Paola iezzi racconta il suo percorso difficile: “ho pensato spesso alla morte” tra musica, sofferenza e rinascita

Paola Iezzi racconta il suo percorso di rinascita dopo la rottura con Chiara, affrontando le sfide personali e professionali, e celebra il legame musicale che le unisce.
Paola Iezzi racconta in un'intervista a Belve il difficile percorso personale e professionale vissuto con la sorella Chiara, tra lotte interiori, crisi psicologiche e la rinascita artistica insieme. - Unita.tv

Il ritorno alla musica per paola iezzi e sua sorella chiara ha riacceso l’entusiasmo dei fan, ma dietro il successo si nasconde un percorso fatto di lotte interiori e scelte difficili. In un’intervista molto intensa rilasciata a francesca fagnani per il programma belve su rai2, la cantante ha parlato senza filtri della caduta e della risalita, mostrando il volto umano di chi ha vissuto momenti di grande angoscia. Ecco come paola ha condiviso pezzi della sua vita dietro le quinte, tra difficoltà psychologiche e un legame con la sorella tanto forte quanto complicato.

Dieci anni di musica, fatica e abbandono: la separazione da chiara e il momento più oscuro

Paola iezzi ha descritto gli anni trascorsi al fianco di chiara come un periodo intenso, pieno di pressioni e sacrifici che alla fine hanno portato alla rottura. Dopo dieci anni di lavoro incessante, tra successi e tensioni, la cantante ha confessato di essersi ritrovata persa. Ha raccontato di aver pensato spesso alla morte in quei momenti, una realtà dura ma resa pubblica per rompere tabù ancora presenti nel mondo dello spettacolo. La scelta di allontanarsi dall’attività musicale comune è stata dolorosa ma necessaria. La consapevolezza di trovarsi in una situazione insostenibile le ha fatto prendere la decisione di iniziare una terapia e di assumere antidepressivi per gestire ansia e depressione.

La fase delicata e la rottura

Questa fase, molto delicata, ha rappresentato uno spartiacque per paola. Lo stress accumulato e la fusione tra sfera lavorativa e privata con chiara erano diventati un peso insopportabile. La cantante ha sottolineato come nella coppia artistica fosse difficile mantenere un confine, portando a un sovraccarico emotivo. La rottura ha permesso a entrambe di ritrovare sé stesse e di avviare un percorso di guarigione. Solo dopo, con più tranquillità, hanno potuto tornare insieme sul palco, offrendo nuovamente la loro musica al pubblico, con una rinnovata energia.

Paola iezzi celebra il legame musicale con chiara: dal successo di vamos a bailar a kamasutra

Il rapporto tra paola e chiara iezzi è sempre stato un elemento centrale nella loro carriera. Paola ha spiegato che la loro musica è nata insieme, frutto di una simbiosi unica che però ha avuto un costo emotivo. Hanno condiviso non solo il palco ma anche la vita, tanto che i confini tra lavoro e sentimenti si sono confusi spesso. Il successo di brani come “vamos a bailar” ha segnato un momento di splendore, mentre il video di “kamasutra” ha mostrato una volontà precisa di sfidare i limiti, combinando provocazione e arte.

Un video che sfida i limiti

Paola ha sottolineato che quel video rimane ancora molto audace, soprattutto se confrontato con molti video attuali che risultano più pudichi. L’intento non era solo creare scalpore ma rompere alcune regole estetiche e culturali nel mondo della musica pop italiana degli anni ’90 e 2000. Questo spirito provocatorio ha caratterizzato l’arte delle sorelle iezzi, segnando un’epoca di sperimentazione e rottura di tabù, quasi anticipando dibattiti poi esplosi negli anni successivi. Nel ricordare quei tempi, paola ha mostrato rispetto per il loro passato e la complessità della loro crescita artistica.

Paola iezzi rompe gli stereotipi sulla sua vita privata: “non sono una dominatrice, ma amo il letto”

Oltre all’immagine pubblica di cantante, paola iezzi ha voluto chiarire alcuni luoghi comuni sulla sua personalità, soprattutto legati alla sfera intima. Chi la vede sul palco o sui social spesso la immagina come una figura dominante, una percezione sbagliata che lei ha voluto correggere direttamente. “Non sono una santa, ma neanche una dominatrice”, ha detto, spiegando che il suo bisogno principale è la comodità, specie quando si parla di momenti rilassati come quelli in camera da letto.

Paola ha raccontato anche di ricevere molti messaggi volgari su internet, messaggi che smentiscono poi le interazioni cordiali e rispettose quando incontra le persone di persona. Da quasi venti anni è legata sentimentalmente a paolo santambrogio, fotografo riconosciuto, e ha parlato con naturalezza della loro relazione stabile. La questione dei figli non si è mai concretizzata, un elemento che affronta senza rimpianti. Anche se a volte osserva altre madri con i loro bambini, riflettendo sul fatto che forse non avere figli è stata una fortuna, soprattutto per via del lavoro che svolge.

Una confessione schietta

Infine, la confessione aperta di paola iezzi completa il ritratto di una donna che ha attraversato prove dure, senza nasconderle. Il racconto tocca temi di benessere mentale e opportunità di ricominciare, in un mondo, il suo, segnato dal confronto continuo con i propri limiti. Potrebbe rappresentare per molti una voce nuova e sincera che, fuori dal palco, racconta alcune verità difficili da riconoscere.