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Olivia Wilde a Taormina : tra film , serie tv e battaglie per il cinema libero e inclusivo

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Le ultime settimane a Taormina sono state un concentrato di eventi per Olivia Wilde. La regista e attrice ha partecipato al 71° Taormina Film Festival, dove ha ricevuto il Taormina Creativity Award. Qui si è ritrovata sullo stesso palco con ospiti di grande peso, fra cui Ted Sarandos, Martin Scorsese e il collega Seth Rogen. Questi incontri hanno acceso i riflettori non solo sulla sua carriera recente, ma anche sulla serie apple tv+ “the studio”, che punta a mostrare Hollywood con un misto di ironia e passione per il cinema. Wilde ha approfittato del momento per parlare del suo lavoro di regista e dei temi che ama affrontare, così come delle sfide che il mondo del cinema affronta oggi.

Un Po ’ di cabaret Hollywoodiano a Taormina : the studio e l’ arte di ridere col cinema

Al Taormina Film Festival, la presenza di Olivia Wilde, Ted Sarandos e Martin Scorsese ha aggiunto grande energia a una manifestazione che già porta sul palco star da tutto il mondo. La serie di apple tv+ “the studio” è uno dei prodotti più acclamati del 2025, per il modo in cui racconta Hollywood senza prendersi troppo sul serio. Wilde ha spiegato che lavorare su quella serie è stata un’occasione per mettere in scena i lati assurdi e contraddittori dell’industria, che spesso sembra un paradosso: un posto dove si crea magia ma dove è facile sentirsi schiacciati dalle dinamiche di potere.

Ironia e sincerità sono le armi di Seth rogen

Seth Rogen, con la sua intuizione, ha costruito un racconto dal tono divertito ma sincero, un Po’ come una lettera d’amore che però non nasconde le difficoltà. Olivia Wilde ha sottolineato che le condizioni per fare film oggi sono complicate, e che serve un coraggio non da poco per prendersi quei rischi creativi. Lo show mette a nudo la lotta tra passione vera per il cinema e la spinta commerciale che muove il settore.

Donne e vergogna : cosa vuole dire olivia Wilde con le sue storie

Olivia Wilde da attrice è diventata regista e ha deciso di metterci la faccia su questioni che, ancora oggi, spaventano o imbarazzano. Nei film “la rivincita delle sfigate” e “don’t worry darling” ha messo al centro riflessioni sulla femminilità e sulle aspettative che la società ha verso le donne. La Wilde parla di vergogna come di un concetto che tiene legate molte donne a uno schema vecchio e rigido, che parte da lontano, addirittura dal cristianesimo.

Mettere in discussione la narrazione sulla donna

Raccontare storie senza vergogna significa mettere in discussione la narrazione che dipinge certe donne come cattive o sbagliate. Anche se i suoi film a tratti fanno ridere, dietro c’è il desiderio di scuotere un Po’ le cose. Per lei questa è una sfida che vale la pena accettare, proprio per restituire un’immagine più vera e libera delle donne, che superi l’umiliazione e il controllo.

The invite , il nuovo progetto di Olivia Wilde tra risate e relazioni fuori dagli schemi

Dopo l’esperienza degli ultimi anni, Olivia Wilde si è rimessa in moto con “the invite”, un film appena finito di girare e scritto da Rashida Jones e Will Mccormack. La storia ruota attorno a una coppia in crisi coinvolta in un gioco sociale più intrigante del previsto: i vicini li invitano a partecipare a delle orge settimanali. Wilde spiega di voler seguire una tradizione di commedie che esplorano i rapporti umani con ironia e sensibilità, citando i maestri Mike nichols e Nora Ephron come riferimenti.

Il film resta piccolo e indipendente, girato in pellicola con solo quattro attori. Questa ridotta dimensione, unita a un tema particolare, serve a focalizzare l’attenzione sulle dinamiche della coppia e sulle emozioni vissute da ciascuno. Wilde spera che il risultato riesca a far ridere e anche a far riflettere, toccando qualcosa che molti riconosceranno nella vita di tutti i giorni.

Hollywood che cambia : tra fuga di cervelli e lotta per il cinema diversificato

Olivia Wilde guarda il mondo del cinema con uno sguardo critico ma anche realistico. Nelle sue parole c’è la consapevolezza che Hollywood non offre più molte opportunità come un tempo. Molti artisti hanno lasciato la città perché girare film è diventato troppo costoso, e molte produzioni trovano spazi migliori all’estero. Questo ha creato una crisi per gli artisti locali, che si trovano senza lavoro.

È per questo che Wilde è orgogliosa di aver fatto girare i suoi ultimi tre film proprio a Los Angeles, dando lavoro alla comunità di artisti della città. Però c’è ancora tanto da fare per migliorare la rappresentazione e l’inclusione davanti e dietro la macchina da presa. Wilde insiste sul fatto che il pubblico oggi chiede di vedere storie più vicine alla realtà, con personaggi diversi e più inclusivi.

La regista dice che il vero cambiamento passa da chi entra nelle scuole di cinema, chi riceve borse di studio e chi può realizzare il primo film senza limitazioni. Quando i registi e sceneggiatori hanno libertà nel casting e nella scrittura, possono creare film più coraggiosi e originali. Questo è un punto su cui Wilde vorrebbe vedere una spinta più forte nel futuro del cinema americano.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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