Paolo Camilli ha conquistato mezzo milione di follower su Instagram con i suoi sketch e monologhi ironici, ma è molto più di un comico social. Attore, autore e giudice in diversi festival e show, si muove con agilità tra il teatro, il cinema e la televisione, raccontando i cambiamenti sociali con leggerezza e intelligenza. Dal set della serie tv The White Lotus alla collaborazione con Whoopi Goldberg nel film leopardi & co, Camilli parla anche delle sfide e le conquiste della comunità Lgbtqi+ in Italia, offrendo spunti concreti sulle dinamiche attuali.
Un giurato tra nuovi linguaggi e scoperta di talenti al figari international short film festival
Paolo Camilli ha scelto di mettersi in gioco come giurato alla 15ª edizione del figari international short film festival, organizzato a Golfo Aranci nel 2025. Al telefono racconta di vivere questo ruolo con tranquillità e interesse, perché gli permette di conoscere volti nuovi e stili diversi nel racconto cinematografico. Per lui, un festival non è solo una gara ma un luogo dove far circolare idee ed energia creativa.
Camilli sottolinea l’importanza di un giudizio sincero perché il feedback può influenzare la carriera di un artista emergente. Sa bene che dietro ogni opera c’è il lavoro di tante persone che aspettano di vedere riconosciuto il proprio talento con uno sguardo attento e critico. Nei suoi interventi cerca di capire non solo la qualità tecnica ma anche la forza comunicativa e l’onestà emotiva delle storie che gli vengono proposte.
Definisce questo momento essenziale per ampliare la propria apertura mentale verso nuovi linguaggi. Per lui, la curiosità e la voglia di scoprire sono strumenti che alimentano la crescita personale e professionale. Nel suo percorso artistico la contaminazione con persone diverse è stata sempre fondamentale per non cadere in schemi rigidi o a tratti stantii.
Il tempo meno frenetico e la ricerca di autenticità negli spettacoli live
Parlando del suo rapporto con il pubblico, Camilli Osserva che viviamo in una fase di trasformazione in cui la soglia di attenzione si è ridotta parecchio. I social e i contenuti digitali rapidi hanno abituato tutti a un consumo istantaneo, che però lascia poco spazio all’approfondimento e all’esperienza condivisa.
Per questo l’attore vede negli spettacoli dal vivo un momento prezioso: costringono a fermarsi, a vivere il presente e a entrare in contatto diretto con le emozioni. Sul palco, ogni gesto e ogni parola si caricano di energia, diversa da qualunque altro mezzo. Questo contatto vero restituisce un valore umano che nelle altre forme di intrattenimento manca.
Camilli ipotizza che presto nasceranno nuovi modi di spettacolo, soprattutto nei tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, ma sempre puntando a creare qualcosa che coinvolga profondamente gli spettatori. Le crisi infatti portano con sé possibilità insospettate: spingono a trovare nuovi modi per raccontare storie e a sperimentare format che sorprendano.
Uscire dalla ” Sconfort zone ” : quando l’ arte provoca e cambia prospettiva
Il suo spettacolo di maggior successo, Sconfort zone, affronta il tema delle relazioni complicate e dei vincoli che spesso ci facciamo da soli. Camilli spiega che la “Comfort zone” racconta uno spazio nel quale ci sentiamo al sicuro ma rischiamo di diventare ciechi rispetto a ciò che ci circonda. Questa sicurezza “finta” mantiene vivi rapporti tossici o situazioni lavorative insoddisfacenti.
Nel suo show la parola d’ordine è uscire da queste dinamiche di stasi e mettere in dubbio anche ciò che sembra consueto o scontato. L’arte diventa così uno strumento per guardare dentro di sé con coraggio, per aprirsi a nuova consapevolezza. Camilli dice che il suo lavoro da artista significa proprio questo: spingersi oltre la zona di Comfort e accettare la sfida del cambiamento.
Quando si lavora insieme a gruppi diversi, si ha continuamente la possibilità di evolvere. Questo processo non è mai facile, richiede disponibilità e coraggio, ma regala nuovi stimoli e crescita. L’attore vede nell’improvvisazione e nel confronto con colleghi la chiave per non fossilizzarsi mai.
Comicità smart e il mood delle nuove generazioni tra nostalgia e consapevolezza
Nel racconto delle sue performance su Instagram, Camilli riesce a catturare i sentimenti dei millennials, spesso attraversati da una nostalgia leggera per il passato. Ma lui tiene a precisare che il ricordo deve restare un gioco leggero e mai un gorgo emotivo da cui non si esce. Troppa nostalgia diventa pesante, come parlare da “nonni”, staccati dalla realtà giovane.
L’attore ha anche affrontato il tema del politicamente corretto, spiegando che ora si presta più attenzione alle parole e alle sensibilità altrui. La comicità supera la battuta veloce e superficiale e diventa un lavoro che prende sul serio il pubblico, cercando di raccontare mondi diversi senza cadere nella volgarità.
Questa evoluzione è segno di una crescita culturale diffusa. Camilli ricorda che prima non si faceva caso a certi aspetti, oggi invece tutte le novità arrivano dall’apertura verso ciò che una volta sembrava distante. Il rispetto per l’altro, anche nella satira e nella risata, è diventato un nuovo punto di partenza.
Esperienze Internazionali : the white Lotus e il set con Whoopi Goldberg
Tra i lavori più significativi nel 2025 c’è la sua partecipazione alla seconda stagione della serie The White Lotus, prodotta da Hbo. Camilli descrive questa esperienza come incredibile e spiega che in America C’è un interesse speciale verso gli Italiani, visti come persone aperte e accoglienti. Questo lato umano, dice, è molto apprezzato e dimostra una purezza emotiva che a volte si dà per scontata.
In parallelo, Camilli ha lavorato al film leopardi & co di Federica Biondi, condividendo il set con nomi come jeremy irvine, denise Tantucci e l’icona Whoopi Goldberg. Nel film interpreta un complottista terrapiattista, un ruolo che ha costruito partendo dall’insicurezza del personaggio, che però resta fondamentalmente una persona di cuore.
Chiacchierare con Whoopi Goldberg sul set è stato per lui un momento speciale. Racconta di averle chiesto se avesse mai provato le olive all’ascolana, perché stavano girando nelle Marche. Nonostante la fama dei colleghi, Camilli dice di essersi subito sentito a proprio agio, un segno di umanità che spesso si nasconde dietro i grandi nomi.
Diritti lgbtqi+ in Italia : tra narrazioni sbagliate e realtà quotidiane
Paolo Camilli affronta il tema dei diritti Lgbtqi+ in Italia, denunciando una narrazione politica che spesso non rispecchia la situazione vera delle persone. È convinto che la società sia più aperta e pronta del discorso pubblico, e che molte persone conoscano direttamente qualcuno che fa parte di queste comunità. Famiglie, amicizie e relazioni ormai convivono senza drammi come un tempo.
Il dibattito politico invece a volte crea un clima di tensione che non serve a nessuno. Camilli tiene a sottolineare che anche l’attivismo assume forme diverse: non si tratta solo di protestare in piazza, ma anche di piccoli gesti quotidiani, come scegliere il proprio abbigliamento o vivere con autenticità.
Guardando all’Europa, riconosce che alcune nazioni spingono verso politiche arretrate, ma ribadisce che in Italia il Cammino Dei Diritti ha fatto passi avanti e non si può ignorare questo. È un percorso in divenire, lento forse, ma con segnali concreti di cambiamento.
La sua parola finale rimane un invito a guardare la realtà senza pregiudizi e a riconoscere che l’affetto e la sincerità nelle relazioni valgono più di ogni etichetta o posizione politica.