Paolo bonolis rivela perché una puntata di ciao darwin fu cancellata dopo la telefonata di berlusconi
Paolo Bonolis racconta le sfide di Ciao Darwin, tra puntate controverse e cancellazioni, inclusa quella bloccata da Silvio Berlusconi, evidenziando l’importanza del sorriso e della gentilezza in tv.

Paolo Bonolis svela retroscena inediti su "Ciao Darwin", tra puntate difficili, una cancellazione voluta da Berlusconi e il valore del sorriso e della gentilezza nello spettacolo. - Unita.tv
Ciao Darwin ha segnato un’epoca per la televisione italiana con il suo mix di gioco e provocazione, ma la sua chiusura nel 2024 ha chiuso un capitolo importante per Canale 5. Paolo Bonolis, la voce storica dietro al programma, ha recentemente svelato aneddoti e retroscena che riguardano le puntate più controverse e anche quelle mai andate in onda. Tra queste, spicca una cancellazione decisa dopo un intervento diretto di Silvio Berlusconi.
Le puntate più difficili di ciao darwin fra trasgressione e tensioni in studio
Non tutte le puntate di Ciao Darwin furono facili da realizzare. Secondo Paolo Bonolis, una delle più impegnative fu quella che mise a confronto due categorie decisamente opposte: da un lato, le attrici di arte drammatica e dall’altro, le attrici del cinema per adulti.
Bonolis racconta che quella puntata richiese un servizio d’ordine triplicato per gestire la tensione in studio. Le attrici protagoniste, soprattutto quelle legate al cinema per adulti, mostrarono comportamenti molto forti che crearono un clima quasi “infernale”. Non si trattava solo di provocazione in senso stretto, ma di una presenza travolgente e a tratti minacciosa.
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Questa esperienza, dice il presentatore, portò a riflettere sul senso della provocazione e del gusto per la trasgressione in tv. Bonolis sottolinea come non sia la trasgressione in sé a divertire, ma la finzione e l’affettazione di certi atteggiamenti che finiscono per risultare grotteschi. Quel tipo di comportamento ispira più noia che divertimento, soprattutto quando si traduce in una falsa ipocrisia ovunque, anche nei rapporti umani.
La telefonata di berlusconi e la puntata mai realizzata
Durante un episodio del podcast di Giacomo Poretti, Paolo Bonolis ha raccontato di un progetto per una delle puntate di Ciao Darwin che non vide mai la luce. L’idea prevedeva un confronto diretto tra due squadre particolari: i Papa Boys e le Papi Girls, in un contesto che risale ai primi anni della presidenza di Silvio Berlusconi.
Il presentatore spiegò che proprio in quel periodo ricevette una telefonata da Berlusconi in persona, in cui l’allora presidente del consiglio manifestò la volontà di non andare avanti con quel tema. Berlusconi, fondatore di Mediaset, chiese a Bonolis di accantonare la sfida tra quelle due categorie. Il conduttore accettò senza opporre resistenza raccontando come capì la situazione e decise di rinunciare all’idea.
Bonolis definì quella puntata “carina” e divertente, ma anche consapevole dei tempi e delle sensibilità politiche e sociali che rendevano difficile portarla in onda. La telefonata rappresentò un chiaro segnale di quanto la televisione, pur libera, fosse parte di un quadro più ampio di potere e influenza, almeno in quegli anni.
Il sorriso e la gentilezza come valori fondamentali nello spettacolo
Paolo Bonolis si è spesso soffermato sul valore del sorriso in televisione, una missione che ha sempre guidato la sua carriera. Per lui, regalare un sorriso allo spettatore è uno dei doni più importanti che un programma possa offrire.
Nel corso della stessa intervista ha evidenziato come la gentilezza manchi molto nei tempi attuali, e come abbia un ruolo fondamentale nell’intrattenimento. Saper sorridere, anche di sé stessi, senza prendersi troppo sul serio, è una capacità rara e importante.
Il conduttore ha insistito sul fatto che dietro al divertimento, soprattutto in programmi come Ciao Darwin, ci sia spesso più di quanto appare. La leggerezza dello spettacolo non deve trarre in inganno: dietro c’è un pensiero che sa essere anche critico nei confronti di certe maschere sociali. Questo equilibrio tra sorriso e riflessione ha rappresentato sempre l’identità del suo lavoro in tv.