durante l’incontro con la stampa, è emersa la volontà di concretizzare un progetto che sembra destinato a far discutere e a differenziarsi da tutto ciò che passa in tv negli ultimi tempi. La modalità di presentazione ha dato conto di un percorso iniziato da tempo, con la registrazione alla SIAE del titolo “Signora Mia – L’Età lo Consente” e la definizione di un format.
Il conduttore ha annunciato che la proposta potrebbe essere inserita già nella prossima stagione televisiva Rai, i cui palinsesti saranno ufficializzati entro la fine di giugno 2025. La volontà di prendersi questo spazio non sembra essere casuale o meramente sperimentale, poiché l’investimento creativo e organizzativo appare solido. La ricerca di “un’Ambra di ottantasette anni” e di altre figure femminili dimostra la volontà di selezionare volti autentici e significativi, capaci di incarnare il progetto in modo credibile e coinvolgente.
Come in tutti i programmi, la riuscita dipenderà soprattutto dalla scelta del cast e dalla capacità di raccontare storie interessanti e genuine. Ma Diaco non perde occasione per rimarcare la pressione mediatica a favore di un genere televisivo che ancora manca e che potrebbe persino risultare una novità apprezzata dal pubblico classico e da quello più giovane curioso di vedere uno specchio diverso dell’età matura.
Un regalo alla terza età: celebrare la donna anziana tra bellezza e saggezza
Il cuore della proposta di Diaco è proprio la celebrazione della fascia d’età più avanti, che si presta spesso a stereotipi banali o a una completa invisibilità all’interno della programmazione mediatica. “Signora Mia – L’Età lo Consente” vuole raccontare una bellezza diversa, fatta di esperienza, di profondità emotiva e di storie ricche di significato. Non è solo un programma di intrattenimento, ma si tratta anche di un’occasione per valorizzare un segmento della popolazione spesso dimenticato.
La presenza di donne over 70 chiamate a esprimersi, a raccontarsi e a confrontarsi con diverse tematiche promette un lavoro di rappresentazione che sfida i modelli tradizionali e le aspettative consolidate. C’è il desiderio di portare sul piccolo schermo esistenze meno visibili ma altrettanto vive e coraggiose. La sfida sta nel mostrare il fascino della maturità e della terza età, senza cadere in cliché o toni pietistici.
Le donne che Diaco cerca potrebbero diventare protagoniste di uno spettacolo che alterna momenti di leggerezza a situazioni più profonde, mettendo in evidenza abilità artistiche, personali e sociali. La sigla stessa, “L’Età lo Consente”, indica un permesso a vivere la propria età con libertà e consapevolezza, senza il peso di giudizi esterni limitativi. Si potrebbe così aprire una stagione televisiva più attenta a segmenti di pubblico poco frequentati e a storie spesso trascurate dai media.
La carriera di pierluigi diaco all’insegna del dialogo tra generazioni
Il percorso di Pierluigi Diaco in televisione ha avuto un filo conduttore ben preciso: il confronto tra diverse generazioni. I suoi format più recenti, come “BellaMa’” con la Generazione Z e il confronto con i Boomer, hanno costruito ponti tra età diverse creando momenti di dibattito e intrattenimento. Questa nuova idea porta avanti lo stesso tema ma si fa più intima e particolareggiata.
Con questo progetto, Diaco sembra voler scrivere un capitolo nuovo rispetto ai vecchi modelli di tv generazionale, mettendo al centro la forza della donna matura e la ricchezza del vissuto. Il passaggio dalla tensione generazionale a una vera e propria festa dei protagonisti over 70 porta a fare un ulteriore salto narrativo. Il conduttore ha scelto spesso di affrontare temi di attualità legati alla società e ai suoi cambiamenti, e ora anche la vecchiaia può diventare argomento di racconto televisivo.
Il fatto di proporre un programma che presenti il talento e la presenza di donne più anziane mette sotto i riflettori anche altre questioni culturali importanti: il valore della memoria, la capacità di trasmettere esperienze, l’importanza di interpretare ruoli diversi nelle rappresentazioni mediatiche. Diaco si conferma innanzitutto un narratore attento alle trasformazioni sociali, che cerca di rifletterle in programmi che tocchino fasce di pubblico diverse.
Il debutto eventuale di “Signora Mia” nei palinsesti Rai sarà dunque l’evoluzione di un percorso iniziato tempo fa e, in qualche modo, rappresenta uno sguardo in avanti verso una televisione che nel 2025 non esclude l’età avanzata, ma la mette al centro. L’aspetto generazionale resta protagonista, con un cambiamento di focus che può aprire spazi a nuovi racconti e ad una dialettica più ampia.