
"Pacchetto eternità" di Magdalena Ilieva è una black comedy bulgara che, attraverso la gestione di un’impresa funebre, esplora temi di dolore, rancore e corruzione sociale in una provincia segnata da difficoltà economiche e memorie familiari. - Unita.tv
Il film Pacchetto eternità, opera prima della regista Magdelena Ilieva, usa l’ambientazione di un’impresa funebre per raccontare storie di famiglia, dolore e compromessi personali. Situato in una cittadina di provincia bulgara, il lungometraggio intreccia temi di perdita e rancore tra i personaggi, in un contesto segnato da difficoltà economiche e tensioni sociali. La trama si snoda attorno a Bobkata, ultimo erede di un’azienda mortuaria che fatica a resistere, e alla sua complicata relazione con la figura di Joana, ex amante del padre.
Bobkata e la gestione dell’impresa funebre tra drammi personali e ricordi dolorosi
Nel cuore del racconto c’è Bobkata , uomo che fatica a mantenere in piedi l’attività di famiglia dopo aver perso la madre e sopportare il ricordo del padre morto in un incidente stradale trent’anni prima. La sorella Neda è trasferita a Sofia e i due non hanno mai elaborato il trauma che li ha segnati. La bottega di pompe funebri – già in condizioni disastrate – rischia il fallimento, aggravato dalla concorrenza spietata di Mitko, un imprenditore legato alla malavita che monopolizza il mercato locale grazie ai suoi contatti in ospedale. Bobkata vive in una situazione di costante instabilità emotiva ed economica, segnata anche dalla distanza della moglie che ha scelto di trasferirsi in Spagna con il figlio avuto da un precedente matrimonio lasciando lui solo a gestire debiti e difficoltà quotidiane.
Il ritorno di joana e il dilemma di bobkata
La svolta arriva con l’arrivo di Joana , ex ballerina e compagna del padre, considerata responsabile dello scontro mortale. Joana si propone come unica cliente dell’impresa e da quel momento Bobkata deve decidere se lasciarsi sopraffare dall’odio o provare a collaborazione che potrebbe salvare ciò che rimane dell’attività. “Questo rapporto, carico di ambiguità, diventa il motore del film, un intreccio di rancore e bisogno reciproco che offre spunti sul modo in cui si affrontano il passato e il dolore.”
Tra dramma e grottesco, pacchetto eternità declina la morte in forma di black comedy
Il film si muove tra le atmosfere cupe e ironiche proprie del genere black comedy ma si distingue per un tono che ricorda il cinema di Aki Kaurismäki, con quel mix di disperazione e umorismo amaro tipico dei racconti balcanici. Bobkata è ritratto come un uomo incapace di riprendere il controllo della propria vita, le sue azioni spesso producono effetti contrari alle intenzioni e nuove complicazioni.
La regia di Magdelena Ilieva e la sceneggiatura scritta a quattro mani con Jonathan Heidelberger ricorrono a situazioni surreali e momenti comici che smorzano la durezza di temi quali lutto, solitudine e fallimento personale. Un esempio è la scena in cui Joana viene convinta da Bobkata a partecipare a lezioni di ballo in una casa di riposo, dove cerca di proporsi come professionista dei servizi funebri agli anziani ospiti, generando resistenze e ironia.
Un umorismo nero che svela la vulnerabilità
Questo modo di narrare in modo grottesco la morte e chi ci ruota intorno crea uno sguardo insolito su un evento per molti tabù. I personaggi mostrano lati vulnerabili, i loro limiti emergono senza filtri, mentre lo scontro tra passato e presente anima ogni scelta, senza risparmiare tragedie da affrontare.
Uno spaccato sulla società bulgara tra corruzione e eredità storiche
Pacchetto eternità non si limita a una commedia nera di caratteri ma costruisce un quadro in cui il contesto storico-sociale diventa protagonista. La provincia bulgara appare piegata da corruzione e squilibri, rimane imprigionata nei retaggi dell’epoca sovietica. L’interesse economico prevale sul rispetto delle persone e ciò influisce sul destino dei protagonisti e sull’andamento dell’impresa funebre.
Attraverso la descrizione di luoghi e relazioni sociali, la regista definisce un ambiente segnato da povertà e malaffare, senza ricorrere a un semplice realismo ma aggiungendo elementi quasi fantastici. Flashback puntuali ricostruiscono momenti del passato dei personaggi e una sequenza subacquea rafforza questa vena stilistica libera e a tratti incerta.
Riflessioni sulla memoria e la condizione sociale
Questo racconto visivo e narrativo offre una visione amara della realtà bulgara contemporanea, attraverso situazioni che mettono in luce punti di forza e debolezze delle persone comuni, confinate in un sistema che limita la loro capacità di riscatto. Pacchetto eternità, quindi, intreccia vicende personali con riflessioni sulla memoria storica e sulla difficoltà di uscire da circoli viziosi, tutto inquadrato in una cornice di umorismo nero e momenti di spiegata tenerezza tra i personaggi.