Il delitto di Garlasco, uno dei casi più discussi della cronaca italiana, torna a far parlare di sé. Nel giugno 2025, la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha rilanciato nuove piste che coinvolgono Andrea Sempio, un nome fino ad ora rimasto ai margini. Tra messaggi criptici e una voce misteriosa in una telefonata chiave, la Procura di Pavia ha iscritto Sempio nel registro degli indagati per omicidio in concorso. Ecco cosa sta succedendo davvero.
Un messaggio enigmatico riaccende i riflettori su Andrea Sempio
Durante la puntata dell’11 giugno 2025 di “Chi l’ha visto?”, è stato mostrato un messaggio comparso su Facebook attribuito a un amico di Andrea Sempio, morto suicida qualche anno fa. Il testo è ambiguo e lascia spazio a diverse interpretazioni: “C’era una ragazza così, chi lo sa?” oppure “C’è una ragazza che lo sa”.
Questa doppia lettura ha acceso nuove ipotesi sul ruolo di Sempio nella vicenda. Gli avvocati dell’uomo – Gian Luigi Lovati e Angela Taccia – hanno commentato il messaggio durante il programma. Lovati ha parlato apertamente della possibilità che il delitto sia stato compiuto da un sicario, mentre Taccia ha ricordato due frasi pronunciate dall’amico suicida poco prima della sua morte: “Ma cosa ha fatto?” e “Abbiamo fatto tutto insieme”.
Queste parole ora sembrano assumere un significato diverso rispetto al passato e spingono a rivedere le dinamiche del caso.
La voce misteriosa nella telefonata di stasi al 118 cambia tutto
Un elemento finora poco considerato è emerso dall’ascolto della telefonata fatta da Alberto Stasi al 118 subito dopo il ritrovamento del corpo di Chiara Poggi. In chiusura della chiamata si sente chiaramente una voce che pronuncia il nome “Andrea”.
Gli inquirenti stanno analizzando con attenzione questo dettaglio perché potrebbe indicare la presenza o almeno la conoscenza diretta di Andrea Sempio sulla scena del crimine o nelle immediate vicinanze.
L’iscrizione nel registro degli indagati segna una svolta
La Procura di Pavia ha ufficializzato l’iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati per omicidio in concorso. Questo significa che si ipotizza non solo il suo coinvolgimento diretto ma anche quello di altre persone – forse lo stesso Alberto Stasi o altri soggetti ancora ignoti.
Questo cambio radicale rispetto alle precedenti conclusioni giudiziarie ha scatenato reazioni forti da parte dei legali difensori. L’avvocato Lovati si è detto indignato per il fatto che solo ora si parli apertamente della possibilità che Stasi abbia agito insieme ad altri: “Perché questa pista non è stata esplorata prima?”
Cosa cambia per il caso garlasco dopo queste rivelazioni?
Questi nuovi elementi aprono scenari diversi rispetto alla versione ufficiale finora accettata dalla giustizia italiana. La presenza possibile di più persone sulla scena del crimine potrebbe spiegare alcune incongruenze emerse negli anni.
Inoltre, le frasi enigmatiche dell’amico suicida e la voce nella telefonata potrebbero indicare un coinvolgimento più complesso e articolato rispetto all’ipotesi iniziale del solo Alberto Stasi come unico responsabile.
Verso nuovi interrogativi e possibili sviluppi futuri
Il caso Garlasco resta uno dei misteri più intricati della cronaca nera italiana. Con questi nuovi dettagli emersi grazie a “Chi l’ha visto?”, le indagini potrebbero prendere una nuova direzione.
Resta da capire se ci saranno ulteriori prove concrete per confermare o smentire queste ipotesi e quale sarà la risposta degli inquirenti nei prossimi mesi.
Intanto, questa vicenda continua a tenere alta l’attenzione pubblica dopo quasi vent’anni dal tragico evento avvenuto nel Pavese nel 2007.
