Un episodio di sangue ha scosso la comunità di Gemona del Friuli all’alba del 31 luglio 2025. Il ritrovamento di un corpo smembrato all’interno di un’abitazione ha messo in moto le indagini delle forze dell’ordine locali, sotto la guida della Procura della Repubblica di Udine. I dettagli del caso, finora trapelati, fanno emergere particolari inquietanti che coinvolgono da vicino le persone più vicine alla vittima.
ritrovamento macabro in via dei lotti: il corpo di alessandro venier nascosto in cantina
Nella mattinata di giovedì scorso, gli agenti del Comando provinciale dei carabinieri di Udine sono intervenuti in un’abitazione di via dei Lotti, quartiere residenziale di Gemona del Friuli, a seguito di una segnalazione anonima. All’interno della cantina è stato scoperto il corpo di Alessandro Venier, 35 anni, completamente smembrato e occultato dentro un bidone coperto da più strati di calce viva. Le condizioni del cadavere hanno reso evidente la volontà di cancellare ogni traccia, mentre le analisi dei reparti scientifici puntano a datare la morte diversi giorni prima del ritrovamento. Gli investigatori hanno iniziato a raccogliere elementi utili a ricostruire cosa sia accaduto tra quelle mura, concentrandosi anche sulle possibili modalità del crimine e le motivazioni dietro questo gesto violento.
Coinvolgimento diretto di madre e compagna nella denuncia e poi nell’arresto
L’indagine ha preso una direzione inattesa quando la madre della vittima e la compagna, una donna colombiana attorno ai 30 anni, si sono presentate di loro iniziativa al comando dei carabinieri. Entrambe hanno fornito una prima confessione riguardo al delitto, sostenendo di essere coinvolte in qualche modo o di possedere informazioni decisive. Dopo un rapida serie di interrogatori, le due sono state arrestate e accompagnate in caserma. Al momento, gli inquirenti stanno esaminando le dichiarazioni per definire i ruoli precisi e comprendere il movente che avrebbe scatenato la tragedia. È probabile che le prossime ore chiariranno se si tratti di una dinamica familiare o di una vicenda più complessa.
Le operazioni investigative proseguono nel cuore della comunità di gemona
Gli accertamenti sul posto continuano senza sosta, con gli specialisti del RIS che stanno esaminando la scena del crimine e i reperti trovati in casa. La polizia locale ha delimitato la zona per evitare contaminazioni e per proteggere l’integrità delle prove. I test tossicologici e le analisi del materiale biologico potrebbero fornire ulteriori indizi sulle cause del decesso e sul destino del corpo prima di essere nascosto. Nel frattempo, la cittadina, ancora sotto shock, osserva con attenzione gli sviluppi della vicenda che coinvolge una famiglia conosciuta in paese. Sarà compito degli inquirenti mettere insieme ogni frammento di informazione per arrivare a una ricostruzione precisa e formale dei fatti.
Le prossime ore saranno decisive per sciogliere i nodi ancora irrisolti e chiarire i motivi di un delitto che ha lasciato un segno profondo nel Friuli Venezia Giulia.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Andrea Ricci