Home nuove impronte misteriose nel caso chiara poggi riaccendono il dibattito a 18 anni dall’omicidio

nuove impronte misteriose nel caso chiara poggi riaccendono il dibattito a 18 anni dall’omicidio

Nuove impronte palmari e digitali, mai identificate, riaprono il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. La procura di Pavia intensifica le indagini per scoprire eventuali nuovi sospetti.

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Nuove impronte palmari e digitali non riconducibili a sospetti noti sono state scoperte nella villetta di Garlasco, riaprendo l’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi del 2007. - Unita.tv

Il caso dell’omicidio di chiara poggi, risalente al 2007, torna prepotentemente alla ribalta a distanza di diciotto anni. Le più recenti analisi tecnico-scientifiche svolte dai consulenti nominati dalla procura di pavia hanno scoperto impronte palmari e digitali inedite nella villetta di via pascoli a garlasco, dove avvenne il delitto. Questi elementi fino ad ora non erano mai emersi e non corrispondono a nessuno dei sospettati noti, creando nuovi nodi ancora da sciogliere in un’inchiesta già ricca di colpi di scena.

Impronte palmari sconosciute sulle pareti della scala verso il seminterrato

Sei impronte palmari sono state rintracciate sulle pareti della scala che porta al seminterrato della villetta di via pascoli, esattamente dove venne rinvenuto il corpo di chiara poggi. Queste tracce sono state esaminate da gianpaolo iuliano, esperto del ris dei carabinieri, e nicola caprioli, dattiloscopista forense, entrambi incaricati dalla procura di pavia. La loro relazione definisce queste impronte come “comparabili ma non identificabili”, una definizione che indica la possibilità di confronto ma l’impossibilità di assegnarle a una persona precisa.

Le impronte non corrispondono a nessuno degli individui sino a ora considerati nell’indagine. Sono stati esclusi andrea sempìo, l’amico del fratello di chiara più volte accostato al caso, alberto stasi, l’unico condannato con sentenza definitiva, così come familiari della vittima e amici stretti, come stefania cappa, una cugina di chiara, o amici di marco poggi, tra cui alessandro biasibetti, roberto freddi, e mattia capra. L’assenza di una corrispondenza apre scenari difficili da interpretare: qualcuno è entrato in scena senza essere individuato?

Domande sulle impronte nella villetta di garlasco

La posizione delle impronte, sulle pareti che accompagnano la scala al seminterrato, lascia spazio a domande precise. Chi ha lasciato quelle tracce in un ambiente così cruciale? Che ruolo ha in questa vicenda? Questi elementi spingono a rivedere dinamiche e persone legate al delitto, suggerendo nuove piste o possibilità al momento non emerse dalle indagini precedenti.

Cinque impronte digitali rilevate sul portone d’ingresso senza nessuna identità

Oltre alle impronte palmari sulle pareti della scala, i consulenti hanno riesaminato le tracce lasciate sul portone principale della villetta, presente sia all’interno che all’esterno nella soluzione abitativa di via pascoli. Sono state individuate cinque impronte digitali, non riconducibili a nessuno dei volti già indagati o noti alla procura. Queste tracce sono definite di qualità tale da non permettere un’identificazione certa, ma sono pure considerate “comparabili” e dunque meritevoli di ulteriori approfondimenti.

Tra queste c’è una impronta, indicata come n. 10, già segnalata nel 2020 dagli investigatori. Si trova sull’anta mobile del portone interno. Questa impronta ha suscitato particolare attenzione per la sua descrizione come di una “mano sporca”. In quel momento non vennero eseguiti accertamenti biologici necessari ad appurare se la mano avesse lasciato tracce di sangue o altri materiali biologici. Omissione importante visto che la presenza di sangue potrebbe ancora una volta fornire punti fermi per comprendere il percorso dell’aggressore o degli eventuali complici.

Maxiprocesso e accertamenti genetici

Per questo, nell’ambito di un maxiprocesso in corso, sono stati disposti esami genetici sui paradesivi utilizzati per prelevare questi residui. A quel punto sarà possibile sapere se tali impronte contengono tracce di materiale biologico utile a individuare chi si trovava sulla soglia della villetta la notte del delitto.

Queste tracce digitali si aggiungono quindi a quelle palmari e compongono un quadro intrigante che mostra evidenti lacune nelle conclusioni emerse con la prima ondata d’indagini. L’assenza di corrispondenza con soggetti noti, a questo punto, fa presagire la possibile presenza di terze persone coinvolte o passate inosservate in un momento cruciale.

Indagini aperte e nuovi accertamenti tecnici nel delitto di garlasco

L’esito delle nuove analisi condotte su tracce finora trascurate o non approfondite rappresenta una svolta nell’inchiesta, dando nuovo impulso a un caso che sembrava aver raggiunto una fase statica. Le tracce palmari e digitali, mai identificate e scoperte all’interno della villetta di garlasco, forniscono elementi tangibili a cui si aggancia un’indagine mai chiusa del tutto.

Queste risultanze sono in mano alla procura di pavia che ha disposto attività investigative volte a scavare oltre il materiale già esaminato, cercando connessioni ancora sconosciute. Si prevede un intensificarsi di analisi biologiche e forensi per scoprire se qualcuno ha lasciato segni utili a riassemblare dinamiche e movimenti la sera dell’11 agosto 2007.

Le figure coinvolte in passato sono tornate al centro del dibattito pubblico, anche grazie a dichiarazioni e nuovi elementi emersi negli ultimi mesi. L’attenzione mediatica accompagna ogni sviluppo, con cronisti e cittadini che seguono le tappe di un procedimento giudiziario ancora aperto, in attesa di colpi di scena o conferme.

Il ritrovamento di impronte mai attribuite è destinato a mobilitare nuovamente investigatori, avvocati e periti. Il delitto di chiara poggi, uno dei più discussi in italia recente, continua così a generare dubbi e a spingere verso vie investigative inattese e speranze di ulteriori chiarimenti.