nuove indagini sul delitto di chiara poggi, ricerche si spostano su una roggia a tromello a 18 anni dall’omicidio
Nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi si concentrano su una roggia a Tromello, con l’obiettivo di recuperare prove cruciali e potenzialmente riscrivere la storia del caso Garlasco.

Diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, nuove indagini a Tromello coinvolgono il prosciugamento di una roggia per trovare prove, con possibili importanti risvolti sull’intero caso. - Unita.tv
A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, torna a muoversi l’inchiesta con nuovi accertamenti in un’area vicina al luogo del delitto. Le attività investigative si sono concentrate su una roggia in via Fante d’Italia, a Tromello, piccolo comune vicino a Garlasco, dove si spera di trovare elementi fino a ora sfuggiti alle precedenti indagini. Il prosciugamento di questo canale ha dato il via a perquisizioni mirate con l’obiettivo di recuperare possibili prove, tra cui l’arma del delitto.
Le operazioni nella roggia di via fante d’italia a tromello
Le ricerche si svolgono lungo un tratto di circa 1,2 chilometri di roggia, che in alcune parti è poco profonda e parzialmente coperta. Per rendere accessibile la zona e concentrarsi sui punti più significativi, sono state impiegate idrovore e paratie dalla protezione civile e dai vigili del fuoco. Questa strategia permette di limitare l’area interessante, cosa importante visto che nel 2007 i carabinieri avevano scandagliato solo i 300 metri più vicini al centro abitato di Garlasco.
Dettaglio sulle ricerche e materiali trovati
Le operazioni si svolgono con attenzione, dato che il territorio è ampio e le condizioni potrebbero ostacolare una ricerca accurata. L’obiettivo è quello di recuperare oggetti nascosti o trasportati dall’acqua o dai detriti. Tra i reperti già emersi c’è un martello, che è stato sottoposto ad analisi approfondite. Il reperto potrebbe essere collegato a un oggetto mancante nella casa di Chiara, come indicato in passato dal padre della vittima, un dettaglio che potrebbe risultare cruciale per le indagini.
Come si svolgono le analisi e le possibili implicazioni per l’inchiesta
I reperti trovati durante il prosciugamento della roggia sono ora al vaglio degli esperti. I risultati non sono ancora definitivi, ma gli investigatori mantengono estrema cautela, perché anche un solo elemento nuovo potrebbe aprire scenari diversi rispetto alle conclusioni raggiunte negli anni precedenti. Lo sappiamo, in casi di cronaca che durano da molto tempo ogni nuova pista rischia di coinvolgere nuove persone o far emergere dettagli inaspettati.
Intervento della criminologa roberta bruzzone
La criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta a “La Vita in Diretta”, ha detto che un ritrovamento significativo potrebbe portare a riscrivere la storia del caso Garlasco. È un passaggio importante, considerata anche la distanza temporale dall’evento. Dopo quasi due decenni, l’inchiesta riprende forza e a sorpresa coinvolge anche altre due persone, il che potrebbe ampliare e modificare il quadro iniziale del delitto.
I prossimi sviluppi saranno decisivi per comprendere se questi nuovi elementi riusciranno a far luce su quello che è ancora uno dei casi più seguiti e controversi della cronaca italiana recente. Le forze dell’ordine continuano a lavorare con rigore sul territorio, cercando di rispondere a domande rimaste aperte per troppo tempo.