
Il 5 giugno 2025 una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 ha colpito l’area dei Campi Flegrei, svegliando molti abitanti di Napoli e intensificando l’attenzione degli esperti sull’attività sismica della zona. - Unita.tv
Questa mattina, 5 giugno 2025, una scossa di terremoto ha turbato la calma di molti abitanti dei Campi Flegrei e dell’area napoletana. Il sisma si è fatto sentire distintamente, generando un’immediata reazione di allarme tra la popolazione locale. Il fenomeno si inserisce in una serie di eventi sismici iniziati dalle prime ore del giorno, confermando la particolare attività di questa zona vulcanica.
La scossa delle 6.48: magnitudo e luogo dell’epicentro
Alle 6.48 di giovedì 5 giugno 2025, l’Osservatorio Vesuviano ha registrato un terremoto di magnitudo 3.4 con epicentro nei pressi di Pisciarelli, un’area conosciuta per l’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Questo evento si è sviluppato a una profondità relativamente bassa, circa 2,7 chilometri sotto la superficie terrestre. Il terremoto è stato percepito nettamente in diversi quartieri di Napoli, in particolare Fuorigrotta e Posillipo, dove le abitazioni hanno tremato e molte persone hanno avvertito il movimento sotto i piedi.
Caratteristiche della scossa
La bassa profondità e la posizione vicino a un’area densamente popolata hanno contribuito a rendere la scossa più avvertibile, anche se non ha provocato danni strutturali gravi. Le testimonianze raccolte segnalano un breve, ma intenso tremore accompagnato da un boato improvviso che ha svegliato diverse persone. La localizzazione e le caratteristiche sono coerenti con l’attività sismica frequente della regione, dove la mobilità della crosta terrestre e le pressioni legate ai fenomeni vulcanici spesso generano eventi simili.
La sequenza sismica del mattino: nove scosse prima della magnitudo 3.4
L’episodio delle 6.48 non è stato isolato. La piattaforma GOSSIP dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, fin dalle prime ore della mattina, una serie di nove scosse che hanno interessato l’area flegrea. La sequenza è iniziata poco dopo le 5.00, con eventi di magnitudo molto basse, partendo da un sisma di intensità 0.3 e aumentando gradualmente fino al terremoto principale del mattino.
Reazioni della popolazione
Questo susseguirsi di scosse ha alimentato la tensione tra i residenti, molti dei quali già da tempo vivono con la consapevolezza di una zona sismicamente attiva. Nonostante la magnitudo delle prime scosse fosse modesta, la continuità e la frequenza hanno generato ansia e timori diffusi. La zona dei Campi Flegrei rientra infatti tra i siti con elevata pericolosità vulcanica e sismica, per cui ogni episodio viene seguito con attenzione dagli esperti e dalle autorità locali.
Impatto sulla popolazione e monitoraggio in corso
Le segnalazioni di chi ha percepito la scossa descrivono un boato improvviso seguito da un tremore netto e breve. Molti hanno raccontato di essersi svegliati di soprassalto, mentre altri hanno avvertito le pareti delle case vibrare. La paura è tornata ad affacciarsi in città e nei comuni vicini, dove la memoria recente di eventi sismici più intensi rimane viva.
Il personale dell’Osservatorio Vesuviano e dell’INGV continua a controllare e analizzare la situazione. L’attività sismica nei Campi Flegrei viene costantemente monitorata per individuare eventuali segnali di allarme precoci e per informare tempestivamente la popolazione. Le autorità territoriali mantengono l’attenzione alta, esortando al rispetto delle norme di sicurezza e preparando eventuali interventi in caso di evoluzioni significative.
L’episodio di oggi si inquadra in un quadro di instabilità che interessa da tempo quest’area, dove i fenomeni naturali possono manifestarsi anche con brevi ma frequenti scosse, capaci di disturbare la vita quotidiana e di alimentare il timore nelle comunità locali.