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Perché il sesto die hard non è mai arrivato al cinema: il racconto di len wiseman su mcclane

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Il progetto "mcclane", ultimo capitolo della saga Die Hard, è stato sospeso a causa dell'acquisizione Disney e del ritiro di Bruce Willis, lasciando incerto il futuro del franchise. - Unita.tv
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La saga di Die Hard ha segnato il cinema d’azione dagli anni ’80, ma l’ultimo capitolo atteso non ha mai visto la luce. Il progetto “mcclane“, concepito come chiusura della saga, è stato sospeso senza una data di ripresa. Len Wiseman, regista dell’ultimo film uscito nel 2013, ha parlato per la prima volta delle ragioni dietro questa interruzione e del destino del personaggio iconico interpretato da Bruce Willis.

Il progetto mcclane, un prequel e sequel in un unico racconto

Len Wiseman ha lavorato a “mcclane” per quattro anni, sviluppando una trama complessa che avrebbe intrecciato due linee temporali. L’idea era mostrare il giovane John McClane agli inizi della sua carriera nella polizia di New York, negli anni ’70, alternata alla sua versione più adulta impegnata in un’ultima missione. Questa struttura narrava una vicenda simile a Il padrino parte II, parallela e allo stesso tempo connessa alle origini del personaggio.

La sceneggiatura, definita da Wiseman molto solida e intensa, doveva riportare il franchise a una dimensione più cupa e riflessiva, lontana dalle critiche ricevute da “Die Hard – Un buon giorno per morire” del 2013. Quest’ultimo film aveva deluso gran parte del pubblico e della critica, segnando un calo di interesse per la serie.

Impegno e aspettative

Wiseman ha sottolineato come fosse molto vicino alla realizzazione del film, avendo rifiutato altre offerte per concentrarsi su questo progetto. In più occasioni aveva dichiarato che “mcclane” sarebbe successo a breve. Eppure, nonostante l’entusiasmo, il progetto non ha mai preso il via.

Ostacoli industriali e il ritiro di bruce willis dalla recitazione

Il blocco definitivo del progetto è arrivato nel 2019, dopo che la Disney ha acquisito la 20th Century Fox, proprietaria dei diritti del franchise. Con il cambio di gestione, la priorità verso film come Die Hard è calata notevolmente. Le nuove strategie corporate e il ripensamento del catalogo hanno rallentato qualsiasi sviluppo legato alla serie.

Nel 2022 Bruce Willis ha annunciato il suo ritiro dalle scene per motivi di salute, legati all’afasia diagnosticata di recente. La decisione impedisce di fatto qualsiasi ritorno del protagonista originario nei panni di McClane. Questo fatto ha chiuso definitivamente la strada a un potenziale “mcclane” con Willis e ne ha sancito la fine, almeno nel modo atteso dai fan.

Wiseman ha detto di aver immaginato un finale degno per la saga, che avrebbe restituito quel vigore e quella tensione narrativa già presenti nel primo capitolo, “Trappola di cristallo”. Quel film resta ancora oggi un modello nel cinema di azione per l’interpretazione e la scrittura del personaggio.

Un addio forzato

Il ritiro di Willis ha rappresentato un momento chiave nella decisione di sospendere il progetto, lasciando il futuro di Die Hard in una situazione di grande incertezza.

Il futuro della saga die hard e il lascito di john mcclane

Con Bruce Willis fuori dal gioco, la Disney affronterà scelte complicate se deciderà di riportare in vita Die Hard. Non avendo più l’elemento centrale della storyline, ogni nuovo progetto perderebbe gran parte dell’identità originale. Il rischio di non rispettare la memoria del personaggio e della saga spinge a una pausa forzata.

I fan conservano il ricordo di John McClane come un eroe duro ma umano, capace di affrontare situazioni estreme senza perdere quel tratto di ironia che lo ha reso unico. Negli anni ha definito il modello per molti protagonisti d’azione successivi.

L’attesa su una possibile nuova era si è spentà, ma il personaggio resta un simbolo del cinema americano anni ’80 e ’90. La storia di mcclane ora vive soprattutto nei lungometraggi passati e nei ricordi del pubblico, mentre il capitolo finale resta un mistero nel panorama delle saghe d’azione hollywoodiane.

Written by
Andrea Ricci

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